Il Re degli Achei

 

ZANTE: ISOLA DI POETI E POESIA

 

“Né più mai toccherò le sacre sponde

ove il mio corpo fanciulletto giacque,

Zacinto mia, che te specchi nell'onde

del greco mar da cui vergine nacque

 

Venere, e fea quelle isole feconde

col suo primo sorriso, onde non tacque

le tue limpide nubi e le tue fronde

l'inclito verso di colui che l'acque

 

cantò fatali, ed il diverso esiglio

per cui bello di fama e di sventura

baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.

 

Tu non altro che il canto avrai del figlio,

o materna mia terra; a noi prescrisse

il fato illacrimata sepoltura.”

Intro

Storia, geografia e info generali

Collegamenti

Il capoluogo: Zakynthos

La zona meridionale

La zona centrale e settentrionale

Links

Golden Sun Hotel

  Navagio

Intro

Con questo sonetto il grande poeta Ugo Foscolo (Zante 7/2/1778 – Turnham Green 10/9/1827) dedica un componimento all'isola del mar Ionio che gli diede i natali. “A Zacinto”, conosciuto anche con “Mai più toccherò le sacre sponde”, come recita il primo verso, sonetto endecasillabo scritto a Milano fra il 1802 e il 1803, parla dell'autoproclamato esilio dello stesso Foscolo dalla sua amata e natia Zacinto (nome allora utilizzato per Zante), dopo la cessione da parte di Napoleone della Repubblica di Venezia (che comprendeva la stessa Zante) all'Austria. Egli si paragona a Ulisse, che tuttavia fu di lui più fortunato, perché alla fine riuscì a tornare all'amata Itaca, mentre il destino del poeta è la “illacrimata sepoltura” in terra straniera.

Dunque Zante o Zakynthos, come la chiamano i greci, vale queste parole di Foscolo? Certamente, per la bellezza spettacolare delle sue bianche e calcaree scogliere, per le incredibili tonalità di blu e turchese che assume il mar Ionio che la circonda, per essere la più “greca” delle isole Ionie malgrado d'estate sia in realtà piena di stranieri, conservando comunque le caratteristiche delle “sorelle”, verdi e montagnose, con panorami mozzafiato, per custodire nella sua parte meridionale un lungo litorale sabbioso e accogliente, con le calde correnti che toccano Zante e il Peloponneso Occidentale. facendone il luogo prediletto dalle tartarughe Careta-Careta per la deposizione delle uova, con una spiaggia in gran parte a loro dedicata, Gerakas, immersa in uno scenario fantastico nei pressi della punta sud orientale dell'isola.

Kerì, MizitresGrotte, faraglioni, isolette, spiagge bianche isolate e spesso raggiungibili solo dal mare circondano Zante a partire dalla zona sudovest fino a quella nordest e fanno parte della bellezza. Piccole fertili pianure nella parte centrale e meridionale dell'isola, si alternano alla montuosità di quella settentrionale. Zante ha una punta a nord che guarda decisa verso Cefalonia, nella sua forma sembra protesa, spingendosi su due piccole gambe, rappresentate dai due promontori, anzi penisole che delimitano la parte meridionale dell'isola, con l'asse piegato sulla linea nordovest – sudest. Non distante dal Peloponneso e in particolare dalla fertile regione dell'Ilia, da Killini a Katakolo, con un golfo che sembra poterla accogliere da un momento all'altro.

Forse proprio questa vicinanza al Peloponneso la fa apparire più “greca”, ma non è solo il popolo ellenico che ama Zakynthos, che gode di un turismo cosmopolita, apprezzatissima sia dagli italiani che dagli inglesi, oltre che dai tedeschi e da appassionati di tutto il mondo, che possono raggiungerla facilmente grazie alla presenza dell'aeroporto nella sua capitale, mentre via nave è raggiungibile prevalentemente dal porto di Killini, anche se non mancano collegamenti con Cefalonia e più sporadici con l'Italia.Blue caves

Zante è un'isola a due facce, per metà turistica, senza tuttavia smarrire le sue peculiarità e quasi mai neppure il fascino originale dei luoghi più visitati, per metà ancora autentica, a tratti silenziosa, impervia e appartata, ma sempre accogliente. E' un'isola di poesia che ha dato alla luce poeti importanti.

Zante ha una superficie di 405 kmq, terza delle Ionie, mentre la sua popolazione sfiora i 40 mila abitanti, seconda solo a Corfù. Ospita una delle spiagge più famose non solo della Grecia e del Mediterraneo, forse del mondo intero: la spiaggia del relitto (Navajo o Navagio), una delle più fotografate al mondo, della quale avremo modo di parlare e documentare nel finale di questa guida, con numerose foto da varie angolazioni.

 

Storia, caratteristiche morfologiche e geografiche; informazioni generali

ZanteZante è un'isola a curiosa forma di pinguino, con il becco che sembra puntare a nord, piegato su un asse corporeo inclinato da nord-ovest a sud-est, con le due gambe, le penisole di Vassilikos e di Kerì, che contengono il golfo di Laganas, altrimenti detto “delle tartarughe”. La sua omonima capitale è anche il porto principale dell'isola con collegamenti frequenti con Killini. Brulicante di giorno, si fa bella di notte soprattutto attorno alla sua piazza principale, la Solomos (*), ed il suo lungomare.
Non distante da questo centro nevralgico dell'isola troviamo anche l'aeroporto. Nelle fertili pianure centro meridionali vive gran parte della popolazione mentre al nord vi sono alcuni villaggi isolati.
Le spiagge di sabbia sono in parte concentrate nella parte meridionale dell'isola, compreso uno dei due promontori che delimitano il golfo di Laganas, quello di Vassilikos, molto frequentato dalle tartarughe Careta-Careta. I litorali sabbiosi si estendono inoltre a tratti anche sul versante orientale, a nord del capoluogo, dalla zona di Tsilivi a quella di Alykés. Il resto della costa è invece roccioso, con tratti di bianche falesie e scogliere calcaree erose dal mare, che forma grotte e insenature, ma anche pittoreschi scogli come faraglioni e piccoli isolotti fanno da contorno all'isola ionica. Stele poeta Kalvos

Due sono i principali gruppi di grotte marine: le “blue caves”, grotte azzurre, a nordest, nei pressi di capo Skinari, il punto più settentrionale dell'isola; le grotte di Kerì, vicine al capo Marathià, nella zona sudovest e anche punto più meridionale di Zante.

