Il Re degli Achei

 

KYTHIRA

l'isola di venere

Introduzione

Come arrivare

Villaggi e cose da vedere

Le spiagge principali

Per dormire

Per mangiare

Come muoversi

Criticità

Galleria fotografica

 Links

Paleopoli

Mylopotamos

Chalkos beach Chora Firi Ammos
Frapè a Kythira Panagia Myrtidiotissa  Geco 
Incendio a Kythira Kythira  Kythira 
Kaladi beach Potamos  Kythira little church 
Kapsali Taverna Platanos  sunrise in Kythira 
Varkoula taverna Kaladi rock  Melidoni 
     
    (clicca per ingrandire - click for enlarge) 

Breve introduzione a Kythira: cenni storico - geografici e clima

Kaladi"Isola dei dolci segreti e delle feste del cuore". Questa citazione di Beaudelaire, dalla sua poesia "Un viaggio a Citera", esprime appieno l’essenza di quest’isola. La poesia prosegue: "… Dell'antica Venere il superbo fantasma si libra sui tuoi mari come un aroma, riempendo gli animi d'amore e di languore...". Albe, tramonti, passeggiate sui suoi sentieri, sulle spiagge quasi deserte, ritmi calmi, sapori e fragranze; Kythira è un'isola quasi magica, meravigliosa, ma va assolutamente vissuta in completa adesione spirituale con la terra che si pesta, il mare in cui ci si immerge, sotto i caldi raggi del sole.

La leggenda narra che a Kythira è nata Afrodite (Venere), e non c’è da stupirsi, la storia invece racconta che quest’isola ha visto passare le civiltà minoiche, bizantine, veneziane, le immancabili incursioni dei turchi, piccoli periodi di dominio russo ed infine l’influenza della Francia e dell’Inghilterra. Registriamo anche l’inclinazione degli abitanti di Kythira ad emigrare preferibilmente in Australia, terra dalla quale molti tornano per trascorrere il resto dei loro giorni sull’isola natia, in pace e tranquillità.

ChoraKythira (alias Kithira, Kythera, Citera, Cerigo, Tsirigo) ha 3973 abitanti (censimento 2011) residenti nei numerosissimi villaggi compresi in una superficie di circa 280 Km quadrati, con oltre 50 Km di costa. Dista 120 miglia nautiche dal porto del Pireo e 12,5 miglia nautiche da Capo Maleas, prefettura di Lakonia, punta del "terzo dito" del Peloponneso e luogo in cui il mar Ionio si fonde con l’Egeo. L'isola è collinare e il punto più alto supera appena i 500 metri s.l.m., formata da colline, altipiani, valli piuttosto fertili, veri e propri canyon, con punti di notevole interesse sul piano naturalistico. Il terreno accidentato e le scogliere sono state modellate dai venti che soffiano nella zona, lasciando comunque una serie di spiagge incantevoli, quasi mai collegate fra loro da una viabilità costiera e raggiungibili dal centro dell'isola mediante strade talvolta asfaltate, talvolta sterrate ma di facile percorribilità, in pochi casi più impegnative, alcune raggiungibili solo dal mare, in particolare nella costiera occidentale, più selvaggia, dove la roccia imponente si getta direttamente sul mare. Le baie sono di diverse dimensioni, ospitando spiagge e alcuni dei pochi villaggi costruiti sul mare. Kythira si trova in una zona ad alta sismicità e anche in anni recenti si sono verificati terremoti, che tuttavia non hanno lasciato segni rilevanti. L'isola si trova praticamente alla confluenza di tre mari: lo Ionio, l'Egeo e il mar Cretese.

Kythira churchLa piccola Antikythira, a poco più di 20 miglia nautiche in direzione sudest verso Creta, con la riforma "Callicrate" del 2011 ha formato un comune unico con Kythira. La piccola isola misura poco più di 20 chilometri quadrati ed è stata resa famosa da un ritrovamento avvenuto nel 1900, all'interno di un relitto relativo ad un naufragio avvenuto nel I secolo A.C., di un antico strumento, il "Meccanismo di Antikythira", una sorta di antichissimo computer analogico (risalirebbe fra il 100 e il 250 A.C.) che riproduce in modo sofisticato una sorta di planetario, che calcola le fasi lunari, il sorgere del sole, il movimento dei pianeti allora conosciuti, oltre a tutta una serie di altre informazioni (solstizi, equinozi, mesi, giorni della settimana, etc.). Il meccanismo conterrebbe anche riferimenti alle antiche Olimpiadi ed è custodito al Museo Archeologico Nazionale di Atene.

Antikythira è poi salita agli onori delle cronache per una curiosità: nell'anno 2018 è stato predisposto un piano, promosso dal Metropolita ortodosso di Kythira e Monemvassia e le autorità locali, per invitare giovani famiglie con figli a trasferirsi in modo permanente sull'isola, a fronte di uno stipendio di 500 euro mensili, un'abitazione ed eventualmente un pezzetto di terra da coltivare. La popolazione dell'isola (censimento 2011) conta infatti solo su 68 abitanti, dei quali la metà risiede nel capoluogo e porto di Potamos, il resto negli altri due villaggi di Galananià e Charchialianà. Pare che dopo il censimento la popolazione sia ulteriormente calata e si tenta di tutto per mantenere in vita questa piccola isola. In particolare servono muratori, panificatori, pescatori e agricoltori.

MelidoniTornando a Kythira, essa è dunque situata non distante dal Peloponneso, in particolare dalla Lakonia, in zona sud-est, geograficamente (a mio avviso) ascrivibile allo stesso Peloponneso e alle isole ioniche (Corfù, Lefkada, Paxi, Itaca, Cefalonia, Zante e appunto Kythira, che formarono la Repubblica dell'Eptaneso, che ebbe vita breve a inizio '800). Dal punto di vista amministrativo, invece è appartenuta fino al 2011 alla ex prefettura del Pireo, quindi all’Attica, così come altre isole a nord-est del Peloponneso, quelle del golfo Saronico (Egina, Poros, Hidra e Spetses). La riforma "Callicrate", oltre ad abolire le prefetture, ha abolito le vecchie province e Kythira era una provincia della vecchia prefettura del Pireo, oggi unità regionale. Kythira, a questo giro, è stata assegnata all'unità regionale "Isole" (Periferiakì enòtita Nison), facente parte della regione dell'Attica, unitamente alle varie isole del golfo Argosaroniko (Aegina, Agistri, Hydra, Poros, Salamina, Spetses, Troizinia-MyrtidiotissaMethana, quest'ultima non una vera e propria isola, ma un piccolo "pezzo" di Peloponneso, Argolide, che culmina con la penisola vulcanica di Methana).

