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Introduzione
Il nome Loutraki lo troviamo
scritto sull'etichetta di molte bottiglie di acqua minerale che ci
capita di ordinare durante le nostre permanenze in Grecia. Come capita
per le italiane Fiuggi, Boario, San Pellegrino, Sangemini (e
probabilmente altre) prendono il nome da una località
termale, e di solito hanno o rivendicano particolari
proprietà. Loutraki ha le terme (e anche il
Casinò), in più ha un mare stupendo, la sua acqua
è buona, ed assicurano che anch'essa ha particolari
proprietà terapeutiche.... Soprattutto Loutraki è
un luogo di villeggiatura. Difficile definirla in altro modo, se non
luogo di villeggiatura. Pur a poco più di mezz'ora da Atene,
in piena Grecia, nel punto di congiunzione fra Peloponneso e Attica, la
vista di Loutraki ci fa sorgere un pensiero, che questa cittadina
potremmo tranquillamente trasportarla in un punto della riviera
sud-romagnola o marchigiana, piuttosto che in Versilia o in bassa
Maremma, e non sarebbe affatto fuori luogo, si potrebbe tranquillamente
inserire nel contesto.
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Loutraki
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ingrandire)
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A rafforzare questa tesi, senza la
volontà di denigrare il mio Paese, l'Italia, proprio a
Loutraki abbiamo assistito per la prima volta, da quando frequentiamo
la Grecia con una certa assiduità, ad un episodio di
microcriminalità, uno scippo in motorino in piena zona
pedonale, di sera, eventi che chi scrive mai pensava potessero
succedere in terra ellenica, ingenuamente forse, perché
invece chissà quanti altri episodi di questo tipo...
Leggendo i libri gialli di Petros Markaris si segue, infatti, il mitico
Commissario Charitos alle prese con ogni risma di criminali, nella sua
Atene. Meglio rimanere ingenui e ignari. Visti anche i fatti che hanno
messo a soqquadro la stessa Atene e altre città elleniche
nell'inverno 2008-09, ancora in corso ..... ma qua si tratta di tutta
un altra questione, che va trattata a parte e che nulla ha a che fare
con la passione dei viaggi e delle vacanze, ma in fondo neanche con la
criminalità.
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Loutraki,
vista da lontano
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Diversamente da quanto capita
nella realtà, anziché arrivarci alle spalle,
proviamo ad avvicinarci a Loutraki di fronte, provenendo dal mare.
Ammiriamo il blu intenso di quella lingua dello Ionio (chiamata
comunemente Golfo di Corinto, mentre il Canale di Corinto è
quello artificiale e stretto che "taglia" l'omonimo istmo), che si
insinua fra Peloponneso e Sterea Ellada verso oriente, con la terra che
si restringe, poi si allarga, poi si restringe di nuovo, formando un
lungo canale, che alla fine del percorso si divide in due rami, quello
settentrionale oltrepassa la penisola di Loutraki e va ad esaurirsi nel
golfo di Alkyonides, quello meridionale forma lo squadrato golfo di
Corinto, nella cui estremità meridionale sorge la storica
città omonima, ultimo baluardo del Peloponneso, in mezzo
parte l'omonimo e stretto canale, che congiunge questo tratto di mare
all'Egeo, in pieno golfo Saroniko, e in alto, nella parte nord del
golfo, ecco avvicinarsi l'accattivante cittadina di Loutraki,
sovrastata a nord dagli imponenti monti Gerania.