Non distante dalle sue coste, il punto settentrionale della fossa marina ellenica, che con l'abisso Calypso, situato a sudovest di Pylos, è il punto più profondo di tutto il bacino del Mediterraneo (5270 metri), frutto dello scorrimento della placca tettonica africana sotto la placca tettonica del mar Egeo.
Dunque, come per le altre isole ioniche, anche a Zante il rischio sismico è alto. Nel più volte citato terremoto del 1953, che ebbe l'epicentro vicino a Cefalonia, l'isola di Zante fu una delle zone più devastate assieme alla stessa Cefalonia. I primi soccorsi arrivarono dagli israeliani, che non dimenticarono il contributo ricevuto durante il secondo conflitto mondiale da parte dei vertici dell'isola per preservare la popolazione di origine ebraica dalla furia nazista. Pochi edifici rimasero in piedi e la ricostruzione fu lenta anche per l'applicazione di rigide norme antisismiche, che contribuirono a preservarla dai successivi terremoti.

ZakythosLa storia di Zante ripercorre in parte quella delle altre isole ioniche, fra mitologia e realtà storica. Abitata sin dal neolitico, Zante fu menzionata da Omero sia nell'Iliade che nell'Odissea, affermando che l'isola avesse preso il nome (Zakynthos) dal figlio di Dardano, proveniente dalla regione dell'Arcadia e in particolare da Psofis, nome assegnato anche all'acropoli di Zakynthos. Colonizzata dagli achei, fu coinvolta nelle guerre fra Atene e Sparta, tenendo prima la parte degli ateniesi, diventandone base per i successivi attacchi a Pylos e in Sicilia, poi passando con gli spartani dopo la guerra del Peloponneso, infine fu riconquistata dalle forze democratiche di Atene. Dopo di che, i vari periodi che videro prima i macedoni, poi i romani, i bizantini, i turchi, i veneziani che dominarono per un lungo periodo, fino alla fine del XXVIII secolo, vent'anni dopo la nascita di Foscolo. Poi la cessione alla Francia, la partecipazione alla breve Repubblica dell'Eptaneso sotto il protettorato russo - ottomano. Infine, dopo il congresso di Vienna, entrò a far parte di un protettorato britannico, prima di entrare nel 1864 nel nuovo regno di Grecia.
Lunga 40 chilometri, larga 20, Zante è un'isola in buona parte montuosa, ma il suo picco (Vrachionas) non supera i 758 metri slm.
Zakynthos ha un'alta vocazione turistica, più simile a Corfù che a Cefalonia, da questo punto di vista. Le attrazioni sono concentrate soprattutto nella parte meridionale e in particolar modo a Laganas, la capitale isolana del divertimento e della nightlife, una sorta di "mini Las Vegas" chiassosa, adorata dai giovani, in particolare britannici e del nord Europa e a fianco, divisa da una pineta, la più tranquilla Kalamaki. In questa zona sono concentrate buona parte delle accommodation a disposizione sull'isola, ma anche in tutta la costa orientale non c'è soluzione di continuità fra alberghi, veri e propri resort, anche di lusso e altre strutture ricettive. Dalla penisola di Vassilikos, con unaZante Watervillage maggiore concentrazione nel villaggio di Argassi, anch'esso noto per la nightlife e apprezzato dai britannici. Il primo storico centro di villeggiatura di Zante. Lo stesso capoluogo è molto coinvolto dall'industria turistica e più a nord le zone di Tsilivi e Alykés. Sono presenti anche un paio di parchi acquatici, nella zona di Zakinthos e Tsilivi. La parte sud dell'isola, in particolare tutto il golfo di Laganas (o delle tartarughe) invece è
parco marino, dedicato in particolare alle tartarughe careta-careta.

 

*Dionysios Solomos (Zante 8/4/1798, Corfù 9/2/1857) è forse il maggior poeta di lingua greca moderna. Fervente sostenitore dell'indipendenza della Grecia, è l'autore dell'inno nazionale. Di nobile famiglia, all'età di 11 anni e fino ai 20 si trasferì in Italia, vivendo fra Cremona, Venezia e Pavia, subendo l'influenza di Foscolo. Tornato a Zacinto e affascinato dall'idea della rivoluzione greca, cominciò a comporre nella sua lingua madre.