Le guide parlano di un clima temperato per tutto l’anno, con una temperatura media annua di 19 gradi, fra le più alte della Grecia. Come detto, è spesso battuta da venti anche forti, che talvolta recano disagi sulla costa, e fanno passare brutti momenti a chi sta in mare. Possiamo testimoniare che inizio settembre può essere un periodo abbastanza ventoso. Purtroppo, complice appunto il vento, il clima secco estivo e in generale i mutamenti climatici che producono eventi estremi, nell'ultimo decennio (2010-2020) Kythira è stata gravemente colpita da incendi devastanti e in particolare ad agosto 2017 sono bruciati oltre 2000 ettari di boschi e terreni coltivati nella zona sudovest dell'isola, coinvolgendo anche il monastero di Panagia Myrtidiotissa, che è stato in quell'occasione evaquato assieme ad alcuni villaggi della zona incendiata, un evento che lascerà il segno per diversi decenni. E noi proprio nel 2017, dopo tanti anni, abbiamo fatto ritorno. Sotto alcune immagini significative.

Incendi a Kythira Incendi a Kythira
incendi a Kythira Incendi a Kythira Incendi a Kythira

Come arrivare a Kythira

Interno KythiraPer raggiungere Kythira, come per Elafonisos, occorre tempo ed impegno, ma ne vale la pena. Peraltro (aggiornamento 2017) con il nuovo sistema autostradale l'attraversamento del Peloponneso è molto più rapido. Se partite dall’Italia con la vostra auto, moto o camper, imbarcatevi ad Ancona, se provenite dal centro nord, o se preferite da Venezia o Trieste. Altrimenti potete imbarcarvi a Bari o da Brindisi. In ogni caso scendete al porto di Patrasso. Noi di solito viaggiavamo con Minoan Lines (Ancona e Venezia), da diversi anni di proprietà Grimaldi, ma con il tempo abbiamo cominciato ad utilizzare anche il gruppo Anek - Superfast. Entrambi hanno navi veloci e di ottimo confort, anche se si è un po' smarrita la magia di un tempo e la cura dei "vessels". Per spendere decisamente meno occorre andare fino a Brindisi e scegliere una compagnia più economica.

Interno KythiraDa Patrasso la strada sicuramente più veloce per raggiungere Kythira (a maggior ragione con il nuovo sistema autostradale) è la seguente: prendere in direzione Atene ed uscire dall’autostrada nei pressi di Corinto, imboccando l’autostrada E65 (direzione Kalamata) che porta a Tripoli, proseguendo poi in direzione Sparta. Qua si può scegliere se proseguire per la E65 in direzione Kalamata e prendere la deviazione per Sparta in prossimità di Megalopoli, oppure uscire a Tripoli e prendere la vecchia e comoda statale per Sparta, dove si può anche optare per una pausa, andando a cercare qualche rarissima testimonianza degli antichi fasti o meglio visitare la vicina Mistras, interessante borgo medioevale arrampicato su una roccia, sicuramente molto meno anonimo di quello che è Sparta oggi.

Church in KythiraLasciata Sparta continuate a dirigervi verso sud, inoltrandovi nella Lakonia (state tagliando a metà il Peloponneso) fino a Githio, se decidete di visitare questa amena cittadina, che merita quanto meno il tempo necessario a bersi un frapé con vista sulla deliziosa baia, poi dirigetevi verso Skala e Neapoli. Altrimenti, se avete fretta (o come è probabile se siete già stanchi), state molto attenti al bivio per Skala, circa 25 Km dopo Sparta e dirigetevi dunque verso sud-est, attraversando le cittadine di Skala, Elos, in direzione Moloi e Sikia, svoltando a destra, decisamente verso sud, quando trovate le indicazioni per Neapoli. La strada per Neapoli è di buona percorribilità, la parte precedente è stata velocizzata e migliorata negli anni. Se avete invece un giorno in più, proseguite per Monemvassia; se siete amanti del genere San Marino o Mont St. Michel non ve ne pentirete.

Church in KythiraIn ogni caso calcolate di spendere 5 o 6 ore per percorrere il tragitto Patrasso – Neapoli. Ogni altro tragitto alternativo vi venisse in mente, passando da Olimpia, piuttosto che da Kalamata, per quanto bello ed interessante sia vi farà perdere molto tempo, così come improbabili e lunghissime traversate montanare tipo la strada Patrasso – Tripoli, o la Megalopoli – Sparta o anche Kalamata – Sparta e Kalamata – Areopoli – Githio; bellissime ma buone per un giro dedicato al Peloponneso.

Ora si tratta di prendere la nave. Da Neapolis è la scelta migliore: la nave traghetto "Porfyroussa" della Triton Ferries, erede delle vecchie "Myrtidiotissa", "Maria Pa", "Nisos Kythira" e così via, assicura il collegamento quotidiano (in estate anche due volte al giorno) in un'oretta circa, approdando al nuovo porto di Diakofti wreckDiakoftì, mentre in passato si arrivava ad Agia Pelagia. Una nuova strada, peraltro, in breve tempo vi "scollinerà" in zona Avlemonas, ormai divenuta un punto nevralgico dell'isola, per poi eventualmente procedere verso sud, in direzione Chora e Kapsali. In alternativa si va verso la parte nord, Agia Pelagia, Potamos e così via. Porfyroussa, non tutti i giorni, vi può trasportare anche a Antikythira.

Un'alternativa ancora possibile è prendere il traghetto a Githio, abbreviando così il percorso in automobile. La compagnia Seajets, mettendo a disposizione la nave traghetto "Aqua Jewel", si è assicurata la storica tratta che collega il Pireo ai porti di Kissamos (Creta), Githio e le isole di Kythira e Antikythira. In questo momento (anno 2020) il servizio fra Githio e Kythira (e viceversa) è settimanale (il mercoledì) e dura circa 2 ore.

Questa nave può essere comoda in caso di partenza dall’Italia senza auto al seguito (in nave o in aereo), ma anche con l'auto, perchè no, raggiungendo il porto del Pireo. Il martedì e il venerdì sono previste partenze per Kythira, con tempo di navigazione di circa 6 ore e 30 minuti. Analogamente dal porto di Kissamos (Nord ovest di Creta) si parte mercoledì e domenica verso Kythira con tempo di navigazione inferiore alle 4 ore.