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Notiamo subito lunga spiaggia di
ciotoli, in buona parte attrezzata, non troppo larga, ma quanto basta,
che divide la cittadina dal mare, ma prosegue verso sud, quando le
costruzioni alle spalle man mano si diradano, fino a giungere
all'imbocco del Canale di Corinto. Intravediamo una cittadina a pianta
rettangolare, costruita ai piedi delle montagne a nord e che occupa un
quadrante del golfo, a partire da quando la linea costiera vira quasi
ad angolo retto verso sud - sudovest, distendendosi in quella direzione
nel lato più lungo, e meno verso l'interno (est). Loutraki
guarda verso ponente, verso il mare, quella parte terminale del golfo
di Corinto, e più in là verso le montagne del
Peloponneso, che nascondono il sole arancione nella parte terminale
degli affascinanti tramonti che si godono dal lungomare della nostra
cittadina di villeggianti. Il lungomare, che non ha nulla da invidiare
ai migliori della riviera romagnola e della Versilia, è un
lungo e abbastanza ampio viale pedonale lastricato, costruito come la
città ad un livello più alto rispetto a quello
del mare. |
Loutraki,
tramonto
(Clicca per
ingrandire)
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Dunque per "scendere" in spiaggia,
diverse scalette. Alle spalle una fila interminabile di locali, fra
bar, quasi tutti tendenti alla "modernità", altrettanti
ristoranti e taverne di ogni tipo, negozi, sale giochi e qualsiasi
altro tipo di amenità si può appunto trovare in
una località di villeggiatura. Gli isolati sono disegnati da
stradine strette che provengono dall'interno di Loutraki, dirette verso
il mare, la cui ultima parte è solitamente anch'essa
pedonalizzata, ospitando le varie attività commerciali "di
seconda fila", come negozi di generi vari, rosticcerie, fast food,
etc.. Soprattutto nella parte centrale e più "storica"
notiamo ancora una similitudine fra Loutraki ed alcune
località rivierasche dell'Italia del centronord, osservando
lo sviluppo più "verticale" che "orizzontale" del costruito,
con camere ed appartamenti per le vacanze, alberghi edificati ben prima
del boom turistico che ha fortunatamente "colpito" la Grecia negli
ultimi 20 anni, magari ammodernati, abbelliti, ristrutturati e dotati
di tutte le più moderne "facilities", a partire
dall'internet "Wifi". Si pensi che, al di là di qualche
struttura più moderna, più decentrata e anche
piuttosto cara come target di prezzo, è molto difficile
trovare un albergo in centro a Loutraki con piscina. Noi ci siamo
riusciti, e la piscina di quell'albergo è ricavata nel piano
attico.
In effetti si nota come Loutraki,
distrutta da un terribile terremoto nel 1928, già famosa e
molto frequentata anche prima di quell'evento, sia stata riedificata
secondo i canoni di quegli anni ('30, '40, '50 ...) e tenendo conto
della sua "destinazione". Forse è proprio per quello che il
suo aspetto ricorda molto quelle località balneari italiane
che si sono sviluppate nel dopoguerra.
Alle spalle della zona pedonale si
entra in Grecia..... Riconosciamo i nostri amati rumori, smog, colpi di
clacson, macchine in fila, motorini che sfrecciano a zig zag per
evitarla. Siamo attorno alla "strada principale", che taglia
diagonalmente Loutraki da sud a nord. Insomma, per chi proviene da ogni
dove e si dirige verso il promontorio a nord di Loutraki, o all'interno
della stessa cittadina, è "obbligatorio" percorrere questa
"arteria", che naturalmente è "inguainata" da ogni tipo di
attività commerciale, di servizio e quant'altro, rendendo il
tutto ancor più trafficato. In un nugolo di viuzze strette,
gli amministratori locali hanno avuto l'occhio di inserire alcune zone
destinate al parcheggio, ma in certe ore della giornata e della notte
è impresa difficile trovare uno spazio per parcheggiare il
proprio mezzo.
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Loutraki,
vista dall'Hotel Mantas
(Clicca per
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Oltre ad essere una ridente
cittadina di villeggiatura e balneare, Loutraki ha il vanto di ospitare
due importanti strutture che la rendono ancor più appetita e
meta di frequentazioni. Abbiamo parlato delle terme, che naturalmente
attraggono un target di pubblico formato prevalentemente da anziani,
soli, in coppia o in gruppo, tuttavia Loutraki è forse ancor
più conosciuta per il suo Casinò, all'interno di
un "Club Hotel", una e forse la più importante delle 9
strutture per gioco d'azzardo censite in Grecia, che "copre" la zona di
Atene, dell'Attica occidentale e della parte nordorientale del
Peloponneso.
