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CEFALONIA LA REGINA
DELLE IONIE
La mia personale guida (quasi completa)
all'isola del "Capitano Corelli
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Impianti eolici a Cefalonia |
Un'immagine panoramica della splendida Myrtos |
Tramonto a Cefalonia (Petani) |
L'isola di Cefalonia è ben collegata da
rotte navali in particolare con il Peloponneso (Patrasso
e Killini), ma anche con la Sterea Ellada (Astakos), con
le isole più vicine (Lefkada e Zante) e anche con
l'Italia alcune compagnie hanno garantito o garantiscono
collegamenti diretti o scali nella tratta Italia – Grecia.
Inoltre, non distante dalla capitale Argostoli, nei pressi della
costa a sudovest della capitale, l'Aeroporto garantisce i
collegamenti con il resto della Grecia e anche dell'Europa, in
particolare durante la stagione turistica. Con l'esperienza ho imparato che il mondo
della navigazione passeggeri è in continua evoluzione, sia per
quanto riguarda le compagnie, sia per quanto riguarda tratte ed
imbarcazioni, dunque diventa un lavoro molto difficile
aggiornare costantemente ogni pagina con informazioni che da un
anno all'altro rischiano di diventare anacronistiche oppure
semplicemente obsolete e in tutti i casi – nella sostanza –
imprecise. Dunque, limitiamoci ad informazioni di carattere
generale e a link utili per ricercare e magari prenotare il
proprio collegamento preferito.
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Sono numerosi i porti che possono ospitare navi passeggeri o traghetti di varie dimensioni, in particolare quelli di Argostoli, Sami e Poros sono i più adatti ed organizzati per navi e collegamenti importanti, Lixouri, Fiskardo, Agia Efimia e altri porti “minori” più adatti all'attracco di piccoli traghetti con tratte più brevi, come le linee Argostoli – Lixouri, Vassiliki o Nidri (Lefkada) – Fiskardo, Agios Nicholaos (Zante) – Pessada, Agia Efimia – Pisaetos (Itaca). Le tratte navali più utilizzate sono quelle che collegano Cefalonia al Peloponneso, in particolare Killini (principale “porta” per Zante e Cefalonia), ma anche Patrasso (che viceversa non è collegata direttamente a Zante). Il porto di Poros è quello che garantisce dunque la navigazione più breve ed è in grado di servire velocemente tutta la parte meridionale di Cefalonia. Decisamente più lunga è la navigazione per Argostoli, che richiede una parziale circumnavigazione dell'isola e l'ingresso nell'ampia baia della capitale. Dunque non sono numerosi per questo motivo i collegamenti diretti con Argostoli. Ben più gettonato è il porto di Sami, che garantisce un collegamento stradale migliore, rispetto a Poros, sia con Argostoli che con tutta la parte settentrionale di Cefalonia. Da Sami inoltre si arriva agevolmente a Itaca, sia al porticciolo di fronte di Pisaetos, sia circumnavigando l'isola di Ulisse, entrando nella baia della capitale Vathi. Talvolta questo collegamento prosegue verso la Sterea Ellada, approdando al porto di Astakos. Sami è anche il principale attracco delle navi provenienti dall'Italia e in particolare da Bari e Brindisi.Nelle foto. Penisola di Erissos; Lago e grotta di Melissani; Il vecchio Kastro. |
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Compagnie di navigazione
Ventouris Ferries (Italia-Cefalonia)
Levante Ferries
(Peloponneso-Cefalonia)
Levante Ferries (Killini-Poros)
Levante Ferries (Patrasso-Sami)
Kefalonian Lines (Patrasso-Sami e Killini-Poros/Sami) Siti per prenotare traghetti on-line
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Spiaggia di Makris Gialos Chiesa Padokratoras a Lixouri |
Una delle tante chiese di Cefalonia |
L'aeroporto internazionale di Cefalonia (EFL), dotato di una pista più lunga della media degli altri aeroporti greci, ha collegamenti “domestici” in particolar modo con Atene garantiti dalla Aegean Airlines e naturalmente, come detto, numerosi collegamenti internazionali e charter, in particolar modo nelle stagioni più gettonate. Naturalmente è garantita una adeguata accoglienza nell'attesa del proprio volo e sono disponibili in loco agenzie di autonoleggio. Il terminal è piccolo ma ben fornito di tutti i servizi necessari al viaggiatore. Naturalmente ci sono a disposizione i taxi che con meno di 20 euro conducono i turisti alla capitale Argostoli. In alternativa non mancano bus e navette. L'aeroporto, realizzato in prossimità della costa, è collocato nei pressi di Svoronata, nella zona sudovest di Cefalonia, in crescita dal punto di vista turistico perché non distante dalle principali spiagge della costa sud occidentale dell'isola e dalla capitale, ottimi punti di appoggio anche per le escursioni in questa ampia zona molto apprezzata dell'isola, che si distende attorno al monte Enos e alla capitale. |
Per
comodità e per convinzione, facciamo finta che non ci sia ancora
stata la riforma amministrativa di Kallikratis (programma
Callicrate), che nel 2011 ha ridotto sostanzialmente il numero
delle entità amministrative della Grecia, unendo nella
fattispecie tutti i centri abitati di Cefalonia in un unico
comune che ha preso inevitabilmente il nome dell'isola stessa.
Agli effetti pratici, per la nostra narrazione nulla cambia.
Cerchiamo di descrivere i principali centri abitati, tracciando
occasionalmente dei mini itinerari in senso antiorario per
rimarcare le evidenze del territorio circostante. Nella foto: Argostoli |
Collegata anche attraverso traghetti alla seconda città di Cefalonia, Lixouri, che si trova praticamente di fronte, al centro della ampia penisola di Paliki. Nel suo ambito, a pochi chilometri dal centro di Argostoli, è collocato l'aeroporto e una importante stazione di autolinee rappresenta il principale hub per chi si muove all'interno dell'isola e anche verso la Grecia su bus e corriere. Pur essendo la città più importante dell'isola, Argostoli ha una storia piuttosto recente, risalente all'epoca veneziana, seconda metà del XVIII secolo. Inoltre, i vari terremoti e in particolar modo quello più volte citato del 1953, hanno raso al suolo buona parte degli edifici storici ed anche il luogo di maggiore interesse, il museo archeologico, è stato edificato successivamente all'infausto evento. Entrando in città prevalentemente dal lato sud, il primo tratto di lungomare che si incontra è quello che ha più vitalità durante il giorno e in cui si svolge il tradizionale e pittoresco mercato, mentre sul molo i pescatori vendono direttamente il pescato, e più avanti, verso l'imbocco della baia, si trova tuttalpiù qualche taverna. All'interno e parallelo alla baia c'è il corso principale della città (Lithostratou), dove si concentrano i principali negozi e boutique, una zona che alla sera si trasforma e si anima, come accade a tutte le città greche, a disposizione, soprattutto in estate, della movida che consuma aperitivi, cene, dopocena e shopping fino alla mezzanotte. Della laguna di Koutavos a sud e dei Katavothres a nord parliamo a parte.