Sull’isola, sempre nei pressi di Diakofti, un vero e propro "hub" per Kythira, vi èDiakofti wreck anche l'Aeroporto (KIT), intitolato a Alexandros Aristotelous Onassis. I collegamenti giornalieri sono soprattutto verso Atene, ma durante l'estate atterrano anche voli da paesi del nord Europa. Attenzione, perché per il transfer dall'aerostazione non esiste un servizio pubblico collettivo, dunque occorre rivolgersi a taxi oppure ai servizi navetta delle strutture ricettive. Dopo la privatizzazione della compagnia di bandiera Olympic Airways, poi Olympic Airlines, avvenuta nel 2009, i collegamenti con Atene furono garantiti dalla nuova compagnia Olympic Air. Un altro vettore, Sky Express, ha garantito i collegamenti con altre isole greche. Quella che è diventata la maggiore compagna aerea greca, la Aegean Airlines, ha infine acquisito i collegamenti fra Atene e Kythira, ad oggi, anno 2020.

https://tritonferries.gr/ (sito della Triton Ferries)

https://www.seajets.gr/ (sito della Seajets)

https://www.olympicair.com/ (sito Olympic Air)

https://it.aegeanair.com/  (sito Aegean Airlines, in italiano)

https://www.skyexpress.gr/ (sito Sky Express)

 

Villaggi e cose da vedere

ChoraPrima di parlare delle spiagge di Kyhira, parliamo dei suoi villaggi, non di tutti naturalmente, perché sono diverse decine, sparsi nell'intera isola, dei quali pochi direttamente sul mare (Kapsali, Agia Pelagia, Avlemonas, Diakofti, Platia Ammos se non ricordo male) e tanti altri invece nei suoi altipiani, nelle sue colline, nelle sue valli o alla fine delle sue gole.

La capitale - se così possiamo dire - dell'isola è la città omonima, conosciuta però come Chora, situata nel sud a strapiombo sul mare, di fianco alla doppia baia di Kapsali, appena più a est. Chora è inevitabilmente il villaggio più pittoresco di Kythira, con il suo castello veneziano del 1500, le sue vedute, le sue stradine strette lastricate, con le sue case bianche, i suoi giardini curati, in una architettura più cicladica che ionica. Possiamo trovare un certo numero di taverne, di bar e pub, di fast food, oltre numerosi negozi, nei quali acquistare Choraprodotti tipici, come il miele di timo di cui parleremo brevemente, oltre a qualsiasi tipo di merce e manufatto. A Chora va dedicata almeno una serata, se non due, del suo viaggio. Non mancano le accomodation, oltre che i principali uffici turistici, ma noi abbiamo sempre soggiornato altrove per un fattore di comodità. Arrivando nel paese ci sono parcheggi abbastanza comodi per lasciare l'auto e proseguire a piedi. Nel castello l'archivio generale e all'entrata del paese il museo archeologico.

Scendendo in direzione est arriviamo dunque nel grazioso villaggio sul mare di Kapsali. Più di un porto di pescatori, con la sua doppia baia, unaKapsali dedicata alla tranquilla spiaggia del paese, ben servita con una miriade di locali anche belli sul lungo mare, l'altra più dedicata alle imbarcazioni, anche da diporto, perché Kapsali è senza ombra di dubbio il borgo più elegante dell'isola. Bar, pub, anche una discoteca, arte, negozi, taverne, diverse accomodation, tra le quali un campeggio e un bel resort. Sul promontorio che divide le due baie, un faro e la piccola cappella di San Giorgio. Alle spalle, incastonato in una pendice rocciosa a circa 60 metri s.l.m., lo spettacolare monastero di Agios Ioannis sulla roccia.

Potamos, Panagia IlaryotissaA far da contralto alla "capitale" e alla sua elegante compagna Kapsali, nel centro nord di Kythira sorge il villaggio più importante dal punto di vista politico, demografico e commerciale, Potamos. Ben collegata al mare a soli 7 chilometri da Agia Pelagia, a soli 10 chilometri (15 minuti) dall'aeroporto e 20 chilometri (25 minuti) dal porto. Potamos è il punto nevralgico della zona centro nord di Kythira, sede dei più importanti uffici commerciali, turistici, banche, ma non è certo un villaggio costruito per i turisti. E' un borgo nato in una collina, attraversato da una strada principale, attorno alla quale si è man mano sviluppato il paese, capace di attrarre il maggior numero di residenti rispetto a tutti gli altri centri abitati isolani, che fanno di Potamos un centro vivo anche d'inverno. Non mancano angoli pittoreschi, una piazza molto carina con bar e taverne, una chiesa di assoluto pregio come Panagia Ilaryotissa.

Katouni bridgeDiversi sono i centri degni di nota nella parte centro meridionale di Kythira, in una sorta di reticolato stradale che li collega. Tra questi Karvounades, Livadi e Kalamos, nomi che ritroveremo quando parleremo di spiagge, in quanto sono veri e propri snodi di viabilità per raggiungere il mare e in particolare la bella costa orientale.

In particolare, Livadì e Kato Livadì sono due villaggi un po' più movimentati, in particolare durante la stagione turistica, per i numerosi studios e appartamenti costruiti in zona, fermo restando che Kythira non ha mai fatto la scelta di dedicarsi completamente al turismo, per amore o per forza, rimanendo un'isola ancora non troppo intaccata dallo stesso, con pochi resort e alberghi di una certa dimensione. Quasi sempre ci troviamo di fronte a studios con fino a una decina di camere, alberghi, residences e resort che in pochi casi superano le 20. Oltre al turismo vero e proprio, che è a carattere occasionale, abbiamo una bella serie di seconde case, a partire da quelle dei Kytheriani emigrati altrove. Qua ci sono anche molti negozi e market, a servizio appunto dei visitatori che risiedono in zona, ma non solo. Sono interno Kythirauna base d'appoggio ideale, ma anche su questo ci torneremo in seguito e sono famose anche per un ponte in pietra, il Katouni bridge, pregevole dal punto di vista architettonico, costruito durante il periodo di influenza britannica e finito nel 1826. misurando oltre 110 metri, largo 6 e alto 15, è il più lungo ponte in pietra di tutta la Grecia.

Piuttosto isolata, ma non troppo distante dall'aeroporto, nella zona centrale di Kythira, ecco la suggestiva Mitata, uno dei villaggi da me preferito, costruito in una posizione panoramica. Ancora intatto,Mylopotamos tranquillo, nei suoi dintorni viene prodotto il miele di timo di Kythira, che ha la caratteristiche e proprietà di notevole valore. E' piacevole passare nelle sue strade silenziose, osservare la vita del paese, il kafenion, un paio di chiese. Non manca la sua taverna, con una bella vista panoramica e anche qualche camera in affitto.