Loutraki è anche una
(nei fatti la sola) base logistica per chi volesse visitare
l'affascinante e verde promontorio che divide il golfo di Alkyonides da
quello di Corinto. Per evitare ambiguità, definiamo in
questa sede golfo di Corinto l'ultima parte dello stesso, quella ove si
affacciano a nord la cittadina di Loutraki e a sud la città
di Corinto. Un promontorio dominato dai monti Gerania, con alcune cime
oltre i 1000 metri, che vede il punto di maggior interesse
naturalistico ed archeologico nella punta occidentale, con il lago
salato Vouliagmeni e le zone archeologiche di Heraion (Akrotiri Ireo),
zona che merita un successivo approfondimento.
Loutraki, infine, fa parte della
prefettura di Corinto, dunque almeno amministrativamente è
da considerarsi una sorta di proseguimento a nord del Peloponneso.
Forma una municipalità insieme a Perachora, il villaggio
più abitato del promontorio a nord di Loutraki, che dunque
fa parte della municipalità.
La
spiaggia di Loutraki e
quelle nei dintorni
Una lunga spiaggia di ciotoli che
segna il confine occidentale di tutta l'area urbanizzata, proseguendo
oltre verso il Canale di Corinto, in direzione sud; mare pulito e
cristallino, talvolta soggetto a venti che ben impegnano gli amanti del
surf, da svariati anni fregiata di bandiera blu, anche in relazione ai
servizi e alle attrezzature a disposizione dei bagnanti. Questa
è la spiaggia di Loutraki, il migliore fra i tanti biglietti
da visita di questa località di villeggiatura. Per chi
tuttavia intende provare qualche alternativa, le mete consigliate sono
Paralia Schinou (vedi più sotto) e lago Vouliagmeni. Sempre
nel promontorio di Perahora, in posizione isolata abbiamo Flambouro e
Skaloma (nel lato vicino a Loutraki), Sterna, Lakazetas, Milokopis e
Stravas, sulla costa nordovest del promontorio, oltre capo Melagovi
(Heraion). Val certo la pena "faticare un po'" per raggiungere queste
baiette solitarie percorrendo i sentieri in mezzo alla natura del
promontorio di Perahora.
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La
spiaggia (Clicca
per ingrandire)
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Come
arrivare
Per
chi non arriva dal mare ... Loutraki è una
località raggiungibile molto facilmente, in quanto si trova
nel punto di congiunzione fra Attica e Peloponneso. Chi non ha mai
percorso l'autostrada da Corinto (magari provenendo da Patrasso) verso
Atene, o viceversa? In prossimità dell'attraversamento dello
stretto canale di Corinto, nella sponda nord, c'è l'uscita
autostradale di Loutraki, e un viale di 6 chilometri (che stanno
ammodernando ed allargando) conduce alla cittadina. Dunque, circa 80
chilometri da Atene e da Pireo, un po' più di 100
dall'aeroporto Venizelos, circa 120 da Patrasso, e circa 5 chilometri
da Corinto, raggiungibile con la strada costiera, passando dal ponte
girevole all'imbocco ovest del canale.
Che fare
(visitare Loutraki e i suoi dintorni, escursioni nei luoghi fra i
più famosi della Grecia)
Per chi dovesse decidere di passare una parte importante delle proprie
ferie a Loutraki (e non un weekend come è capitato a noi),
sempre se si possiede lo spirito del viaggiatore itinerante,
può essere estremamente utile qualche consiglio,
perché Loutraki è un'ottima base per visitare
zone molto importanti della Grecia, dal punto di vista archeologico e
turistico in generale. La sua relativa vicinanza con la capitale Atene,
e di conseguenza con il Pireo, con collegamenti rapidi per le isole del
golfo Argosaroniko, e le Cicladi, almeno quelle più vicine,
nonché l'estrema vicinanza con la parte nordorientale del
Peloponneso, la regione di Corinto, la zona di Nauplia, territori
ricchi di storia e di siti archeologici, consentono di abbinare giorni
di mare, sole, vita da villeggiante, e se si vuole terme e
casinò, con altre giornate dedicate alle escursioni verso
isolette pittoresche come Hydra e Spetses, oppure verso la capitale o i
luoghi affascinanti e interessanti dal punto di vista archeologico poco
distanti, a partire da Epidauro. Iniziamo tuttavia da Loutraki
e dal suo promontorio affascinante e rilevante dal punto di vista
paesaggistico.