Faro di San Teodoro |
Argostoli - Lithostratou |
Argostoli - il tradizionale mercato |
Argostoli - il tradizionale mercato |
Argostoli - la piazza |
Argostoli - chiesa di Agios Spiridon |
Lassi è la zona marina di Argostoli, occupando una striscia costiera fra le più eleganti e mondane dell'intera isola, che parte ai piedi del promontorio e procede lungo la penisola verso sud per qualche chilometro, in direzione aeroporto. Troviamo alberghi e altri tipi di accomodation, negozi e supermercati, spiagge di varia dimensione (Makrys Gialos e Platis Gialos le più rinomate) con beach bar piuttosto attrezzati, un bellissimo tramonto sulla penisola di Paliki e la fronteggiante città di Lixouri, che comincia ad illuminarsi con il calar delle tenebre. E' collegata ad Argostoli da una strada bassa che compie un giro del promontorio e una più alta e più diretta. Nella foto: un punto della penisola di Lassi/Fanari. |
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Più a
sud un ampio promontorio formato dall'ex comune di Livatho, nel
quale troviamo l'aeroporto e numerosi centri abitati, tra i
quali Svoronata, Metaxata, Peratata,
Spartia, Pessada, ma ce ne sarà almeno un'altra
decina, nomi con i quali i turisti stanno cominciando a
familiarizzare, per la sempre più ampia diffusione di
accomodation anche di pregio in questa zona prevalentemente
collinare, ottimamente esposta, di grande qualità dal punto di
vista naturalistico, del verde, della biodiversità, con
soluzioni abitative improntate alla massima compatibilità
ambientale.
Diverse sono le spiagge collocate ai due lati di
questo promontorio. E' in questa zona che era edificata la
storica capitale di Cefalonia. Nei pressi di Peratata, in
leggera altura troviamo ancora il vecchio Kastro, la fortezza
veneziana di Agios Georgios, risalente al XVI secolo, che
vale una visita, al termine della quale ci si può sollazzare in
una taverna del posto, godendosi la meravigliosa vista. Nelle foto: la fortezza veneziana di Agios Georgios. |
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Proseguendo in senso antiorario verso sud, lo scenario entra
sotto il dominio del monte Enos, che troviamo dalla parte
opposta rispetto al blu intenso dello Ionio. Non mancano i
piccoli centri abitati lungo la strada principale o nei pressi
(Vlachata, Lourdata, Platia e altri), mentre le spiagge di
sudest le cominciamo a trovare nei pressi di Koroni, pochi
chilometri prima di Skala, un piccolo centro abitato
costruito nella punta sudest di Cefalonia, che negli anni sta
acquisendo importanza grazie al turismo, attratto dalle spiagge
di sabbia, adatte anche alle famiglie con bambini. Nei pressi di
Skala troviamo alcuni moderni resort e sostanzialmente
accomodation di ogni tipologia, con una rilevante capacità di
accoglienza. L'esplosione di Skala è anche dovuta alla facilità
di collegamento con Poros, che dista solo 13 chilometri in
direzione nord, percorribili su una strada litoranea, molto
panoramica, che comunque è stata aperta da pochi decenni. |
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Poros, dunque, è un porto importante
per i collegamenti dal Peloponneso. Il centro non è di grandi
dimensioni e ha le caratteristiche del classico luogo di
transito, con bar, taverne, pochi alberghi e una quantità
limitata di altre accomodation, un paio di spiaggette senza
troppe pretese.
Ma proprio queste caratteristiche possono essere
d'attrazione per un turismo meno mondano, alla ricerca della
Grecia più autentica, peraltro in un contesto che rimane
comunque speciale. La storica importanza di Poros è comunque
testimoniata dalla presenza dell'antica città di Pronnoi
(Pronni), una delle quattro città stato che anticamente
componevano l'isola di Cefalonia, della quale rimangono alcuni
resti dell'Acropoli. Poros può essere un buon punto di appoggio
anche per le spiagge della zona di Skala. Andando verso nord,
invece, un lungo tratto di costa rocciosa è di fatto
inaccessibile dall'interno, sino alla baia nei pressi di Sami,
che ospita una bella spiaggia cara al già citato capitano
Corelli, della quale parleremo più avanti. Strada obbligata,
dunque, quella interna in direzione nordovest, ancora alle
pendici del monte Enos ma questa volta nel suo lato
nordorientale. Arriviamo ad un bivio: a sinistra si va verso la
valle Omalos e Argostoli, a destra si scende verso Sami. Non
distanti ci sono le grotte di Drogarati. |
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Sami è uno dei centri più importanti
di Cefalonia, costruito più o meno al centro dell'omonima baia,
che è poi la parte meridionale di una baia ancor più ampia che
nella parte nord vede il villaggio di Agia Efimia. Sami è il
porto più importante dell'isola, collegato sia con il
Peloponneso, sia con l'Italia, sia con la prospiciente
Itaca e
il porto di Astakos nella Sterea Ellada. E' una base di appoggio
straordinaria per visitare la parte centrale di Cefalonia e
volendo anche quella settentrionale. Per questi motivi non
mancano le accomodation in tutta la zona, a partire dagli
alberghi, alcuni dei quali troviamo nel tratto costiero verso
Agia Efimia, altri verso le grotte di Drogarati, lungo la strada
per Argostoli che sale dolcemente nei primi chilometri. E' una
ottima base anche per escursioni giornaliere per
Itaca, isola
davvero straordinaria per i suoi panorami, che abbiamo già
ampiamente descritto a suo tempo in un'altra parte del sito.
Un
centro, dunque, di circa tremila anime, che d'estate triplica o
quadruplica le sue presenze, in virtù appunto di alberghi,
camere, studios e seconde case. Distrutta anch'essa dal
terremoto del 1953, oltre alla gradevolezza di un centro di
villeggiatura, Sami offre il meglio per i suoi dintorni. A pochi
chilometri dal centro urbano le grotte di Drogarati
(verso Argostoli) e il lago di Melissani (verso
Agia Efimia), ai margini della baia, una spiaggia cittadina, ma
valicando il promontorio di Dichalia si scende nella
meravigliosa baia chiusa di Antisami che ospita
l'ampia spiaggia in ciottoli bianchi che è stata teatro
di
numerose scene del film “Il mandolino del capitano Corelli”.
Probabilmente la più bella spiaggia di Cefalonia, dopo Myrtos,
raggiungibili da Sami, la prima in pochi minuti, la seconda
comunque in poco più di 15 minuti, percorrendo circa 9
chilometri in direzione
Agia Efimia e circa 6 per trasferirsi
nel lato occidentale di Cefalonia arrivando proprio all'altezza
della rinomata spiaggia. E' un po' il collo di bottiglia di
Cefalonia e proprio da Myrtos inizia la zona settentrionale
dell'isola, molto più stretta della parte centrale e
meridionale. Sulle alture a sud di Sami sono ben visibili i
resti dell'antica Same, fra cui le mura di cinta. Nei pressi
anche un paio di piccoli monasteri: Moni Theotokou
(bellissimo panorama su Itaca e la baia di Antisamos) e più
indietro quello in rovina di Agioi Fanentes risalente
all'anno 1000 (anche da qua bel panorama). Nelle foto. Valle, baia di Sami e Itaca sullo sfondo; la baia di Antisami; Karavomilos; Agia Efimia. |
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Vista dal Kefalonia Bay Palace nei pressi di Agia Efimia |
Arriviamo al grazioso villaggio sul mare di Agia Efimia,
con il suo porticciolo, i suoi bar e le sue taverne, oltre a
varie possibilità di accomodation, risultando una delle basi
d'appoggio ideali per visitare le spiagge più belle di
Cefalonia, la penisola a nord e i dintorni già descritti della
non distante Sami. Non esiste una strada costiera che percorre
la parte nord orientale di Cefalonia, aspra e frastagliata.