MylopotamosAlla stessa altezza ma nella parte occidentale, ecco invece una delle perle di Kythira: Mylopotamos. Un paesino magico, con una fantastica taverna - kafenion al suo centro, coperta da un platano enorme che renderà freschi anche i vostri pranzi estivi. Una zona con fitta vegetazione e ricca di acqua, che ha persino una cascata nelle vicinanze, che forma una sorta di laghetto, con un notevole scenario naturalistico attorno, che d'estate è in parte compromesso dalla siccità. Ci sono pure dei mulini ad acqua e a poca distanza una grotta, quella di Santa Sofia, che si può raggiungere passando per il piccolo borgo di Kato Chori, che ha i resti di una fortezza veneziana e nelle vicinanze un bel monastero, dove si possono osservare magnifici tramonti. C'è anche uno sbocco sul mare, scendendo a Limnionas, non non la migliore spiaggia dell'isola, ma un posto assai gradevole per fare un bagno e magari bere qualcosa, tipo un frapè, aspettando il tramonto. Il torrente Fonisa che genera le cascate è quello che, procedendo in una gola, sbocca in mare presso la bella spiaggia di Kalami.

AvlemomasAvlemonas è un piccolo villaggio di pescatori che con il tempo si è trasformato, almeno nel periodo estivo, in un piccolo resort turistico. Gli scogli dividono il mare da Avlemonas, che negli ultimi decenni ha aumentato notevolmente la sua offerta turistica, in virtù anche della vicinanza con porto (8 chilometri) e aeroporto (11 chilometri), garantita dalla costruzione di una nuova strada di collegamento con Diakofti.Avlemonas litorale Nel villaggio numerose taverne, con una variegata e ricercata offerta culinaria, bar, pub e vari intrattenimenti per rendere gradevole la permanenza dei turisti, singoli, in coppia o famiglie. Avlemonas guarda verso sud ed è ad una estremità di una sorta di golfo ad angolo che caratterizza la parte orientale di Kythira. Nelle vicinanze la grande spiaggia di Paleopoli e quella incantevole di Kaladi, che inizia il litorale in direzione sud, che comprende anche le spiagge di Kombonada e Firi Ammos, di cui parleremo. Una piccola baia protegge il centro di Avlemonas, al culmine della quale troviamo da una parte le rovine di un antico castello, dall'altra il faro.

MyrtidiotissaDi notevole pregio anche la zona sud occidentale di Kythira, una buona parte della quale è stata purtroppo compromessa in tempi recenti - come abbiamo già raccontato - da un gigantesco incendio. La zona più colpita è stata quella attorno a Kalokerinés, villaggio in un altopiano che dista pochi chilometri ad ovest rispetto a Karvounades.

L'incendio ha poi passato la collina in direzione della costa occidentale, lambendo l'importante monastero di Moni Mirtidion (Mirtidia), il monastero ove è collocata la famosa Panagia Mirthidiotissa, luogo di culto importantissimo per l’isola e per tutta la Grecia. Nel nostro ultimo viaggio abbiamo passato un paio d'ore nello splendido monastero, ricavando anche una buona documentazione fotografica, in grado diMyrtidiotissa spiegare molto più efficacemente rispetto alle parole. Oltre il monastero, la strada prosegue verso al mare, alla spiaggia di Limnaria, non certo una delle più accoglienti dell'isola. La strada, tuttavia, è panoramica e vale la pena di percorrerla, passando anche da una piccola galleria naturale nella roccia. Da Mirtidia, come da altre zone panoramiche poste nella parte occidentale dell’isola, è possibile osservare tramonti da favola. Quello che ho citato è l’unico monastero che abbiamo visitato, ma, per gli appassionati, Kythira è ricchissima di monasteri isolati in ogni parte dell’isola.  

Una grande particolarità di Kythira, che la rende così intrigante da esplorare, come avete sicuramente capito, è che in mezzo a queste valli, altipiani, colline, vi sono decine e decine di borghi, più o meno abitati, che a mio avviso vale la pena attraversare, anche rimanendo sull’auto, piano piano, senza portare disturbo agli abitanti. Pensate che vi sono 30 comuni nell’isola, o quanto meno vi erano, sino alla riforma di Callicrate.

Dal punto di vista naturalistico l’isola è a volte sorprendente, con le sue sorgenti, le sue cascate, le sue gole, le sue grotte, etc.. Vale davvero la pena girarsela tutta, assaporarsela piano piano in ogni suo angolo, percorrendo ogni strada, attraversando ogni villaggio.

MyrtidiotissaInfine, un tuffo nel passato, parlando dell'antico insediamento di Skandia. Per la sua posizione strategica, Kythira è stata terreno di conquista nella sua lunga storia. I minoici abitarono Kythira intorno al V millennio a.C. e vissero nel porto dell'antica Skandia, oggi conosciuta come Paleopoli. Per i minoici, Skandia fu un "hub" per i loro viaggi in occidente. Costruirono l'insediamento di Skandia come luogo di riposo a metà dei loro lunghi viaggi. Si sviluppò così un'importante civiltà a Scandia, dove si adorava la dea Afrodite, l'Afrodite Kyterriana, come veniva chiamata perché, secondo la loro tradizione, era nata nel Mar Egeo, vicino alle rive dell'isola. Tracce di un tempio di epoca minoica sono state trovate vicino a Skandia. I micenei succedettero ai minoici nel governo di Scandia e i fenici seguirono; nel XV secolo a.C. Sparta e Atene ebbero una disputa su Kythira. Infine, finì nelle mani degli spartani. Kythira fu in seguito conquistata dai macedoni, dai romani, dai veneziani e dai turchi. Un terremoto di oltre 8 gradi della scala Richter, che si ritiene si sia verificato nel 365 d.C. nello stretto di Kythira, provocò forti ondate che colpirono le coste dell'isola e l'antico porto di Skandia andò distrutto.

Myrtidiotissa Myrtidiotissa Myrtidiotissa
Myrtidiotissa Myrtidiotissa Myrtidiotissa
Myrtidiotissa (Immagini da Moni Myrtidion / Panagia Myrtidiotissa)

 

Le spiagge principali

ChalkosNoi di solito, una volta trovata la camera corriamo alla spiaggetta di Chalkos, nel sud dell’Isola, per fare il primo bagno, anche dopo il tramonto. Anche il nostro ritorno, dopo molti anni e con due figli a carico, abbiamo scelto Chalkos come prima meta balneare. E’ una spiaggia situata in una piccola baia che dà a sudest, isolata con ciotoli abbastanza grossi, e abbastanza puliti, salvo eventuali residui di catrame lasciati dalle barche. Il mare è stupendo e trasparente. Ma tale descrizione è comune a molte spiagge dell’isola, spesso molto difficili da raggiungere, ma una volta arrivati ti danno l’impressione di essere in un posto ideale, magico, si può capire perché proprio qua è nata Afrodite. Come tutte le spiagge più importanti di Kythira, Chalkosanche Chalkos ha un servizio bar, lettini e ombrellone in spiaggia, naturalmente con tutta la discrezione e non invasività coerente con l'impostazione dell'isola. Chalkos si trova allo sbocco di una valle, percorsa da una strada panoramica che scende da Kalamos. Siamo vicini alla punta sudest dell'isola, non molto distanti da Kapsali.