La
città, come detto, offre fra le sue principali attrazioni la
sua rinomata spiaggia, le Terme e il Casinò. Lo stabilimento
termale offre programmi di relax e benessere, ma anche terapie rivolte
in particolare alle patologie delle ossa e delle articolazioni
(cervicalgia, lombalgia, artrosi, osteoporosi, etc.). Il
Casinò, il primo ad iniziare la propria attività
in Grecia nel lontano 1928, e rinnovato profondamente nel 1995,
è considerato per le sue dimensioni il più grande
d'Europa. Alcuni Hotel di Loutraki sono convenzionati per offrire ai
propri clienti l'ingresso gratuito nella struttura. Il complesso dell'Hotel Club
offre accomodation lussuose, bar e cucina internazionale, atmosfera
cosmopolitana, una Spa, Piscina e Centro Congressi. Presso il Centro
Culturale di Loutraki ha sede il Museo del Folklore, mentre un Museo
Archeologico ha sede a Isthmia. In prossimità di Skaloma
è stata inoltre rinvenuta una tomba Micenea, mentre a
Katosunistra vi sono i resti di una Villa di epoca romana. La
cattedrale di Loutraki è Agios Ioannis o Batipstis (San
Giovanni Battista), in un territorio ricco di pregevoli chiese e
monasteri, tra cui va segnalata la chiesa bizantina di Agios Andreas,
collocata nei pressi del vecchio stabilimento termale.
Il
promontorio (la penisola di Perahora)
Come
suggerisce Diana-Farr Louis (http://www.helleniccomserve.com/perahora.html)
gli antichi abitanti di Corinto lo chiamavano "la terra oltre il mare",
mentre i moderni ateniesi lo considerano "la terra oltre Loutraki", ma
quello che mette d'accordo tutti è che il promontorio di
Perahora, la cui punta occidentale richiama vagamente il Monte
Argentario, è un luogo dove ancora comanda "Mamma Natura".
Per chi ama l'ambiente, la tranquillità e desidera isolarsi
in questi due elementi, può essere una scelta di vita
acquistare un cottage in loco e rifugiarsi per lunghe parti dell'anno,
o per sempre.
Percorrere
il promontorio è semplice, nonostante le strade siano
strette e tortuose, e naturalmente lasciano intatte e irraggiungibili
all'auto vaste aree di territorio, da esplorare con l'ausilio delle
proprie gambe, per la gioia degli amanti del trekking. La strada sale
verso nordovest alla periferia nord di Loutraki, inerpicandosi alle
pendici del monte Gerania. La vista di Loutraki dall'alto, di Corinto e
del golfo, sono l'antipasto di un'escursione che soddisferà
prima di tutto i vostri occhi. Perahora la troviamo dopo esserci
arrampicati per meno di 10 chilometri: la strada sale lungo la costa,
poi a metà strada gira verso l'interno. Si lambisce
così il Monastero di Agios Ioannis, alla cui corrispondenza
inizia la strada che porta verso l'altro Monastero, quello di Agios
Patapios, arrampicato sul Gerania, con una vista straordinaria sul
golfo e posto proprio sulla verticale nord della cittadina di
Loutraki. Arriviamo dunque a Perahora, il villaggio
più importante del promontorio, arroccato su una roccia, con
un paio di chiese di pregio.
Perahora
è anche un bivio stradale: procedendo verso ovest in 10
chilometri si raggiunge la punta del promontorio, dove troviamo Heraion
e in precedenza il lago di Vouliagmeni. Verso est, invece, raggiungiamo
il villaggio di Pissia (6 km.), dal quale si discende a nord verso il
mare, al villaggio di Schinos (8 km.) e alla sua spiaggia (Paralia
Schinou).