Attorno alla catena montuosa Pilarou, battuta dai venti,
la strada principale si inerpica attraversando nel lato
orientale (di fronte a Itaca) i villaggi di Neochori,
Komitata, Karya, per poi congiungersi alla strada
proveniente dal lato occidentale nei pressi di Enossi. |
Lungo questo versante, qualche chilometro a nord di Myrtos, troviamo una delle meraviglie di Cefalonia, Assos. Il castello di Assos fu edificato durante il dominio veneziano e serviva come fortezza di protezione dell'isola, in particolar modo dai pirati e dalle scorribande dei turchi. Occupava un promontorio roccioso, in un contesto a dir poco spettacolare, unito all'isola da uno stretto istmo, ove è stato edificato il minuscolo villaggio di Assos e dove si trova anche la piccola spiaggia cittadina. Assos si raggiunge dall'alto oppure dal mare, solcando le onde talvolta tumultuose dell'ampia baia di Agia Kyriaki, a nord della penisola Paliki, dove si affaccia anche più piccola baia di Myrtos. Una volta arrivati al promontorio, il castello, che è aperto al pubblico, è edificato a una altezza di 170 metri ed è protetto da mura lunghe oltre 2000 metri. |
Il promontorio di Assos Assos |
Consiglio per "day trip". Arrivare la mattina belli freschi a Assos (in secondo piano nella foto) per la visita del castello. Proseguire la giornata rilassandosi sulla piccola spiaggia del villaggio, nelle calme acque della baia protetta, rifocillandosi nelle taverne alle spalle. A metà pomeriggio scendere nella vicina Myrtos (in primo piano nella foto) che dà il meglio di sè avvicinandosi all'ora del tramonto, ordinare il frapè prima della chiusura del baretto e godersi il tutto senza fretta del ritorno. A quell'ora i ciotoli bianchissimi non saranno più bollenti. |
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Immagini di Fiskardo (Anno 2016) |
La punta
settentrionale dell'isola di Cefalonia è occupata dall'ex comune
di Erissos, suddiviso in numerosi centri abitati, dei
quali il più famoso ed importante è Fiskardo, un
villaggio di pescatori estremamente pittoresco, edificato a
forma di anfiteatro ai margini di una piccola baia con porto,
che conserva ancora intatta l'architettura originale, in cui si
nota l'influenza veneziana, essendo questa l'unica zona
dell'isola uscita immune dal terremoto del 1953. Dagli anni '70
il villaggio di pescatori è stato in qualche modo “scoperto” e
portato alla ribalta dai proprietari dei lussuosi yacht che ne
hanno fatto una sorta di hub del lusso, trasformando il
villaggio se non in una piccola Portofino in qualcosa di molto
accattivante e pittoresco, con un'atmosfera speciale, meta di
shopping e cene a base di pesce. Pur non essendoci in zona ampie
spiagge ma solo pur gradevoli calette,alcune più facilmente
raggiungibili dal mare, e data anche la distanza con i
principali centri di Cefalonia, non mancano in questa parte
dell'isola accomodation turistiche ove trascorrere in parte o in
toto la vacanza. |
Infine, tornando verso la parte centrale di
Cefalonia, ecco a ovest l'ampia penisola di Paliki, dalle
alture meno aspre rispetto al resto dell'isola e punteggiata da
piccoli villaggi. In realtà la parte nord è brulla e disabitata,
salvo in piccola parte il litorale a nordest che va da Agonas a
Zola, nel quale insistono alcune spiagge rivolte a nord nel
golfo di Agia Kyriaki. Nella parte nordovest, un'unica
strada percorribile, che nasce nei pressi di Livadi e in
direzione nord arriva dopo 10 chilometri al fondo della stretta
baia di Atheras, attraversando l'omonimo villaggio e
concludendosi nel porticciolo di Agio Spyridon. |
Agia Kiriaki |
La piazza principale di Lixouri: giorno e notte Ancora Lixouri |
La parte sud della penisola, invece, da
Lepeda, a Megas Lakos, a Xi, a Kounopetra, a vocazione
prettamente turistica, si conclude con gradevoli spiagge, alcune
in sabbia rossa (o rossiccia), delle quali avremo occasione di
parlare. Meno praticabile la costa occidentale, salvo Petani,
situata in un golfo orientato a nord e altresì poco balneabile
la costa orientale, di fronte a Lassi, dove a un certo punto
entriamo nella città più importante della penisola di Paliki, la
già citata Lixouri. L'elegante Lixouri per popolazione è il secondo centro abitato di Cefalonia e dista oltre 30 chilometri da Argostoli, in quanto occorre percorrere tutto il periplo dell'ampio golfo che divide isola e penisola, operazione che invece si può fare in una mezzoretta di traghetto. Arriviamo in una cittadina che ha una storia di cinque secoli, cancellata tuttavia da due terremoti catastrofici, in particolare quello più volte citato del 1953, con la ricostruzione quasi interamente finanziata dalla generosità dei privati. E' certamente una buona base d'appoggio per visitare le spiagge a sud, a cominciare dalla più vicina di Lepeda, che in realtà è ancora nella parte orientale. Per questo motivo a Lixouri troviamo numerosi alberghi, studios e camere, accomodation che non mancano, anche in forma di resort, anche nei pressi delle spiagge più importanti, in particolare quella di Xi.