 

CollegamentiBanana beach

L'aeroporto di Zakynthos (ZTH) Dionysios Solomos si trova a pochissimi chilometri dal capoluogo dell'isola, in direzione sudovest, verso Kalamaki e Laganas. Dunque nel bel mezzo della zona turistica per eccellenza, proprio fra Zakynthos, Laganas, Kalamaki e Argassi, facilmente raggiungibili in taxi o con altri servizi pubblici. Oltre a Aegean Airlines ci sono decine e decine di altri vettori che fanno scalo in questo aeroporto, specie durante la stagione turistica. Può essere anche un punto di appoggio per il trasferimento nel Peloponneso e in particolare nella zona di Olympia. L'aeroporto garantisce tutte le comodità e i servizi necessari ad ogni esigenza dei passeggeri, tra cui la possibilità di prenotare auto con Avis e Hertz. Gerakas

Il porto di Zakynthos, situato nel capoluogo, è ampio e accogliente. Nella parte sud gli attracchi per i traghetti. L'ingresso in porto offre l'ampia veduta della città e la sovrastante collina panoramica Bohalis. La tratta principale che collega il porto e l'isola di Zante è quella con la prospiciente Killini (Peloponneso), dal quale porto dista circa un'ora di navigazione con Levante Ferries e Kefalonian Lines. Dall'Italia si può sbarcare a Patrasso e in un'ora di viaggio circa arrivare a Killini. Ci sono però anche dei collegamenti diretti, non giornalieri, da Brindisi (18 ore circa) a cura della Red Star Ferries. Per chi invece ama i trasferimenti diretti da un'isola all'altra, una linea collega Zante a Cefalonia e precisamente i porti di Agios Nicholaos e Pessada. Solitamente c'è un collegamento al mattino e uno alla sera in ambo le direzioni. Occorrono circa 80 minuti di navigazione.

 

In giro per Zante: il capoluogo

ZakynthosIl capoluogo Zakynthos è stato quasi completamente distrutto dal terremoto del 1953 e successivamente ricostruito, seguendo da una parte norme antisismiche e dall'altra l'idea di riprodurre, per quanto possibile, stile e sembianze degli edifici di interesse storico precedenti. Si trova in una insenatura ed è dominata dalla collina Bochali, che offre panorami spettacolari. Il porto è delimitato da barriere artificiali e comprende buona parte del lungomare cittadino. I punti di maggiore interesse sono la chiesa di Agios Dionysos, al cui interno ci sono le reliquie del santo, le piazze dedicate al poeta Solomos e San Marco (ove è presente anche l'unica chiesa cattolica dell'isola), in onore della lunga dominazione veneziana, i suoi musei. Piena di attività, anche di accomodation, di bar, ristoranti e qualsiasi tipo di servizio, Zakynthos non è solo un punto di riferimento logistico – data anche la presenza di porto e aeroporto – ma anche offre ai turisti un volto piacevole, soprattutto diZakynthos sera. I punti di forza sono il lungomare, le piccole vie del centro cittadino, la collina di Bochali, che offre un piccolo e pittoresco borgo ai piedi dei resti della fortezza veneziana. Dal capoluogo non è difficile raggiungere le spiagge migliori dell'isola, quelle del golfo di Laganas, quelle della penisola di Vassilikos e quelle più a nord, nella zona di Tsilivi.

Paralia Krioneri è una spiaggia in ghiaia a circa un chilometro a nord di Zakynthos, verso Akrotiri, dunque può essere considerata la spiaggia cittadina. Non è considerata fra le più belle dell'isola, ma qualora si alloggi in zona può essere un utile punto di riferimento per una bella nuotata, per bere e mangiare qualcosa in tranquillità e, per le famiglie, facendo giocare i bambini.Zakynthos

 

La parte meridionale di Zante: il parco marino, le spiagge più belle, i promontori di Vassilikos e Kerì

La parte meridionale dell'isola è sicuramente quella più apprezzata dal punto di vista turistico, ma che ha saputo anche conservarsi dal punto di vista ambientale, in particolare con la costituzione del parco marino per preservare le tartarughe Careta-Careta, la Foca Monaca Mediterranea e tutto l'ecosistema della zona (**).

Il centro nevralgico è Laganas, che si trova più o meno al centro dell'omonimo golfo e dista circa 8 chilometri in direzione sudovest dalLaganas capoluogo. Questo centro prettamente turistico è costruito prevalentemente sulla strada che conduce alla spiaggia principale e da qua il soprannome di piccola Las Vegas, per la quantità di locali chiassosi aperti fino a mattina, per la gioia in particolare del turismo giovane, inglese e del nord Europa. Pub e discoteche si alternano ad alberghi, studios, ristoranti, market, attività di servizio ai turisti, come noleggio auto, scooter, bici, agenzie viaggio e marittime e via dicendo. La cittadina ovviamente si estende anche in alcune strade laterali, leggermente più tranquille e nelle quali è più consigliato trovarvi alloggio a meno che non si pensi di aderire completamente allo stile di vita del posto. La varietà dei ristoranti è molto più ampia che altrove, data la caratteristica cosmopolitana dell'area.

Per chi desiderasse un approccio decisamente più intimo, questo è possibile a pochi chilometri verso est nel villaggio di Kalamaki, un susseguirsi di accomodation con un target più definito verso la famiglia. Servizi, bar e ristoranti sono costruiti sulla strada principale interna e nell'area vicino al mare. Una fitta pineta e anche la pista dell'aeroporto, che si protende quasi fino al mare, la separa dal chiasso di Laganas, con cui rimane la condivisione di un lungo litorale sabbioso.

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Le spiagge di Kalamaki e Laganas, infatti, sono una lunga lingua di sabbia che percorre la parte centrale del golfo, alternando zone attrezzate e zone libere. In particolare nella zona di Laganas dominano i beach bar con musica sparata ai massimi, più tranquilla quella di Kalamaki, dove comunque non mancano le attrazioni, soprattutto quelle acquatiche. Il tutto però sempre nel rispetto delle nostre tartarughe marine.Kalamaki beach

Kalamaki beach

Oltre alla spiaggia di Kalamaki e verso est e la punta del promontorio di Vassilikos ci sono altre spiagge di cui parleremo successivamente. A ovest di Laganas invece il litorale sabbioso termina nella più tranquilla Agios Sostis, che ha una sua spiaggia, un porticciolo e un'isoletta, Cameo, raggiungibile attraversando un pittoresco pontile di legno. E' un'esperienza da fare, anche se è previsto un biglietto di ingresso di comunque modesta entità. La spiaggia di Agios Sostis è comunque carina, dalle acque trasparenti e vale certamente un bagno, anche per la presenza di taverne in prossimità.