Kythira è pazzesca, perché giri e giri, saliscendi su saliscendi, altopiano su altopiano, gola dopo gola, borgo dopo borgo, e non vedi mai il mare, fino all’ultima collina, passata la quale vieni accecato dall’immensità del blu che circonda Kythira, e laggiù, proprio in fondo, c’è la spiaggia. Così, dunque, puoi raggiungere tutte le spiagge attorno a Kalamos, come la citata Chalkos, la baietta di Vroulea, adatta per lo più come base per sub, la stupenda e lunga spiaggia di Firi Ammos, con i suoi ciotoli rossi e la spiaggia di Kombonada, che si raggiunge da Goudianika con una strada asfaltata, delle quali parleremo dopo.

MelidoniFra le più belle spiagge, sempre a sud, ma dall’altra parte dell’isola, leggermente verso ovest, si trova Melidoni, raggiungibile partendo da Livadi, verso ovest, passando per Drymonas, percorrendo un’interminabile strada sterrata ed in cemento, ricca di asperità e saliscendi, ma meritevole di essere percorsa, anche più volte al giorno, vista la meraviglia finale di una spiaggia sabbiosa, con acque calde e calme ed una trasparenza cristallina che esalta i fondali. Melidoni si trova nei pressi della punta sud occidentale di Kythira ed è una piccola baia, ricavata all'interno di un'ampia insenatura, una sorta di baia a punta che si inserisce nella costa meridionale dell'isola. E' anche una spiaggia adatta alle famiglie, per la sabbia, per le acque quasi sempre calme e il fondale digradante, rocce dalle quali ci si può tuffare, non di grandi dimensioni, anch'essa un minimo attrezzata, ma occorre arrivare presto, in alta stagione, per assicurarsi ombrellone e lettino, se non si ama il "fai da te".

Firi AmmosPassiamo alla descrizione delle principali spiagge del versante orientale, partendo dal basso.

Firi Ammos è una delle spiaggie più ampie di Kythira con la sua lunga e a tratti larga distesa di ciottoli, che vicino al mare assumono un colore rossiccio che la contraddistingue dalle altre spiagge con caratteristiche analoghe. Certamente, quando non è battuta dai venti, Firi Ammos è uno dei migliori "spot" dell'isola, in una ambientazione fantastica, a partire da quando ci si avvicina dall'alto, fino alle pittoresche rocce che la circondano, uno scenario naturale per pose e selfie a volontà. Date le dimensioni del litorale, il servizio in spiaggia occupa uno spazio maggiore che altrove e la prima fila di ombrelloni è a qualche metro dalla battigia, in questo modo ci si può preservareFiri Ammos da ondate improvvise. Le acque, manco a dirlo, sono cristalline, salvo i soliti scherzi delle correnti che possono portare talvolta qualche alga di troppo.

Partendo da Kalamos, si procede verso nord per circa 1500 metri, fino ad incontrare sulla destra il bivio per Firi Ammos. Altri 2,5 chilometri per scendere in questa spiaggia incantevole, con una strada panoramica, per un tratto sterrata, in particolare l'ultima parte, in pendenza e a tornanti. L'auto va lasciata nei parcheggi laterali qualche decina di metri prima di arrivare alla spiaggia. Anche in questo caso, chi prima arriva meglio alloggia, per quanto rigurda il parcheggio, ma godono anche i ritardatari del bagno pomeridiano, che possono occupare il posto dei primi mattinieri che hanno levato le tende. Per chi arriva invece da nord, conviene abbandonare la strada principale (verso Chora) a Livadì e girare a sinistra all'incrocio. Ci sono le indicazioni, il percorso è di circa 8 chilometri.

KombonadaSalendo appena un po' ecco un altro litorale che ospita un'altra delle spiagge più belle di Kythira: paralia Kombonada, che ha il vantaggio di essere una delle spiagge più comode da raggiungere, in virtù di una strada completamente asfaltata di 6 chilometri che scende per una pittoresca valle, partendo dal villaggio di Goudianika, non distante da Karvounades, che troviamo sulla strada principale che "spacca in due" Kythira, da nord a sud. Kombonada è una spiaggia in ciottoli, meno ampia rispetto a Firi Ammos. Il bar, che organizza anche eventi in notturna, ha disposizione un paio di file di ombrelloni e lettini, occupando circa una metà del fronte a mare. Il parcheggio per le auto è comodo e vicino alla parte attrezzata della spiaggia. Acque come sempre cristalline. Un bello sperone roccioso delimita la spiaggia a nord. Kombonada beach è un'ottima alternativa a Firi Ammos.

Firi Ammos 
Firi Ammos
Firi Ammos 
Firi Ammos
Kombonada 
Kombonada
Firi Ammos 
Firi Ammos
Kombonada 
Kombonada

Kaladi beachAncora più nord, prepariamoci ad uno scenario "da urlo" quando arriviamo in prossimità della spiaggia di Kaladi, nell’est dell’isola, non distante da Paleopoli e Avlemonas, delle quali in sostanza Kaladi chiude il litorale. Sicuramente uno dei punti più suggestivi di Kythira, uno di quelli più fotografati. La spiaggia in ciottoli è molto bella, ma come accade in questi casi rende un po' meno rispetto al quadro dipinto o immortalato dall'alto, guardando verso sud, con la parte principale della spiaggia che termina in una sorta di gola, fra la scogliera retrostante e una particolare roccia sul mare, che tocca la riva, caduta non si sa da dove e non si sa quando. Davvero meraviglioso.

KaladiCome tante delle spiagge più belle in giro per il mondo, raggiungere Kaladi costa un po' di sacrificio. L'auto va lasciata sopra (c'è un dislivello di circa 50 metri di altitudine), scendendo per un irto sentiero e delle scale. Il percorso può essere di 5 minuti di buona lena, oppure 10 calmi, soprattutto per la dura risalita, che ne può chiedere anche 15 se ci si ferma a rifiatare. Una "kantina" e un ampio parcheggio sono stati realizzati a circa 300 metri dalla spiaggia, con l'auto si può arrivare anche oltre, ma solo per delle foto, perché difficilmente si troverà parcheggio. In più, parcheggiando nei pressi di questo barettino, comodo anche al Kaladivicino resort Kaladi Rock, scelto come base d'appoggio nella nostra ultima permanenza a Kythira, si può scendere in spiaggia già con il frapé, visto che la sotto non ci sono altri bar e kantine di sorta.