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Similmente alla descrizione dei centri abitati e dei territori
circostanti, anche per quanto riguarda le spiagge iniziamo dalla
zona di Argostoli, per poi procedere in senso anti orario,
terminando “col botto” con Myrtos e le spiagge della penisola di
Paliki. Spiagge per tutti i gusti e tutte le esigenze, una
varietà che raramente troviamo visitando isole anche bellissime,
Grecia compresa, dovuta anche all'ampiezza e alla biodiversità
di Cefalonia, un'isola che come abbiamo detto presenta una
costiera lunga circa 250 chilometri. |
Myrtos |
Kalamia beach Makris Gialos Makris Gialos Platis Gialos Platis Gialos White Rocks |
Le spiagge della penisola di Fanari: da Argostoli fino a
Lassi, le due perle Makris Gialos e Platis Gialos
Dalla capitale percorriamo la penisola in
senso anti orario sulla strada costiera e già prima della punta
troviamo alcune piccole spiaggette, così come all'altezza del
mulino ad acqua e dei Katavothres. Dopo il campeggio, giriamo
verso sud dal faro di San Teodoro e già incontriamo il primo
hotel con il suo piccolo lido. Più avanti (siamo già dalla parte
opposta rispetto Argostoli) ecco un altro paio di hotel e
diverse accomodation con accessi al mare, ma siamo ancora in una
zona un po' aspra, con sentieri per escursionisti che seguono la
linea costiera. Più in basso iniziano le spiagge più accessibili
in corrispondenza con l'abitato di Lassi, una linea di
accomodation, bar, taverne, market e negozi di vario tipo, che
la sera si anima. Le spiagge sono quasi sempre raggiungibili in
auto, con parcheggi gratuiti, anche se durante il picco della
stagione bisogna faticare un po' per trovare posti auto. In
successione troviamo le piccole spiagge di Kalamia, Gradakia, Paliostafida,
intercalate da lidi di alberghi. Sono spiagge attrezzate ma poco
capienti, attorniate da scogli, rendendo dunque possibile sia la
normale vita da spiaggia, sia una presenza più attiva, come
piccole immersioni. Procedendo verso l'aeroporto e in
corrispondenza di un promontorio ecco che incontriamo le spiagge
decisamente più “gettonate”. Makris Gialos e Platis Gialos:
la prima è una lunga ed ampia distesa di sabbia dorata,
decisamente attrezzata e con la possibilità di praticare sport
acquatici. Per le sue acque cristalline e per i servizi è una
spiaggia alla quale sovente viene assegnata bandiera blu. Il
fondale digrada lentamente, rendendosi adatto alle famiglie con
bambini. Una spiaggia comunque che mette d'accordo tutti,
sicuramente cosmopolita e gradita a chi intende la vacanza
marina come un divertimento a 360 gradi, ma anche gli esteti
potranno ammirare le tonalità turchesi dell'acqua e gli
splendidi fondali, allontanandosi un minimo dal lido e
avvicinandosi alle rocce. Poco più avanti, separata da una
roccia a forma di piede (il piede del turco) troviamo la più
tranquilla Platis Gialos, attorniata dai pini e con la sua
sabbia fine, meno ampia ma con caratteristiche simili alla
precedente, raggiungibile anche da uno storico hotel che la
sovrasta, il White Rocks,
per chi preferisce essere comodo per la spiaggia preferita. Oltre, a pochi metri dalla pista di
atterraggio dell'aeroporto, l'ultimo piccolo lembo sabbioso è
occupata da paralia Spasmata, nei pressi di Minia. Una
spiaggia di modeste dimensioni, un po' nascosta e sicuramente
meno conosciuta delle precedenti. Ben organizzata, frequentata
anche dalle tartarughe Careta-Careta, bellissima al tramonto,
decisamente suggestiva per chi ammira osservare gli aerei nella
fase di decollo, data l'estrema vicinanza con la pista
aeroportuale.
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Platis Gialos Paralia Spasmata |
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Le spiagge del promontorio di Leivatho
Il litorale prosegue oltre l'aeroporto e da
Svoronata si può accedere a un paio di spiagge a sud
dell'aeroporto: Megali Ammos, un lungo litorale sabbioso,
in parte attrezzato e molto frequentato anche dalle tartarughe
Careta-Careta. Nei pressi paralia Eglina e più in basso
paralia Ammes, con caratteristiche simili. Siamo ormai
nel promontorio di Leivatho (un ex comune di Cefalonia,
anch'esso abrogato con la riforma del 2011, una zona di colline
che si buttano sul mare, con un intreccio di centri abitati che
stanno negli anni aumentando la propria offerta turistica. E' la
zona di competenza dell'ex capitale dell'isola, che abbiamo
precedentemente descritto e che aveva in Pessada il suo porto,
tutt'ora attivo, in particolare con collegamenti con Zante.
Strette strade in mezzo a ville percorrono il promontorio e la
costa, collegando così buona parte delle spiagge che troviamo in
questa zona di mare.
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Ammes Beach Fra i tanti magnifici resort in mezzo alla natura di Cefalonia un consiglio: Leivatho Hotel nei pressi di Avithos |
Fra le spiagge principali, sulla
parte promontorio troviamo quella di Avithos, mentre sulla parte
golfo troviamo la spiaggia di Spartia e quelle di Pessada, San
Tommaso,Trapezaki e Lourdata. In realtà parliamo di una serie di
spiagge con sabbia bianca o dorata, rocce, fondali meravigliosi
ma contemporaneamente digradanti e dunque adatti anche ai
bambini. |
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Spartia Agios Sostis Lourdas Lourdas Beach |
Avithos è una lunga e stretta lingua
di sabbia che impedisce alla collina di buttarsi direttamente
sullo Ionio. In parte è attrezzata con ombrelloni e lettini a
coprire tutto lo spazio concesso dalla natura, mentre ai lati è
“libera e selvaggia”. Come altre spiagge rivolte a sud, accoglie
le tartarughe Careta-Careta che vengono a depositare le uova e
ha fondali che digradano dolcemente, rendendole adatte ai
bambini. Si accede nei pressi dei villaggi di Svoronata e
Metaxata seguendo le indicazioni. Nei pressi un paio di taverne. Girato il promontorio, dopo aver trovato
altre spiaggette, alcuni raggiungibili solo dal mare, ecco che
inizia il golfo ed arriviamo a paralia Spartia, che si
raggiunge dall'omonimo villaggio. Questa spiaggia si trova in un
ambiente suggestivo, delimitato ad est da una parete rocciosa.
Non attrezzata ma con bar e taverne, nei pressi di un molo,
comode alla stessa, la fine sabbia di Spartia entra in mare,
trasformandosi un un fondale digradante nell'acqua turchese e
cristallina dello Ionio. Alcuni scogli permettono tuffi in mare
senza troppo pericolo, rendendola così la spiaggia preferita dai
bambini e ragazzi. Non distante da Spartia troviamo il
villaggio di Pessada, dove la strada principale prosegue
verso il porto e la spiaggia, a ovest dello stesso. Non è facile
da raggiungere per i pigri, infatti bisogna lasciare la macchina
a monte e scendere per alcune rampe di scale, ma il sacrificio è
alla fine valorizzato dalle calette attorniate da una fitta
vegetazione, con sabbia, scogli e mare trasparente e di diverse
gradazioni di turchese, che danno il benvenuto a Cefalonia a chi
arriva da Zante e vuole assaporare un primo tuffo nello Ionio. Al centro del golfo, poco distante dal
porto di Pessada, ecco Agios Thomas nei pressi del
piccolo villaggio di Karavados. Si arriva in una spiaggia di
piccole dimensioni, una parte sabbiosa e un'altra con rocce e
scogli, con un mare fantastico. Come sempre questo tipo di
spiagge divide i pareri, ma per qualcuno rappresenta un
paradiso, con un mare che diventa in un tratto come una piscina,
potendosi tuffare da una sorta di piattaforma formata dagli
scogli che presenta anche una comoda scaletta per risalire. Una
meta ideale, dunque, per chi dedica al bagno il valore maggiore
della propria presenza vicino al mare. Poco dopo troviamo Trapezaki, una
spiaggia di sabbia, mista a ciottoli, ben tenuta, per merito
della gestione di una taverna con la possibilità di noleggiare
un certo numero di ombrelloni e lettini. Anche qua mare e
scenario danno un senso compiuto alla vostra permanenza. Non
molto distante, in direzione Lourdata, ecco Kanali beach,
che presenta caratteristiche simili alle altre spiagge della
zona, ma è assai meno frequentata, trasformandosi in un paradiso
per chi non ama troppo gli affollamenti. |
Il sud: Skala, Kaminia e anche Poros, il
paradiso degli amanti delle spiagge e del mare
Dopo Lourdata verso Skala, sotto il dominio
del monte Enos, diventa più difficile raggiungere il mare, ma le
spiagge “selvagge e incontaminate” continuano con Koroni, Nicky
beach e altre raggiungibili prevalentemente in gommone o con
strade sterrate. A paralia Koroni, sabbia misto ghiaia,
troviamo comunque ombrelloni e lettini, in più un'argilla che
consente la cura dei fanghi in modo autonomo e a costo zero.