 

CameoE' possibile anche organizzare delle gite di mezza giornata all'isola privata e disabitata di Marathonissi (o delle tartarughe), che da lontano assume le sembianze di una tartaruga, che propone una bella spiaggia di sabbia, praticamente una lingua bianca che si protrae dal verde dell'isola in modo dolce verso al mare. In particolare l'escursione propone una breve visita all'isoletta di Cameo, formatasi dopo un terremoto, poi la navigazione con barche dal sottofondo in vetro verso capo Marathias e le grotte marine di Kerì, alcune visibili dall'esterno e altre penetrando con l'imbarcazione. L'ultima parte della gita è dedicata a Marathonissi e alla sua spiaggia , dove naturalmente sarà possibile fare il bagno in una delle tante spiagge della zona nelle quali le tartarughe vanno a deporre le uova, praticamente nel centro del Parco marino, magari incontrando qualche foca monaca, o se si preferisce si può optare per l'altra spiaggia, quella in ciottoli, più amata dagli appassionati di snorkelling. Escursioni prendono il via anche da Laganas o Limni Kerì, il punto più vicino a Marathonissi.Marathonissi

Proprio dalla gradevole spiaggetta di Limni Kerì i più coraggiosi potrebbero tentare di raggiungere Marathonissi in canoa o qualche altra imbarcazione a remi. In generale tutto il promontorio di Kerì merita una visita per la sua spettacolarità. Le strade conducono verso la sommità della penisola, dalla quale si possono ammirare dall'alto le grotte, i faraglioni (Mizitres) e il Faro di Kerì, una delle meraviglie dell'isola di Zante. Consigliato anche fermarsi a mangiare qualcosa in una taverna panoramica, come il ristorante del faro di Kerì e magari scendere per un bagno nella sassosa paralia Marathia, vicina all'omonimo capo. I più fortunati con barca o gommone potranno godersi le grotte e le piccole spiagge di sabbia raggiungibili solo dal mare che ogni tanto scorgono dalla bianca scogliera, nei pressi dei Mizitres o delle grotte.

 

Marathia
zona capo Marathias
Marathia 
zona capo Marathias
Marathia 
la bandiera greca più grande al mondo
Keri
le scogliere di Kerì
Keri, faraglioni 
Kerì Mizitres
Keri 
ancora le scogliere
Keri Keri  Keri 
Keri
vista dal ristorante del faro
Keri 
vista dal ristorante del faro
Keri 
vista dal ristorante del faro

Infine il bellissimo promontorio di Vassilikos, che ospita alcune delle spiagge “top” di Zante. Partendo dal capoluogo, verso sudest, il promontorio inizia con il villaggio di Argassi e con la sua spiaggia, che non è per nulla rimarchevole ma apre ad uno scenario che migliora manAgios Nicholaos (Vassilikos) mano che si percorre il promontorio. Argassi, come già detto, è stata la prima località vocata alle vacanze dell'intera Zante e anche oggi è la meta preferita di una parte di turisti, principalmente di provenienza britannica, ma non solo. Non chiassosa come Laganas, è comunque ancor oggi un luogo di villeggiatura gradevole sia di giorno che la sera.

Porto ZorroSi procede per qualche chilometro in direzione sud, osservando ville e resort, per arrivare alla prima di una serie di spiagge da ricordare durante gli inverni freddi e grigi. Si inizia da paralia Kaminia e Porto Zorro, classiche lingue di sabbia, con ombrelloni impagliati, lettini di colore scuro, beachbar, acqua turchese e cristallina, vita di mare a gogò e sole a volontà. Porto Zorro è situato sotto un hotel con delle piscine; è uno di quei posti dove è facile perdere una intera giornata.

Si procede poi nella zona di Vassilikos, che dà il nome al promontorio, per l'omonima spiaggia e la successiva Banana Beach, che è semplicemente meravigliosa, probabilmente una delle migliori tre spiagge di Zante. Il lungo litorale sabbioso, di larghezza variabile, ospita in alcuni punti beach bar e zone di ombrelloni (sempre in paglia, come caratteristica della zona) e lettini, ma nella parte “Banana”Banana beach lo scenario diventa più incantevole, la spiaggia più ampia ed anche gli spazi, i servizi più ricchi, a partire dagli sport acquatici. La classica spiaggia nella quale il divertimento si abbina alla bellezza della sabbia, del mare e del sole.

Ancora più avanti le spiagge di Agios Nicholaos, Mavratzi e Porto Roma, che chiude la serie di spiagge prima di quella di Gerakas, che si trova sul fronte opposto del promontorio, al suo termine, ad occupare una fantastica insenatura con meravigliose pareti argillose a fare da contorno.

Agios Nicholaos (Vassilikos) Paralia Agios Nicholaos (da non confondersi con il villaggio nel nord di Zante) è posta in una baia non profonda ma piuttosto riparata dal vento, che accoglie una spiaggia in sabbia ampia, bella e organizzata, con lettini, diverse file di ombrelloni e beach bar.