Un consiglio: portatevi dietro il meno possibile per non gravarvi di troppo peso durante la risalita. L'ombrellone serve soprattutto la mattina, perché, essendo la spiaggia esposta a est, l'ombra dalle rocce retrostanti diventa significativa a partire dal pomeriggio. Si scende nella sua parte principale e più ampia, ma si possono comodamente raggiungere anche altre calette a fianco.

Paralia Kaladi è facilmente raggiungibile da Avlemonas (7 chilometri in direzione ovest, verso Karvounades, poi appena dopo il quarto chilometro si volta a sinistra verso Kaladi) e da Karvounades (10 chilometri pieni di curve in direzione est, con bivio a destra verso Kaladi per gli ultimi 3 chilometri)

Più comoda è sicuramente la lunga spiaggia di Paleopoli, che occupa una parte del litorale di Avlemonas, una costa esposta a sud, perpendicolare all'andamento nord-sud della costa orientale di Kythira, componendo una sorta di golfo ad angolo, del quale PaleopoliPaleopoli e la retrostante antica Skandia, già capitale dell'isola, sono il centro. C'è sicuramente meno poesia nella distesa di ciottoli misti a sabbia di Paleopoli, ma non va a scalfire la piacevolezza di trascorrere una giornata in una spiaggia servita, facile da raggiungere (a pochi chilometri ad est di Avlemonas, a circa 10 chilometri da Karvounades o da Fratsia, a soli 8,5 chilometri dal porto di Diakofti, con la nuova strada, infine a 10 chilometri in direzione sud dall'aeroporto). Spiaggia attrezzata, adatta anche alle famiglie, nei pressi anche un'ottima taverna che prende il nome dall'antica capitale e più a ovest, una spiaggia più selvaggia, senza servizi, in cui si dice abbia avuto i natali la Dea Afrodite.

DiakoftiNelle immediate vicinanze di Avlemonas non ci sono spiagge praticabili, oltre a quelle descritte, dunque si passa alla spiaggia di Diakofti, adiacente al porto e al piccolo villaggio, che offre anche alcune accomodation, bar, ristoranti e negozi. Uno dei non tanti villaggi dell'isola costruiti sul mare. E' definita la "Laguna Blu" di Kythira, perché qua il mare ha forti tonalità di azzurro, grazie anche ai fondali sabbiosi, una sabbia chiara che rende particolare e quasi "fuori luogo" questa atmosfera caraibica non tipica di Kythira. E' sicuramente una spiaggia molto adatta ai bambini e alle famiglie in generale. Diakofti relittoDiakofti, con la vicinissima isoletta di Fidonisi, collegata da un ponte, forma una baia che dà a nord. Il porto, da qualche anno il principale dell'isola, si trova nella parte di Fidonisi. Nei pressi, incagliato contro la minuscola isoletta di Prasonisi (poche centinaia di metri a sud di Diakofti) emerge il relitto ben visibile di una nave cargo, la "Nordland" battente bandiera olandese e naufragata il 29 agosto 2000. Il relitto giace intatto con la sua poppa appoggiata in circa 30 metri d'acqua e la sua prua vistosamente sporgente dal mare. La maggior parte dell'equipaggiamento del ponte è rimasto intatto, tra cui le sue tre grandi gru da carico. La nave è diventato una sorta di "capolavoro dell'arte moderna" di Kythira, una popolare meta di snorkeling e immersioni.

Costa di KythiraFino all'inizio di questo millennio, Agia Pelagia era il principale punto di approdo dell'isola, ma con l'avvento del più moderno porto di Diakofti questo villaggio, situato a 7 chilometri a nordest da Potamos, è diventato semplicemente il centro balneare più importante. Sul mare, ricco di accomodation di vario tipo, rooms, appartamenti, studios, alberghi, mini resort, un centro abitato piacevole sia di giorno che di sera, con negozi, bar, taverne, un bel lungomare e alcune spiagge, una bella e confortevole cittadina in sabbia e altre che si prolungano in direzione sud.

Costa di KythiraFra queste ultime vi è Kaki Lagada, una bella spiaggia a ciottoli misto sabbia, servita da un beach bar, con possibilità di ombrelloni e lettini. Poco più avanti, dove termina la strada di 3 chilometri da Agia Pelagia, in parte asfaltata e in parte in buono sterrato, e dove giunge al mare un corso d’acqua che percorre una gola molto suggestiva fra due montagne sulle quali sono situati vari monasteri, ecco Limni Kaki Lagada, molto isolata, silenziosa e tranquilla, una spiaggetta in piccoli ciottoli posta fra un piccolo lago e il mare. Verso sud, rocce e scogliera per molti chilometri, fino a Diakofti. 

Prima di arrivare a Kaki Lagada, partendo da Agia Pelagia, troviamo altre due spiagge. La prima che si incontra è Firi Ammos (omonima di quella che abbiamo precedentemente descritta), piccola spiaggia che si distingue per una sabbia rossiccia mista a ciottoli bianchi. Molto vicina al paese, non ci sono servizi in spiaggia. Nei pressi un paio di strutture ricettive. Si prosegue con la minuscola paralia Lorentzo,, prima di arrivare a Kaki Lagada.

Costa di KythiraNella parte occidentale dell’isola sono poche le spiagge raggiungibili con l’auto, e di qualità inferiore rispetto a quelle orientali, sia come acqua che come costa, anche se vale la pena raggiungere la Likodimos bay, percorrendo una strada mozzafiato e comunque asfaltata che si prende nei pressi di Potamos, e Limnionas, partendo da Milopotamos, soprattutto per il panorama suggestivo e come parte della dovuta visita al villaggio e la natura che lo circonda, del quale parliamo in seguito.

Nella parte settentrionale dell'isola, nel versante orientale, non distante da Karavas e poco prima di Platia Ammos, ecco paralia Fourni, una spiaggia in ciottoli, attrezzata con bar, ombrelloni e lettini. E' una zona dell'isola che noi abbiamo sempre un po' trascurato, ma in realtà questa spiaggia, in una piccola baia, è da inserire a pieno diritto fra le migliori di Kythira.

Kythira sunrisePiù su Platia Ammos, un piccolo villaggio di pescatori sul mare, con qualche accomodation, alcune taverne di pesce, tra cui la Varkoula, che abbiamo frequentato un paio di volte, posta in una posizione suggestiva e un po' sopra elevata. La spiaggia obiettivamente non è particolarmente degna di nota. Oltre, nei pressi del punto più a nord dell'isola, dove c'è il faro, la spiaggia di Vlychada, oltre la vicina Agios Nikolaos (dal nome della chiesetta) molto isolata, consigliato il fuoristrada per percorrere la strada tortuosa e mal indicata.

Sul versante nordovest va citata paralia Routsounas, deserta, isolata, raggiungibile con uno sterrato non troppo agevole. Alla fine c'è a disposizione un parcheggio. La spiaggia in piccoli ciottoli misti a sabbia è esposta a ovest, dunque gode di un ottimo tramonto. Si raggiunge da Gerakari con una strada verso nord di circa 6 chilometri.