Arriviamo nella zona di competenza di Skala e la prima spiaggia
che troviamo è presso Kato Katelios. Paralia Katelios è un'ampia
insenatura con una spiaggia sabbiosa, un contesto simile a
Lourdata, con servizi e un fondale che digrada in modo
dolcissimo, rendendo l'ambiente particolarmente adatto a
famiglie con bambini, in un contesto tuttavia che può soddisfare
qualsiasi tipo di “palato”. La zona migliore della spiaggia e la
parte sinistra, allontanandosi dal porto, trovando un contesto
più tranquillo ma egualmente servito da ciò che occorre e sabbia
e mare decisamente più gradevoli. Più avanti, al centro del golfo, ecco il
paradiso delle Careta-Careta. La lunghissima spiaggia di
Kaminia. Una striscia di sabbia dorata che richiama lunghe
passeggiate in riva al mare o sulla battigia, non distante da
Skala, dotata di servizi, con tre strutture distanziate tra loro
da lunghi tratti di spiaggia libera. E' il punto preferito di
Cefalonia per le tartarughe marine che frequentano questa zona
dello Ionio, che comprende le isole e la parte occidentale del
Peloponneso. Anche qua i fondali digradano lentamente e le acque
sono cristalline e azzurre. Il paradiso degli amanti dei litorali
sabbiosi prosegue dopo l'insenatura, entrando finalmente
nell'abitato di Skala. La spiaggia cittadina è anch'essa
lunghissima e dotata di ogni tipo di servizio, per la comodità
dei vacanzieri, conservando comunque qualità nel mare pulito e
azzurro con varie tonalità di blu dello Ionio e nel fondo che è
un misto di sabbia e sassolini (in particolare sulla battigia)
che le danno un tocco di originalità. Alle spalle un paese
sicuramente più organizzato sul piano turistico, con una ampia
scelta di accomodation, anche veri e propri resort di qualità
come Porto Skala e
Apostolata, in particolare
sul litorale verso Poros, dove la spiaggia lascia spazio a
panorami incantevoli verso il blu dello Ionio. I numerosi bar,
anche sulla spiaggia e night life rendono Skala una meta
appetibile anche per un pubblico più giovanile. |
Paralia Kaminia Alcune immagini della spiaggia di Skala Apostolata resort Spiaggia di Poros |
Karavomilos Paralia Antisami Antisami |
La zona orientale: il litorale da Sami a
Agia Efimia
Siamo ad analizzare un tratto di litorale
occidentale di Cefalonia che comincia a fronteggiarsi alla
vicina e ben visibile Itaca, che sembra seguire l'isola maggiore
nella sua parte più settentrionale. A Sami, uno dei principali
centri di Cefalonia, non mancano alcune spiagge cittadine, come
quella di Karavomylos, comodo litorale in sabbia misto
ghiaia nei cui pressi c'è un campeggio, un bar con una piscina,
possibilità di noleggio di ombrelloni e sdraio e dove, un poco
più a nord, nei pressi di un laghetto con una ottima taverna
arrivano una parte delle acque inghiottite presso Argostoli dai
Katavrothes; la spiaggetta di Loutro, oltre il porto, di
non particolare interesse se non di fare un bagnetto magari in
attesa della nave, infine quella successiva, paralia
Paliouras, più gradevole ma anche piuttosto complicata da
raggiungere, dovendo percorrere un tratto a piedi senza trovare
grandi indicazioni per la spiaggia. La spiaggia di maggior interesse e richiamo
è paralia Antisamos, che si raggiunge proseguendo sulla
strada oltre il porto, salendo sulla collina e scendendo sulla
magnifica baia di Antisami, teatro di alcune riprese del film
“il mandolino del capitano Corelli”, che ha visto la
partecipazione di numerosi abitanti di questi luoghi come
comparse. La spiaggia di Antisamos è un ampio litorale ricoperto
da ciottoli bianchi, un misto di turistico e selvaggio, con un
mare strepitoso e adatto per piccole immersioni in mezzo ai
numerosissimi pesci. Non mancano i servizi, bar, taverna,
ombrelloni e lettini, per passare in tranquillità e comodità
l'intera giornata. Ampia naturalmente anche la parte “libera”.
Spiaggia ampia, baia ampia e protetta, il fondale digrada più in
fretta ed è sicuramente meno accogliente per i bambini rispetto
alle spiagge sabbiose del sud, ma nulla affatto pericoloso. Dai,
è una delle due spiagge più belle di Cefalonia: sul podio ci
vanno sicuramente Myrtos e Antisamos, poi una fra quelle di
Lassi e della penisola di Paliki. Unico difetto, forse,
l'esposizione a nordest, che non pregiudica comunque la
possibilità di godersi il sole fino al tramonto, mentre per i
“puristi” è troppo caotica, troppa musica assordante dai beach
bar, troppo rumore e inquinamento dai motoscafi e moto d'acqua,
in parte gente che arriva, in parte forniti dalle stesse
strutture presenti in spiaggia, che offrono ogni sorta di
divertissement solcando il calmo (non sempre) mare della baia. |
Le spiagge del nord di Cefalonia: la
penisola di Erissos
Attraversiamo per un momento l'isola,
tagliando da Agia Efimia verso occidente, per percorrere la
parte peninsulare di Erissos in senso orario. In questo modo
iniziamo il nostro giro dal clou. Arrivati in altura vediamo di nuovo il blu
dello Ionio verso ovest e scendiamo qualche chilometro
apprezzando già dall'altro la meraviglia di una spiaggia che è
stata collocata fra le 30 spiagge più belle del mondo, una delle
perle dello Ionio greco e in particolare delle isole ioniche, un
paradiso nel quale collochiamo per esempio Porto Katsiki di
Lefkada, piuttosto che Navajo di Zante o Antipaxi. Ecco la baia e la spiaggia di Myrtos,
con i suoi ciottoli bianchissimi che si immergono con
naturalezza nel blu del mar Ionio creando dei colori
incredibili, teatro di spettacolari tramonti, dopo una giornata
trascorsa interamente in un alternarsi fra mare e bagnasciuga.
Una baia dalla forma quasi perfetta, invero un po' squadrata
tipo chiave inglese, che si apre al mare guardando a nordovest,
formata da un litorale ghiaioso con scogli e piccole grotte ai
lati, soprattutto quello a sud. Un fondale che inizialmente
digrada con un piccolo sbalzo di quota la rende un po'
pericolosa in caso di onde nella fase di risalita verso la
spiaggia, con una risacca che può essere anche parecchio
fastidiosa. Un “difettuccio” riscontrato anche in altre spiagge
di isole ioniche orientate verso ponente, soprattutto nel
pomeriggio, quando il vento alza ulteriormente il suo livello.