Mavratzi è una lieve insenatura con una spiaggia in sabbia non di grandi dimensioni, piacevole, tranquilla, servita con una struttura con servizi sia da beach bar che da spiaggia.Agios Nicholaos (Vassilikos)

Porto Roma è una spiaggia stretta, in parte sabbiosa e in parte di sassi, con un paio di stabilimenti che offrono sia ristorazione che ombrelloni. Il suo nome lo deve a Alessandro Roma, personaggio famoso di Zakynthos che ha vissuto proprio in questo punto dell'isola. Ideale frequentarla per una nuotata e un pranzo, magari a base di pesce, ottima per l'ambientazione.

Gerakas dunque è la spiaggia più a sud del promontorio, occupa una specie di artiglio che sembra uscire dallo stesso promontorio, formato da rocce argillose, che si illuminano clamorosamente di arancione all'ora del tramonto, perché la spiaggia, diversamente dalle precedenti, è sull'altro fronte, quello sud occidentale del promontorio. Una parte della spiaggia è delimitata per proteggere i nidi delle tartarughe e per non disturbare la schiusa delle uova la spiaggia Gerakasè frequentabile da una mezzora dopo l'alba fino a una mezzora prima del tramonto, dunque se pensate ad una visita a Gerakas, anche di una intera giornata, programmate il frapé o l'aperitivo in una delle spiagge precedentemente descritte. Il parcheggio delle auto è sopra la spiaggia, dunque l'ingresso è spettacolare dall'alto della stessa. Anche questa è di diritto nelle “top 3” beaches di Zante. L'ultima parte verso sud della spiaggia può essere frequentata da naturisti, prima delle crete (zona da alcuni anni interdetta per motivi di sicurezza).

Alcuni però preferiscono la più intima, isolata e selvaggia paralia Dafni, che è nello stesso versante di Gerakas, ma spostata di almeno un paio di chilometri in direzione Kalamaki/Laganas, già in pieno golfo. Arrivando da Argassi, prima di entrare in Vassilikos si prende una stradina a destra che scavalca il promontorio e scende verso Dafni. Un percorso non privo di difficoltà, in quanto stretto e sterrato. Un altro paradiso delle tartarughe nel quale si è sviluppato un piccolo borgo marino, con la presenza di alcune taverne e la spiaggia è in parte attrezzata. Al termine della spiaggia sul lato sinistro (guardando il mare) si possono oltrepassare degli scogli camminando sul basso fondale marino e trovare un'altra spiaggia totalmente naturale, sotto delle rocce.

Numerose le taverne che incontriamo percorrendo questo promontorio, ma fra queste va assolutamente citata una storica, O Aderfos tou Kostanella quale la cena è abbinata alla musica dal vivo, naturalmente greca: O aderfòs tou Kosta (Il fratello di Costantino). Tipica cucina locale e greca di qualità, musica con voce, mandolino e chitarra, sedie e tavolini in classico stile e all'aperto, in mezzo al verde, quelle cose che fanno innamorare definitivamente della Grecia. Prenotare è quasi d'obbligo.

 

(**)Il Parco Nazionale Marino di Zakynthos è stato costituito sul finire degli anni 90 (22 dicembre 1999) con l'obiettivo di proteggere e conservare specie animali e vegetali, nonché i loro habitat, che costituiscono un importante patrimonio naturale a livello nazionale e mondiale. L'obiettivo dell'ente parco è dunque conservare l'equilibrio ecologico in un'area geografica che comprende la zona marina e costiera del golfo di Laganas fino alle isole Strofadia, poste a circa 50 miglia nautiche da Zante. Le attività umane dovranno essere compatibili con questi obiettivi. In particolare quest'area è caratterizzata dalla presenza delle tartarughe Careta-Careta e dalle sue più importanti zone di nidificazione di tutto il Mediterraneo, nonché della Foca Monaca Mediterranea “Monachus-Monachus”, specie purtroppo in via di estinzione. Agios Nikolaos (Vassilikos)Gli habitat da proteggere comprendono zone con dune di sabbia, pinete e fitte vegetazioni alle spalle delle spiagge, piante acquatiche come la “Poseidonia Oceanica”, vegetazione alofila. Si organizzano tour nel parco, con la possibilità di visitare le spiagge di nidificazione delle Careta-Careta, anche vedere questa tartaruga marina e la foca monaca mediterranea, osservare le oltre 70 specie di flora marina e 300 specie di fauna che si espandono dalla parte più bassa a quella più profonda dei fondali, nonché la ricchezza del habitat terrestre, con la flora e specie animali come il Falco Eleonorae, la Diomedea Calonectris e altri uccelli migratori. La nidificazione delle Careta-Careta avviene nelle spiagge di Gerakas, Dafni, Sekania, Kalamaki, Laganas e nell'isoletta di Marathonissi. In estate i rappresentanti dei due sessi si danno appuntamento nelle zone di nidificazione al largo delle spiagge dove probabilmente sono nati gli esemplari di sesso femminile. Pur percorrendo migliaia di chilometri nelle loro migrazioni, sembra infatti che mantengano una formidabile capacità di riconoscere le zone di origine. Maiali e uccelli da cortileGli accoppiamenti avvengono in mare e la femmina raccoglie il seme di diversi maschi, che deve servire per le varie nidiate della stagione. Successivamente attendono per qualche giorno, in acque calde e poco profonde, il momento opportuno per deporre le uova. Con molta fatica risalgono le spiagge e possono deporre, in buche profonde, da loro scavate utilizzando le zampe posteriori, fino a 200 uova, della dimensione di palline da ping pong. Le uova vengono ricoperte con cura per garantire una costante temperatura di incubazione. Questa procedura avviene in diverse parti della stagione a intervalli fra 10 e 20 giorni, mentre l'incubazione dura circa 6-9 settimane. Le uova si schiudono simultaneamente, ma occorre qualche giorno alle tartarughe neonate per scavare lo strato di sabbia sotto al quale sono seppellite. Una volta all'aperto, all'arrivare del buio inizia il loro tragitto verso il mare, ma solo una minoranza riuscirà a raggiungerlo senza cader vittima dei predatori e poche di queste sopravvissute arriveranno poi sane e salve all'età adulta. Ecco perché occorre una protezione di questa specie, che potrebbe subire danni ulteriori dalla stessa presenza umana se questa non fosse regolamentata. La presenza delle Careta-Careta è documentata in tutto il Mediterraneo. Numerose sono le spiagge italiane del centrosud che ospitano le loro nidificazioni, sui versanti adriatico, ionico e tirrenico. In Grecia, oltre a Zante, sono coinvolte diverse spiagge di Cefalonia, del Peloponneso occidentale, di Elafonissos, Kythira, Creta e fino a Rodi. Nel Mediterraneo, anche le coste di Cipro, Turchia, Siria, Libano, Israele, Egitto, Libia e Tunisia.