Myrtidiotissa e costa ovest KythiraAbbiamo citato tutte le spiagge principali, o forse anche di più, ma naturalmente ce ne sono diverse altre, anche molto belle, che necessitano l'arrivo dal mare, oppure in modo molto faticoso dall'interno, con sentieri o fondi stradali percorribili solo da fuoristrada, come quella di Kalami sul versante ovest, praticamente la foce di un piccolo torrente che forma una insenatura. Il versante occidentale è anche ricco di grotte marine, così come la parte sud e un po' tutta la costa.

Se siete interessati alle esplorazioni via mare di queste grotte, delle spiagge nascoste, approfittate della barca con il fondo in vetro del capitano Spiros Kassimatis (tel. 6974-022079), che è in grado anche di organizzarvi - se non ci siete già stati o semplicemente avete voglia di tornarvi - una escursione fino alla spiaggia di Simos beach di Elaonisos.

Dove Alloggiare

Kaladi rockDiversamente dall'idea che avevo in passato, non sono due ma tre i "poli" strategici dell'isola nei quali prevedere di porre la vostra base d'appoggio. A meno di una lunga permanenza a Kythira, oppure nel caso non vi troviate a vostro completo agio nell'accomodation prescelta, non vale la pena comunque cambiare più di una accomodation, a meno che non sia una scelta vostra e soprattutto programmata. Perché una premessa va fatta: Kythira non è un'isola particolarmente vocata per il turismo, per scelta, per necessità, per il motivo che volete voi. Fino ad un paio di decenni fa, il numero delle accomodation era piuttosto ridotto e non prenotare in agosto, per esempio, poteva significare dover dormire "all'addiaccio". Poi si è ancora costruito, aumentando anche la varietà di Kaladi rocksoluzioni. Per esempio si faceva fatica a trovare studios o residences con una piscina in dotazione, ora non è più impossibile, anche se rimane difficile. Kythira poi è un'isola da non godere in piscina, ma questo è un altro discorso. Dunque, nei mesi più "gettonati" è altamente consigliato prenotare la vostra accomodation, possibilmente durante i mesi invernali, per avere una buona scelta.

Detto questo, se pensate che i punti di maggior interesse per voi siano collocati prevalentemente nella parte centro meridionale dell'isola, con una buona raggiungibilità delle spiagge vicino a Kalamos, e quelle di Komponada e Melidoni, nonché i paesi di Kythira (Chora) e Kapsali, ebbene cercate da dormire senz’altro nei pressi di Kato Livadi, zona tranquilla, strategica, e che offre diverse sistemazioni in camere e appartamenti, con i soliti range basati sul rapporto prezzo-qualità.

Kaladi rockSe invece propendete per la parte settentrionale di Kythira, sono ancora convinto che la soluzione migliore è quella di cercare da dormire ad Agia Pelagia, che offre sistemazioni moderne, molto confortevoli, ed è una delle poche località situate sul mare. I prezzi probabilmente sono un po' più alti rispetto a zone centrali dell'isola, ma si può godere di una impareggiabile vista mare e in qualche caso isolato anche di una piscina. Ne vale la pena. Non mancano le spiagge, abbiamo visto, in particolare quella del paese, quella di  Kaki Lagada e quella più in alto di Fourni. La riscoperta di Potamos come un villaggio interessante e frequentabile, rende ancor più sensata questa scelta, oltre ad una scoperta maggiore della parte settentrionale di Kythira, sicuramente la più trascurata dai visitatori ma  non meno interessante.

Kaladi rockInfine, avevo finora sottovalutato la zona di Avlemonas, con i suoi dintorni (Paleopoli, Kaladi), la vicinanza con Diakofti, anche questo un'ottima base d'appoggio soprattutto per le famiglie, vicino vicino al porto, con una bella spiaggia e anche l'aeroporto non distante, poi le escursioni vedremo se si riesce... Negli ultimi decenni sono aumentate parecchio le soluzioni in questa zona, che è anche comoda per le spiagge della costa sudest, quanto menio Komponada, non troppo distante comunque sia dalla parte meridionale dell'isola, che da quella settentrionale, visto che Potamos è in realtà a venti minuti di auto. Nel 2017 abbiamo scelto il Kaladi Rock Resort, una vera e propra "terrazza" sul golfo e sul litorale di Avlemonas, con delle albe magnifiche (per chi dovesse avere dei problemi di sonno o semplicemente un bisognino notturno all'ora giusta). E' anche a pochi passi dalla "kantina" e dal parcheggio per la bellissima e già citata spiaggia di Kaladi, dunque una posizione Kapsalidavvero meravigliosa. Essendo di nuova costruzione, i piccoli edifici che ospitano i mini appartamenti, spaziosi e su due livelli, sono in ottime condizioni, arredati modernamente e con gusto. C'è anche una piscina ed è possibile ordinare qualcosa al pool bar, se si è fortunati arriva pure, dunque al ritorno dalla escursione giornaliera ci si può rilassare nel migliore dei modi, oppure se si è pigri trascorrere l'intera giornata, magari con una capatina giù in spiaggia. Un po' isolato, dunque silenziosissimo, occorre certamente l'auto a seguito per spostarsi.

Infine, come accennato, a Kapsali vi è anche un campeggio, oltre ad un resort di dimensioni più grandi della media e di ottima qualità, Hotel Porto Delfino. Per chi intendesse stazionare nella parte meridionale di Kythira, con qualche rara capatina nel nord, allora Kapsali diventa una soluzione deliziosa e molto confortevole.

Dove mangiare

Uno dei prodotti tipici e prelibati di Kythira è il suo miele, il miele di timo, che purtroppo viene venduto secondo noi ad un prezzo troppo alto, probabilmente a causa di un monopolio, infatti ci sembra che tutti i produttori di miele si rivolgano alla stessa cooperativa per il trattamento ed il confezionamento del prodotto. Anche per sostenere l’economia locale vale comunque la pena acquistarne un po’. Poi sinceramente negli anni ho un po' cambiato idea sul miele: non bisogna guardare il prezzo, è un prodotto il cui godimento è sempre superiore al prezzo che l'abbiamo pagato.

Per quanto riguarda le taverne, non è che queste abbondino in tutta l'isola. Vent'anni fa affermavo che ce n'erano una ventina in tutta l'isola, probabilmente esageravo per difetto e comunque negli ultimi anni si sono moltiplicate, basta fare un giro per Avlemonas. Si continua a mangiare bene un po' dappertutto, noi abbiamo sempre cercato di privilegiare le taverne collocate nei paesini interni, evitando magari quelle nei lungomari dei villaggi più vocati al turismo, tipo Kapsali e Agia Pelagia. Magari abbiamo sbagliato, chissà.