Per questi veri e propri paradisi non ci sarebbe comunque
bisogno di tante presentazioni, parlano da sé e basta anche solo
guardare le foto. La parte attrezzata, infine, occupa il centro
di Myrtos. Non mancano le possibilità di parcheggio, ma il
consiglio è arrivare presto, oppure nelle ore più calde, quando
una parte di “mattinieri” gliela dà su. Andando verso nord, dopo pochi chilometri
ecco un'altra perla di Cefalonia rappresentata da Assos.
La spiaggia del piccolo borgo dà anch'essa a nordovest e si
trova in una baietta molto riparata. Una piccola insenatura di
ciottoli, con alle spalle bar e taverne. Proseguendo verso nord, stavolta
percorriamo un po' più di strada per trovare un altro posto
comodo dove fare il bagno, Oltre il bivio di Enossi e verso
Fiskardo, a Konidarata imbocchiamo una strada che ci porta verso
la costa, seguendo la direzione di Agia Jerusalem, una
piccola insenatura che dà a sudovest, facilmente raggiungibile
in auto, con bar, taverne e spiaggia ghiaiosa, non troppo adatta
ai bambini come altre della zona. In questa parte dell'isola abbondano le
ville, alcune trasformate in appartamenti, studios e camere.
Paralia Alatiès è la successiva meta verso nord, una
caletta ghiaiosa con un fondale più digradante rispetto alla
spiaggia precedente. Anche qua, taverna nei pressi. Girato il promontorio andiamo alla ricerca
dell'insenatura di Dafnudi, lunga e stretta fra le rocce,
con una grotta accessibile, che culmina con una spiaggia in
sassi rivolta a nordest. Qua i ciotoli sono di grandi dimensioni
e attenzione, per raggiungerla occorre scarpinare per oltre
mezzo chilometro all'interno di un bosco. Non troppo distante a
piedi anche da Fiskardo, dagli scogli è anche possibile
divertirsi con tuffi. Ancora verso Fiskardo, ecco paralia
Kimilià. Anche in questo caso dalla strada principale
occorre addentrarsi in mezzo al bosco per qualche centinaio di
metri, trovando ciotoli bianchi, scogli, un mare trasparente,
insomma l'ideale per chi ama immergersi oltre che nuotare. Ormai a pochi passi da Fiskardo eccoci alla
spiaggia più conosciuta della zona: paralia Emplisi
(Eblisi). Facilmente raggiungibile in auto, è una baietta
accogliente, in mezzo agli ulivi, con spiaggia in ciotoli
bianchi e un'acqua cristallina, a pochi minuti a piedi dal
centro di Fiskardo. Una Kantina (chiosco) foraggia e rinfresca i
bagnanti che non abbiano già provveduto per conto proprio. Chiuso il promontorio con la baia di
Fiskardo, si procede verso sud nel lato orientale di Cefalonia e
si incontrano altre calette, come quella di Xylokaravo e
Kamini, non distanti da Fiskardo, non facilmente
raggiungibili e meno interessanti delle precedenti. Come già
descritto, non esiste una strada vicina alla costa sul lato che
dà verso Itaca, dunque tante baie e spiaggette (come baia
Kakogilos) sono raggiungibili prevalentemente via mare o per
impervi sentieri.
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Myrtos Beach La spiaggia di Assos Paralia Alaties Spiaggia del nord di Cefalonia al tramonto Paralia Jerusalem |
Una stradina, con molti tornanti, che parte
da Komitata (villaggio nei pressi di Karya), conduce invece alle
isolate spiagge in ciotoli bianchi di Chorgota, Agia
Sofia e Plati Limani, posti ideali per chi ama la
tranquillità, trovando nei pressi comunque anche almeno una
taverna per rifocillarsi. |
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Agia Kiriaki La spiaggia di Xi, anno 2009 La spiaggia di Xi, anno 2016 La spiaggia di Vatsa Paralia Petani |
L'ampia offerta balneare della penisola
Paliki
Concludiamo questo lungo tour per le coste
di Cefalonia con la “peninsula” per eccellenza, al nord della
quale abbiamo il golfo di Agia Kiriaki con la spiaggia omonima
da un lato e quella di Vouti dall'altro, raggiungibili da Agonas
(est) e Zola (ovest). Paralia Agia Kiriaki è una delle
spiagge più apprezzate dell'isola, una sorta di Myrtos in minore
con ciotoli misto a sabbia e acqua cristallina. Attrezzata, a
buon prezzo si possono affittare lettini e ombrelloni, oltre che
pasteggiare in taverna con vista mare. Certamente una meta
consigliatissima per passare in tranquillità un'intera giornata
sul mare con la pecca che dà a nord. Vouti ha caratteristiche molto
simili alla precedente, ma è un po' più difficile da
raggiungere, con un tratto finale in forte pendenza ed è un po'
più sacrificata, fattore che la rende meno appetibile nelle
stagioni più affollate. Anche qua lettini, ombrelloni e taverna. La baia successiva, un po' più a nord, è
quella di Myrtou, dove troviamo paralia Kamari, paralia
Fteri e paralia Amidi, veri e propri angoli di
paradiso, con grotte, rocce bianchissime, ciotoli bianchi e mare
turchese, Il problema è che sono raggiungibili solo via mare,
oppure con lunghi e impervi sentieri. Piuttosto ampia, la
seconda, chi l'ha visitata la ritiene imperdibile, dunque se
avete qualche euro di scorta spendetelo pure tranquillamente nel
taxiboat. Terminando la parte settentrionale del
Paliki, ecco invece nella zona più occidentale la profonda
insenatura di Atheras. La spiaggia è raggiungibile con
una strada che parte nei pressi di Livadi e raggiunge la
spiaggia e il porticciolo dopo una decina di chilometri. Il
contesto è spettacolare e le acque, oltre ad essere cristalline,
sono calme per la conformazione della stretta baia ed adatte
alle famiglie con bambini. La spiaggia in sabbia chiara è
stretta ma sufficientemente lunga e comunque priva di servizi. La parte orientale del promontorio, quella
di fronte a Lassi, non presenta particolari accessi al mare,
anche se la zona attorno alla elegante Lixouri si presenta
pianeggiante. Per trovare la prima spiaggia degna di nota
dobbiamo proseguire sin quasi al lato meridionale del Paliki,
trovando paralia Lepeda, un paio di chilometri a sud di
Lixouri. Qua l'ambiente comincia ad essere simile ad altre
spiagge che troveremo non distanti nel litorale sud. In
particolare il colore rosso della sabbia che fa da contrasto ad
un mare blu e pulito, come ovunque a Cefalonia, salvo correnti.