Vassilikos beach
paralia Vassilikos
Vassilikos beach 
paralia Vassilikos
Porto Zorro 
Porto Zorro

La zona centro settentrionale di Zante: Tsilivi, i parchi acquatici, Alykès, il nord, la spiaggia del relitto.

La zona immediatamente a nord del capoluogo è una successiva destinazione turistica dell'isola, rispetto alla già apprezzata area meridionale. Qua il numero e la lunghezza delle spiagge sono più limitati, si sopperisce tuttavia con veri e propri parchi acquatici e numerosi resort, alcuni sul mare, che offrono ogni tipo di confort, a partire da enormi piscine per tutti i gusti.Zante Water Village

Iniziamo dai parchi acquatici: procedendo da Zakynthos in direzione ovest, troviamo dopo circa  chilometri, in località Sarakinadiko, il Zante Water Village, uno dei più grandi acquapark Zante Water Villagedell'intera Grecia, occupando un'area di 4 ettari. Se avete al seguito bambini e adolescenti sarà difficile tenere nascosta questa opportunità e un delitto verso loro non concedervi almeno una delle vostre giornate. Le attrazioni sono al livello dei migliori acquapark italiani, mentre i prezzi sono piuttosto concorrenziali.

Un acquaparco lo si può individuare anche nella zona di Tsilivi. Il Tsilivi Water Park lo troviamo più vicino al mare, in un tratto di costa orientale di Zante, anche questo a circa 6 chilometri dal capoluogo, in direzione nordovest.

 

EleonTsilivi è la zona immediatamente a nord del capoluogo Zakynthos, un litorale che comincia oltre il capo di Akrotiri e segue la costa insulare in direzione nordovest. Questa parte dell'isola – come detto – si è affollata di insediamenti turistici, si presenta confortevole, piacevole, adatta a famiglie, non chiassosa come la zona di Laganas.

Dopo la spiaggia di Krioneri, paralia Tsilivi è la prima spiaggia che incontriamo in questa direzione, una lingua sabbiosa, attrezzata, che occupa una larga insenatura orientata prevalentemente a nord. Per questo motivo può essere soggetta a correnti, ma quando il mare è calmo è l'ideale per le famiglie, con l'acqua che digrada lentamente. Classica spiaggia da “blue flag”. Il villaggio di Tsilivi si sviluppa attorno alla strada principale che dall'interno porta alla spiaggia.Eleon

Nell'insenatura successiva troviamo paralia Bouka-Gaidaros, un po' più riparata da una marina, con sabbia, acque poco profonde, ideale per i bambini, molto godibile. Lo spazio libero qua aumenta, rendendola ideale per chi non ama l'eccessiva organizzazione degli spazi.

Più avanti, Paralia Ambula, anch'essa sabbiosa, tranquilla e comunque attrezzata.

Andando più a nord, abbiamo un tratto di mare tendenzialmente occupato da resort, ma con poche spiagge tra le quali va comunque citata quella piccola e sassosa di Drosia. Fra le varie strutture ricettive segnalo questa, particolarmente adatta alle coppie e alle famiglie: Eleon Grand Resort.

tramonto EleonSpiagge che torniamo ad incontrare con più continuità nella zona di Ammoudi.

Paralia Psarou ripropone sabbia e mare cristallino di colore blu, immersa in un ambiente naturale e povero di servizi, una di quelle spiagge ricercate dagli intenditori. Non mancano ovviamente le taverne.

Paralia Ammoudi precede di qualche chilometro le spiagge più famose di Alikanas e Alykés. Una spiaggia di sabbia, tranquilla ma comunque attrezzata, con un bel mare e bei fondali. Psarou e Ammoudi sono ai due lati di una stessa insenatura.Ammoudi

Più a nord e prima di arrivare nella zona di Alykés e Alikanas, troviamo infine paralia Xechoriatis, spiaggia libera di sabbia, delimitata da rocce, piuttosto isolata e sicuramente tranquilla, anche se non mancano un paio di bar nella zona.

 

Zante: internoLa zona centrale di Zante praticamente termina qua. Verso il centro dell'isola le strade cominciano ad inerpicarsi, avvicinandosi al nord. Cominciano a trovarsi villaggi interni che conservano ancora il loro aspetto originale. La costa occidentale è anche nella parte centrale scoscesa e frastagliata. Poche sono le spiagge concesse dalla scogliera, quasi sempre raggiungibili solo via mare. Fa eccezione Limnionas, che si presenta come una sorta di fiordo.