Scelgo comunque di mantenere ed aggiornare le segnalazioni che avevo già evidenziato nella versione precedente: Taverna Filio’s a Kissamos, dove si possono mangiare piatti a base di carne anche diversi dai soliti e buoni souvlaki, bifteki e brizola; Purtroppo all'ultimo giro non siamo riusciti a tornarci. Taverna Sotiris ad Avlemonas, con ottimi piatti a base di pesce; ad Avlemonas l'offerta in merito alla ristorazione si è arricchita, con anche menù più innovativi rispetto alla normale "scaletta" della classica taverna greca. Nei pressi di Paleopoli, la taverna Skandia continua la sua attività, rinnovata rispetto al passato, non più un posto per "altenativi" ma una vera e propria trattoria nel senso classico del termine; il contesto è molto suggestivo perché la taverna occupa un casale e si mangia nel cortile, fra gli alberi. La Varkoula a Platia Ammos, assolutamente imperdibile, per il panorama sul mare e per i piatti molto particolari ed introvabili altrove, come il pane fritto e le ottime cozze, solo per fare due esempi di portate che hanno caratterizzato un pranzo in questo locale situato nell’estremo nord dell’isola e dove la sera potrete anche trovare musica dal vivo. Infine, una serata può essere dedicata alla "plateia" di Potamos e alle sue taverne, mentre a Chora, se c'è posto - e l'ultima volta non c'era - si può anche mangiare sul tetto.

Taverna a Potamos 
Taverna a Potamos
Taverna Platanos 
Taverna Platanos, Mylopotamos
Taverna Skandia 
Taverna Skandia, Paleopoli
   
Taverna a Chora 
Taverna a Chora
Taverna a Potamos 
Taverna a Potamos
   

Come muoversi

Come per altre isole ioniche, le dimensioni di Kythira sono ragguardevoli se paragonate alle isole di altri arcipelaghi greci. La sua superficie territoriale è poco inferiore a quella di Zante (Zakintos). La distanza stradale fra un capo e l’altro dell’isola è di almeno 30 Km, se viaggiamo da nord (Platia Ammos) a sud (Chora). Spesso lunghe e impervie sono le strade per raggiungere le spiagge. In particolare diverse sono le strade ghiaiose e in terra battuta. Per godersi Kythira dunque occorre un’auto capace di sopportare tutto questo e di rimettersi in strada, una volta ritrovato l’asfalto, come niente fosse. Per chi ama la moto quest’isola richiede l’uso di mezzi di un certo spessore; soprattutto se si viaggia in coppia, il cinquantino (tanto comodo invece a Spetses) rischia di essere inadeguato al raggiungimento di certe spiagge. Chi ha il privilegio di potersi muovere via mare, può godersela a maggior ragione anche a Kythira, esplorando le coste non raggiungibili via terra. Se il natante lo consente ed è capace di sopportare qualche onda, sono d’obbligo escursioni alle bellissime spiagge di Elafonissos, come la famosa Simo’s Beach, o verso la punta del terzo dito del Peloponneso, altrimenti, come detto sopra, rivolgersi al capitano Spiros.

Criticità (ma non ce ne sono)

Le difficoltà a raggiungerla ed a trovare un posto da dormire nelle stagioni turistiche possono rappresentare note dolenti, ma nello stesso tempo consentono di conservare l’autenticità di Kythira. Comunque sarebbe opportuno ripristinare un collegamento più frequente con Githio, almeno d’estate. Un’isola dunque al di fuori del circuito turistico, mai affollata, anche nelle spiagge. Già ai primi di settembre si ha l’impressione di godersi questo paradiso fra pochi intimi. Certamente da evitare per chi è in cerca di vita, di discoteche, della movida in generale. In tutta la sua grecità, si ha però talvolta l’impressione di essere in un’isola al largo dell’Irlanda o della Scozia.

La prima volta che siamo approdati a Kythira, dopo poche decine di minuti volevamo scappare. Per fortuna siamo rimasti.

Queste note dolenti sono il motivo per il quale siamo tornati a Kythira altre tre volte, e non vediamo l’ora di farvi ritorno.

Galleria fotografica

MAPPA KITHIRA Kapsali
Kapsali
Kapsali
Kapsali
Kapsali
Kapsali
Chora
Chora
Chora
Chora
Chora
Chora
Chora
Chora
Chora
Chora
Myrtidiotissa
Moni Myrtidion
Chora
Chora
Melidoni
Melidoni
 
Chora
Chora
Diakofti
Diakofti
Myrtidiotissa
Moni Myrtidion
Chalkos
Chalkos
Firi Ammos
Firi Ammos
Firi Ammos
Firi Ammos
Firi Ammos
Firi Ammos
Firi Ammos
Firi Ammos
Firi Ammos
Firi Ammos
Firi Ammos
Firi Ammos
Firi Ammos
Firi Ammos
Firi Ammos
Firi Ammos
Kaladi
Kaladi
Kaladi
Kaladi
Kaladi
Kaladi
Kaladi
Kaladi
Kaladi
Kaladi
Kaladi
Kaladi
Kaladi
Kaladi
Melidoni
Melidoni
Paleopoli
Paleopoli
Paleopoli
Paleopoli
Melidoni
Melidoni
       

Links utili

https://kythira.gr/ (sito ufficiale in greco)

www.kythera-family.net (la "comunità" dei "Kitheriani"- associazione australiana)

www.kytherianassociation.com.au/ (Associazione "Kytheriana" d'Australia)

www.kythira.com (portale con notizie, storia, turismo)

www.kythira.net www.kythera.net (portale con notizie, storia, turismo)

www.ilovekythera.com/ (bel sito in greco con tante immagini e notizie su Kythira)

www.kythera.ch (sito in tedesco)

https://visitkythera.com/it/ (portale turistico di Kythira anche in italiano)

https://www.kythira.info/it/ (portale turistico di Kythira anche in italiano)

https://greciamia.it/pages/citera (Kythira su Greciamia.it)

https://www.greciaturismo.net/ionie/kythira.php (Kythira su Greciaturismo.net)

https://www.greeka.com/ionian/kythira/  (Kythira su Greeka.com)

www.porphyris.com (associazione giovanile di Kythira)

www.kythera.gr (Utile portale turistico scritto in greco, inglese ed italiano)

www.antikythira.gr (Sito ufficiale di AntiKythira, scritto in greco e in inglese)

www.ferries.gr (database compagnie navali elleniche, con tratte e orari)

www.greekislands.gr (data base per collegamenti ferries, accomodations, car rentals, etc.)

 

Pagina finita di aggiornare 05/2020