Sempre piuttosto affollata, è possibile noleggiare ombrelloni e
lettini. Molto frequentata anche dalla gente del posto, i
turisti forse preferiscono la vicina Xi. Eccoci arrivati al “trittico” di spiagge
composto da Megas Lakos, Xi e Kounopetra, un lungo litorale di
sabbia, in gran parte rossa, alternato a rocce bianche a tratti
argillose. Un litorale che guarda decisamente a sud, in
direzione dell'isoletta di Vardiani con il suo faro che aiuta la
navigazione ai natanti diretti verso la baia di Argostoli. Da est a ovest, cominciamo da Megas
Lakos, stretta e lunga spiaggia a 6 chilometri da Lixouri,
che presenta sabbia rossa fine e argilla bianca nelle pareti
alle sue spalle. Molto meno affollata di Xi, è comunque ben
servita in tutto e per tutto, attrezzata ed è una valida
alternativa alla stessa. Paralia Xi, il cui nome sembra
ispirato alla lettera dell'alfabeto greco per la sua
conformazione, si trova anch'essa a circa 6 chilometri da
Lixouri e nei fatti rappresenta il prolungamento di Megas Lakos,
ma è stata considerata evidentemente più meritevole di
attenzione, anch'essa con la sua sabbia fine rossa, le pareti
bianche argillose che permettono fanghi a costo zero, il mare
azzurro e limpido che degrada verso sud in modo molto dolce, la
possibilità di lunghissime passeggiate lungo questo litorale di
alcuni chilometri. Molto attrezzata e circondata di strutture
ricettive. Piu distaccata e a 9 chilometri da Lixouri
arriviamo a Kounopetra, molto meno affollata delle
precedenti e immersa in un contesto più naturalistico. Le
caratteristiche simili alle due spiagge precedenti si fondono
con una particolarità, costituita da rocce sporgenti sul mare,
una delle quali (la kounopetra) fino al terremoto del '53 si
muoveva regolarmente e ritmicamente in una sorta di danza,
mentre successivamente questo fenomeno secondo alcuni è venuto
meno, secondo altri si verifica ancora. Insomma, provare per
credere. Spiaggia con fondale basso, molto adatto ai bambini,
con un bar piccolo ma accogliente e la disponibilità di un
numero limitato di ombrelloni e lettini. La parte meridionale della “peninsula”,
prosegue con la piccola baia di Vatsa e l'adiacente
paralia Vrachinari, carine e non distanti da un resort.
Si può trascorrere una giornata piacevole e interessante,
lontani dalle masse. Spiaggia e mare non sono suggestivi come
altrove, ma si sta bene. La taverna è molto accogliente. Un
corso d'acqua termina a un lato della baia e può essere
attraversato con un pittoresco e rudimentale traghetto, che
azionerete voi stessi tirando una corda, per andare a visitare
una scogliera e una zona di interesse naturalistico. Più a nord paralia Lagadakia, dove
la sabbia lascia spazio ai ciottoli, in un contesto
paesaggistico interessante. Dopo di che, inizia un tratto di costa più
impervio, che si rivolge al fronte occidentale. Le spiagge
ghiaiose sono per lo più raggiungibili via mare, a partire da
paralia Gialiskari, un posto che vale sicuramente la pena
raggiungere se dotati di motoscafo o gommone. Così come, più a
nord, Platia Ammos, raggiungibile anche da un impervio
sterrato più sentiero. |
Il
Monte Ainos (Enos) con i suoi 1628 metri d'altezza (picco
Megas Soros) è un parco naturale di oltre 3000 ettari capace di
dominare l'intera isola e buona parte della regione adiacente,
collocato nella parte centro meridionale di Cefalonia (fra Poros
e Argostoli). Una delle caratteristiche più importanti e
originali è l'ampia diffusione, fra i 700 e i 1700 metri di
altitudine circa, di una rara specie di conifera, denominata
Abete di Cefalonia, che troviamo anche in altre zone della
Grecia e dei Balcani a queste altitudini. Un paradiso di piante,
fiori (che danno rifornimento alle api per la produzione di
miele di qualità), varie specie di animali selvatici, rettili,
uccelli rapaci, cavalli allo stato brado. Alle pendici del monte
Enos e in particolare nella valle di Omala (nella parte
settentrionale del monte) si concentra la produzione del vino
Robola di Cefalonia, derivante dall'omonimo vitigno di bacca
bianca, che predilige terreni calcarei e pietrosi fra i 250 e i
650 metri di altitudine. E' possibile visitare la Cooperativa
Robola di Cefalonia, che dal 1982 coltiva e vinifica l'85% delle
uve Robola, grazie all'opera dei suoi 300 soci. Il monastero di
Agio Gerassimos (o della nuova Gerusalemme), che si trova
anch'esso nella valle di Omala, è la principale meta di
pellegrinaggio dell'isola e si trova a circa 11 chilometri da
Argostoli (in direzione Sami). Nei pressi del monastero, il 16
agosto si celebra la morte di San Gerasimos, avvenuta il 15
agosto 1579 e successivamente divenuto patrono di Cefalonia. A
margine della celebrazione religiosa, una sagra paesana che
coinvolge per tre giorni decine di bancarelle e propone stand
culinari, con offerta di vino Robola a volontà, musica e danze.
Il picco del monte Enos è raggiungibile con una strada, che
tuttavia nell'ultima parte diventa di difficile praticabilità,
consigliando di terminare l'ascesa con un salutare trekking. |
monte Enos il monastero di Agios Gerasimos sede Cooperativa Robola di Cefalonia |
il ponte Drapani al limite della Laguna di Koutavos |
La
Laguna di Koutavos si trova in cima alla baia naturale di
Argostoli e rappresenta una riserva naturale dove alloggiano
diverse specie, tra le quali le tartarughe Careta Careta. Dal
porto è possibile utilizzare percorsi pedonali e ciclabili che
costeggiano la laguna, oltre che addentrarsi nella ombreggiata
foresta di pini ed eucalipti. La laguna è separata dal resto
della baia da un ponte in pietra, costruito all'epoca del
governatore De Bosset a inizio '800, durante il protettorato
inglese, che collega Argostoli a Drapano. Dagli anni '70 divenne
un monumento storico e solo nel primo decennio di questo secolo,
dopo ripetute manutenzioni, è stato completamente pedonalizzato,
ripristinando anche la vecchia illuminazione. Nei pressi della
laguna sono anche stati individuati i resti dell'antica Crane. |
La
Grotta di Drogarati, che si trova a pochi chilometri da
Sami, nei pressi della strada che collega a Argostoli, fu
scoperta circa 3 secoli fa, a seguito di uno dei tanti violenti
terremoti che hanno colpito Cefalonia, ma risale almeno a 150
milioni di anni fa. E' stata tuttavia aperta al pubblico solo
agli inizi degli anni '60. Profonda circa 60 metri, solo in
parte è agibile e si possono ammirare le concrezioni, in parte
danneggiate dai vari terremoti, oltre che apprezzare l'acustica
di una delle sue camere, utilizzata anche per eventi che possono
accogliere fino a 500 persone. Gli esperti comunque stimano che
la parte ancora inesplorata sia molto ampia e collegata con
altre grotte marine. |
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|
Il
Lago di Melissani è una delle principali attrazioni
dell'isola, collocato nei pressi di Sami, in direzione Agia
Efimia. Nei fatti è una grande caverna circondata da foreste,
che ha la particolarità di essere occupata nella parte inferiore
da un lago profondo dai 20 ai 30 metri, rendendo questo luogo
uno dei maggiori capolavori della natura di tutta la Grecia. La
penetrazione dei raggi solari, in virtù del crollo di una parte
del soffitto, e l'effetto ottico che producono nelle acque e
nella caverna concorrono a rendere ancor più speciale la visita,
che è consigliata per questo motivo la mattina o nel tardo
pomeriggio. L'acqua del lago è in parte dolce e in parte salata,
questo perché è distante circa mezzo chilometro dal mare ed è
più o meno alla stessa altezza del suo livello. Durante la
visita ci si divide in piccoli gruppi con una guida che conduce
questi gruppi all'interno della grotta con piccole barche prive
di motore. Ci sono due camere, una delle quali buia. Il plus di
questa visita non è tanto la spettacolarità delle concrezioni
quanto quella dell'atmosfera e dei colori che si possono
apprezzare. |
I
Katavrothes. Come abbiamo capito, Cefalonia è ricca di
sorgenti, ma anche di formazioni carsiche, con grotte, veri e
propri canali sotterranei, sorgenti termali e quant'altro.