Porto Limnionas si raggiunge partendo dall'alto e precisamente dal villaggio di Agios Leon. La strada che scende è facilmente percorribile, perché asfaltata recentemente. Torre Orologio Agia Triada

Porto Roxa è un ottimo punto panoramico per realizzare immagini indimenticabili di questo stupendo tratto di costa. Ma anche un posto dove rilassarsi aspettando il tramonto, con una birra o un frapé e fare un tuffo nell'azzurro di una piscina naturale.

Pure Porto Limnionas offre una spiaggia piccolissima, qualche terrazza attrezzata ricavata, con una capienza tuttavia ridotta, ma per gli amanti dell'immersione è sufficiente quel metro per appoggiare l'asciugamano sulla spiaggia o su una roccia liscia, per poi immergersi e ammirare le grotte ed i meravigliosi fondali, nel blu trasparente dello Ionio.

Asino a ZantePiù a nord si può raggiungere Kampi, un villaggio in altura ma non troppo distante dal mare, nei cui pressi è stata costruita una croce enorme, dicono la più grande dell'intera Grecia, che è diventata una delle maggiori attrazioni dell'isola, una posizione che offre uno scenario meraviglioso sulla costa occidentale e sullo Ionio e naturalmente servita anch'essa da taverne nelle quali rifocillarsi.

 

Per quanto riguarda la parte settentrionale di Zante, Alykés è una comoda ed invitante base d'appoggio. Il villaggio sul mare ha tutti i requisiti necessari per essere considerato un piacevole e confortante luogo di villeggiatura, con i suoi negozi, la sua vita notturna, i bar e le taverne, la spiaggia bella e ampia, che si sdoppia con la vicina Alikanas, con la quale non esiste in realtà soluzione di continuità. Numerose leAlykès accomodation, con alberghi, rooms, studios e appartamenti.

Situato a poco meno di 20 chilometri a nord del capoluogo, Alykés è un villaggio costruito su un vero e proprio golfo che guarda a nordest. In posizione pianeggiante, nei pressi è presente un piccolo fiume e anche una salina, capace di soddisfare i bisogni dell'intera isola, che dà origine al nome dello stesso villaggio. Alikanas occupa la parte destra del golfo.

AlykèsUna volta sistemati a Alykés (o Alikanas), si può godere delle spiagge e della vita serale o notturna. Le spiagge (o meglio il lungo litorale) sono di sabbia fine e dorata, con il mare anche qua pulito e che digrada dolcemente, dunque adatte ai bambini, attrezzate, con la possibilità di praticare sport acquatici, con beach bar e taverne alla portata.

 

Per quanto riguarda invece le escursioni, meta obbligata è la spiaggia del relitto (Navajo o Navagio), che si trova, rispetto a Alykés, dall'altra parte di un massiccio montuoso in direzione ovest – nordovest. Navagio si trova nel mezzo di un lungo tratto di costa inaccessibile dall'interno dell'isola, dunque occorre arrivarci dal mare.Alykès Tuttavia ci sono delle posizioni panoramiche che permettono di avere una straordinaria vista dall'alto di Navagio, dunque per chi è motorizzato anche questa è una meta da non perdere.

Per arrivare a questi punti panoramici occorre circa una mezzora di auto da Alykés (circa 20 chilometri) o tre quarti d'ora con un percorso un po' più lungo. Si va verso nord, oltrepassando il monastero di San Giovanni Battista, poi la strada curva verso ovest. Ovviamente non si deve svoltare a destra in direzione Agios Nicholaos, ma si procede verso l'interno dell'isola. A un certo punto la strada prende la direzione verso Maries (il percorso più lungo), ma girando a destra in direzione Volimes si accorcia il percorso per i punti panoramici. Se l'intenzione invece è recarsi a Porto Vromi (uno dei punti di partenza per raggiungere Navajo dal mare) allora Maries è la direzione giusta. Da Volimes si segue la strada per un monastero (Moni Agiou Georgiou Krimnon) Alykèse da lì si arriva ai punti panoramici per fotografare la spiaggia e le scogliere dall'alto. A questo punto l'escursione può anche completarsi con la visita a Navajo, se siete partiti di buon'ora e la giornata è ancora lunga. Si torna al monastero e si gira a destra (verso sud) in direzione Maries e Porto Vromi. La strada più sicura richiede un'altra mezzora circa di percorso per oltre 15 chilometri e passa da Maries.

Porto Vromi è una profonda insenatura che guarda a sud, quasi un fiordo con una graziosa isoletta accanto, dove potrete fare il bagno in una piccola spiaggetta (in realtà una doppia baia) e prendere il caicco per Navagio. E' l'attracco più vicino alla spiaggia del relitto ed anche il viaggio più economico. Ha il vantaggio di poter essere abbinato al passaggio sui punti panoramici ma anche lo svantaggio di essere distante dalle Blue Caves, che sono nel punto più a nord di Zante, piuttosto oltre Navagio.

 
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La spiaggia di Navagio dall'alto

Rimanendo invece sulla costa orientale, fra Alykés e Agios Nicholaos vi sono alcune spiagge di un certo pregio che possono essere facilmente raggiungibili da terra.Zante, zona centrale

Paralia Laperda è a pochi chilometri a nord da Alykés, non facilissima da raggiungere, è una lunga spiaggia di ciottoli bianchi con acqua limpida, un luogo piuttosto isolato e selvaggio, adatto agli amanti della natura.

Più a nord, non distante dalla spiaggia principale, ecco paralia Xigia, una delle spiagge più affascinanti di Zante. Una piccola spiaggia attrezzata, in ciottoli bianchi, posta in una caletta dominata Zante, zona centralea sud da una roccia, conosciuta anche per le esalazioni di zolfo, che in realtà non sono così forti. Qua il mare è fantastico, grazie anche proprio alle correnti sulfuree. Il bar sovrastante consegna le ordinazioni tramite una ingegnosa carrucola.