Appena fuori Argostoli, verso la punta del promontorio della
penisola di Lassi, prima di girare verso il faro, si notano dei
particolari mulini di mare: i Katavrothes. Si tratta in pratica
di fenditure nella roccia, nelle quali in modo raro e
occasionale entra acqua di mare e scompare. Il fenomeno è stato
studiato e sono state introdotte sostanze coloranti per
tracciare il percorso dell'acqua ed inaspettatamente le acque
colorate sono state avvistate fuori del villaggio di Karavomylos
di Sami. Piccoli mulini ad acqua sono stati costruiti a scopo
prettamente turistico sia nei pressi dei Katavrothes che nel
laghetto di Karavomylos. |
un'immagine del porto di Argostoli |
Durante la vostra permanenza a Cefalonia
non so se avrete la fortuna di vedere per la prima volta, come è
capitato a me, il film del 2001 “Il Mandolino del Capitano
Corelli (Captain Corelli's Mandolin)”, una produzione
franco/anglo/statunitense che vede il bravo attore americano, di
origini italiane, Nicolas Cage (premio Oscar, Golden
Globe e Screen Actors Guild Awards nel 1996 con “Via da Las
Vegas”), interpretare il ruolo di protagonista principale,
appunto il Capitano Antonio Corelli dell'esercito italiano e una
incantevole Penelope Cruz (premio Oscar nel 2009 e vari
premi Goya) nel ruolo di Pelagia. Diretto da John Madden
e tratto dal romanzo di Louis de Bernières, la vicenda si
ispira chiaramente all'occupazione dell'isola, durante il
secondo conflitto mondiale, di Cefalonia da parte dell'esercito
fascista italiano, alleato con la Germania nazista. Siamo nel
1941 e la bella Pelagia, figlia di uno stimato medico del posto,
si fidanza con un giovane pescatore che si arruola nei
partigiani locali, per combattere l'occupazione degli eserciti
nemici italo tedeschi. (a questo punto per evitare di essere
“spoilerati” interrompete la lettura se non avete ancora visto
il film e intendete farlo senza sapere prima la trama)
|
Il monumento ai caduti della Divisione Acqui costruito dallo Stato italiano nel 1978 sul promontorio di Lassi, nei pressi di Argostoli La baia di Antisami è stato uno degli scenari più importanti del film |
Il capitano Corelli, fra i principali
ufficiali dell'esercito italiano, ha una grande passione per la
musica e suona divinamente il mandolino, un'occupazione che
sembra interessarlo di più rispetto all'attività militare e
ancor più è interessato alle grazie della bella Pelagia, della
quale inevitabilmente si innamora e alla quale dedica una
canzone, che interpreta pubblicamente, fra lo sdegno e
l'imbarazzo dei presenti, suscitando il rifiuto da parte della
ragazza. I rapporti fra gli italiani occupanti e i greci
residenti non sono comunque cattivi, anzi c'è una sintonia
culturale molto accentuata. E questo, naturalmente, è il cuore
della vicenda che più mi ha emozionato e colpito, una sintonia
che ci richiama anche alle comuni difficoltà ed empatie dei
popoli mediterranei anche nell'attualità contemporanea. Insomma,
italiani e greci familiarizzano, l'occupazione dell'esercito
italiano non è di quelle dure, anzi nei paesi si festeggia, si
suona e si balla assieme. Sembra di vedere la situazione già
descritta in un film degli anni '60, con protagonista Antonio de
Curtis, il grande Totò e regia di Steno: “I due colonnelli”,
che descriveva una vicenda analoga, ambientata a Montegreco, un
piccolo villaggio fra Grecia e Albania, nel quale le truppe
italiane e inglesi, fino al 8 settembre 1943 nemiche, si
alternavano nell'occupazione. Dunque, tornando a Cefalonia, anche Pelagia
si addolcisce nei confronti di Corelli e si concede, con il bene
placito del padre, ma arriva anche qua l'8 settembre 1943. A
seguito dell'armistizio l'Italia interrompe l'alleanza con la
Germania e i tedeschi chiedono all'esercito italiano di
consegnare le armi come condizione per il loro rimpatrio. Gli
italiani da un lato non si fidano degli ex alleati, dunque
temendo sia per sé stessi che per la popolazione greca, dopo un
referendum tra di loro, decidono unanimemente di non accettare
la condizione imposta dai tedeschi e non si consegnano. La
reazione nazista è terrificante, l'attacco subito dalle truppe
italiane è pesantissimo, così come è pesantissimo il computo
delle vittime: un vero e proprio eccidio. I pochi sopravvissuti
sono imprigionati e portati in Germania. |
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La XXXIII Divisione di fanteria “Acqui” è
una delle grandi unità del Regio Esercito italiano nella seconda
guerra mondiale, dissolta dalle forze armate tedesche durante
l'eccidio di Cefalonia e in seguito ricostituita. (fonte
Wikipedia). A fine anni '40 la divisione viene
dislocata in Albania e partecipò nella campagna di Grecia. Una
volta occupati i territori, alla Divisione Acqui fu affidato il
compito di presidiare le isole Ionie e in particolare Corfù e
Cefalonia, che erano considerate di strategica rilevanza, per il
controllo dell'accesso al golfo di Corinto. Dopo l'armistizio, il comandante, generale
Antonio Gandin, dopo aver consultato le truppe, pur cosciente
delle difficoltà a resistere al potentissimo esercito germanico,
rifiutò l'ultimatum dei tedeschi a consegnare le armi, inviando
ripetute richieste di aiuto allo Stato Maggiore, di stanza nella
non lontana Bari. Solo l'ammiraglio Galati inviò due
torpediniere da Brindisi verso Cefalonia. Nemmeno le truppe
alleate e la loro aviazione mossero un dito, anzi gli alleati
ordinarono all'ammiraglio di richiamare le due navi. I soldati
della Acqui rimasero dunque soli a combattere un nemico
vistosamente più potente. Esaurite le munizioni, Gandin dovette
capitolare alla Wehrmacht il 21 settembre 1943. Fu una resa che
avrebbe dovuto garantire ai soldati italiani il rispetto della
Convenzione di Ginevra, ma purtroppo la ferocia nazista se ne
infischiò delle varie Convenzioni e procedette al massacro delle
truppe italiane e in particolare si accanì contro gli ufficiali.
Non ci sono opinioni univoche sulle cifre dell'eccidio di
Cefalonia, ma sono diverse migliaia i soldati italiani caduti
per difendere l'onore della loro Patria.
Il sito
dell'Associazione Nazionale Divisione Acqui. |