Poco più avanti, dopo un promontorio che forma una insenatura di una certa profondità, ecco Makris Gialos, spiaggia anch'essa in ciottoli di facile accesso dalla strada principale. Anche qua spiccano i fondali e le grotte scavate nelle pareti delle rocce che la circondano. Non mancano anche qua sono a disposizione alcuni lettini e ombrelloni a noleggio e un paio di bar.

Prima di arrivare a Agios Nicholaos incontriamo altre gradevoli spiagge, anche se meno apprezzabili rispetto a quelle appena descritte, tra cui Climati, Vathi Lagadi, e Kremidi.

Eleon
resort Eleon
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Ammoudi 
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Alykès
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Agia Triada (chiesa) 
Agia Triada (chiesa)

AgNik (Agios Nikoaos) è l'ultimo avamposto della bella Zante ed è soprattutto un porto che fa da “hub” sia per i pescatori della zona che per il turismo, collegando Cefalonia e soprattutto proponendosi come molo di partenza e arrivo per gite di qualche ora, mezza o intera giornata con destinazione Blue caves e soprattutto Navagio.

La spiaggia di Agios Nikolaos è ricavata in questo contesto, è in ciottoli, è gradevole, la qualità del mare anche qua è eccellente, barche permettendo. E' possibile con poco, anche una sola consumazione, approfittare dei lettini ed ombrelloni messi a disposizione.Maiali a Zante

L'ampiezza del villaggio e i suoi servizi non sono certo paragonabili con Alykés, sicuramente è una base più adatta a turisti in cerca di natura e avventura piuttosto che a famiglie, ma non mancano le accomodation.

 

Da Agios Nikolaos (ma anche da Alykés, però con più tempo da passare in mare) si può dunque salire su barche dal fondo in vetro che in circa 30 minuti di navigazione arrivano alla spiaggia di Navagio, costeggiando l'ultimo tratto orientale dell'isola, girando verso sudovest oltrepassato il faro e il capo Skinari (a quel punto si è poco meno che a metà strada). Al ritorno dalla spiaggia del relitto, della quale parleremo sotto, concludendo questa guida di Zante, ci sarà il tempo di guardare più da vicino le grotte marine che il mare ha scavato nella roccia calcarea, e in particolare le “grotte azzurre” che troviamo nell'ultimo tratto di costa nordorientale. Come per le grotte di Kerì, alcune di queste saranno navigabili, altre si potranno ammirare solo dall'esterno e di solito viene dato modo ai turisti di farsi anche un tuffo nello splendido e trasparente mare dalle forti tonalità di blu (ecco perché Blue Caves) che fa da contrasto al colore chiaro delle rocce, potendo ammirare i fondali anche attraverso il sottofondo in vetro della barca. Non tutti i vettori garantiscono la migliore visione delle grotte, ma solo quelli che utilizzano barche di piccola stazza, tali da poter appunto penetrare nelle grotte. A titolo di esempio, ecco un sito che propone questi tour: http://theodosiscruises.gr/en. Naturalmente, chi ha una propria imbarcazione oppure è in grado di prenderne una in loco a noleggio, potrà godersi tutto questo paradiso in forma privata.

Blue caves  Blue caves  Blue caves 
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Le grotte azzurre (Blue Caves)

NavagioInfine, come si dice: last but not least, abbiamo lasciato il piatto forte per il finale, il dolce o per qualcuno la ciliegina sulla torta: la famosissima spiaggia del relitto, Navajo o NavagioNavagio come dicono in greco, una delle spiagge più fotografate al mondo, uno dei simboli se non il simbolo principale non solo della zona ionica ma di tutta la Grecia e forse anche di tutto il Mediterraneo.

Nel 1980, una imbarcazione di contrabbandieri (la motonave Panagiotis) naufragò. Raccontano che, con un carico di sigarette imbarcate in Turchia, la motonave era tallonata dalla guardia costiera e provò a fermarsi nella fonda di questa baia, che all'epoca si chiamava insenatura Agios Geourgiou sta gremna (in onore del monastero di San Giorgio che si trova in cima alla scogliera). L'incaglio della nave provocò una forte risacca che andò a costruire questa spiaggia di sabbia chiara e milioni di piccoli sassolini bianchi, circondata da una bianchissima e alta falesia che rende impossibile raggiungere questa spiaggia via terra. Da quel momento la spiaggia prese il nome del relitto ospitato e successivamente è diventata una delle più importanti mete turistiche per gli amanti della Grecia e del Mediterraneo.Navagio

Il particolare colore blue elettrico delle acque è dovuto sia all'azione di sorgenti sulfuree, che dalla stessa profondità dei fondali.

Chi non può raggiungere Navagio con una propria imbarcazione dovrà sottostare ai tempi dettati dagli organizzatori delle mini crociere e si può variare dal 20 ai 60 minuti per quanto riguarda il tempo di permanenza, anche per consentire l'accesso continuo ai visitatori che sono tanti, soprattutto nei momenti più di picco della stagione turistica. Il relitto è liberamente visitabile, ma è buono per qualche foto e poco più, perché bisogna approfittare del poco tempo per stare nella fantastica piscina turchese che è a disposizione, nuotando magari, stando attenti alle barche in entrata e uscita, fino alle grotte che sono in posizione laterale nella baia. Il tempo di asciugarsi al sole sulla sabbia chiara ed accogliente ed ecco che è già ora di ripartire: peccato. Ciao Zante.

 
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Links

Sito ufficiale del comune di Zakynthos (in greco)

Zanteisland.com

Zante su greciamia.it

Zantegrecia.it

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