Cominciamo
dalla zona più affascinante, scendendo verso il lago salato
di Vouliagmeni, circondati da un ambiente incontaminato e dominato
dalla macchia mediterranea e dagli ulivi. Il lago prende acqua dal mare
a sud, tramite un'apertura artificiale e molto stretta, che lascia
comunque il passaggio alle barche dei pescatori. La strada principale
costeggia il lato nord, ma ogni punto del lago è
raggiungibile in auto. Il terreno intorno è in parte
pianeggiante e al livello del mare. Non c'è un villaggio, ma
un certo numero di case sparse, per lo più destinate alla
villeggiatura, oltre ad un paio di attività di ristorazione.
Naturalmente il lago è balneabile, anche se l'unica zona che
può ricordare una spiaggia si trova nel lato nordest.
Nonostante la vicinanza al mare, l'ambiente ricorda decisamente quello
di un lago alpino, circondato dal verde e dalle montagne, luogo dove
regna la pace e la tranquillità. Procedendo oltre al lago ci
si inerpica verso Akrotiri Ireo, dove finisce la strada e si
può parcheggiare. A questo punto il panorama è
cambiato, la vista sul mare blu e sulle particolari forme delle rocce
marine è a tratti davvero mozzafiato. Scogliere, rocce
affioranti, grotte, c'è di tutto. Impressionante il
contrasto e nello stesso tempo il connubio cromatico fra il blu del
mare, il verde della vegetazione, il bianco, marrone e grigio della
terra e delle rocce. Proprio sulla punta del promontorio si discende
verso le rovine del tempio di Giunone (Heraion), scendendo verso il
mare, oppure ci si può incamminare verso il faro, posto su
un picco che domina tutta la punta del promontorio, con viste davvero
incantevoli.
Se abbiamo
dedicato la mattinata a questa parte dell'escursione (con bagno al
lago, oppure al mare, avventurandosi nella discesa a piedi dal
parcheggio al termine della strada), possiamo rimetterci in cammino a
ritroso, di nuovo verso Perahora, proseguendo per Pissia, dove possiamo
pranzare un una piccola taverna vicino ad una particolare chiesetta,
nei pressi dell'incrocio con la strada che ci porterà nel
pomeriggio verso la zona settentrionale del promontorio, oppure
proseguire più avanti per una taverna un po' più
gettonata (almeno osservando i cartelli che la indicano). Noi ci
fermammo alla prima, poi prendemmo la strada verso nord. L'ambiente
cambia di nuovo, e ci si inoltra in una incredibile foresta di pini. La
discesa fa intravedere di tanto in tanto il panorama della costa nord,
e ci sembra quasi esser piombati nel bel mezzo dell'appennino tosco
emiliano, con la differenza che alla fine c'è il mare. Non
aspettiamoci di trovare una località turistica rinomata, e
passando da Schinos poco ci si accorge che si sta attraversando un
villaggio. La nostra meta è la spiaggia, e ci troviamo
improvvisamente sul mare, una baia chiusa, in un ambiente che ci appare
davvero un pezzo di Grecia autentica. Davvero pochi stranieri nella
spiaggia, nei ristoranti e nei caffé sul mare, che invece ci
fanno sembrare per un istante più a Marina di Ravenna, che
in Grecia ... ma mancano gli italiani. Uno dei due bar è
più tranquillo, molto simile comunque ai moderni
café che troviamo nei pressi di coste greche piuttosto
frequentate da giovani, come quella di Rio, vicino a Patrasso. Il
secondo invece è popolato da "fauna giovane", probabilmente
ateniesi "in libera uscita", e fa uscire musica assordante ed
estremamente, troppo, moderna. Anche la Grecia, inesorabilmente, sembra
prendere una certa direzione...
La spiaggia
è piuttosto stretta, ma la sosta è comunque
piacevole. Osserviamo una mamma di età indefinita fra i 40 e
i 50, in forma e che sembra uscita da un centro benessere, che fa quasi
sfigurare la bella figlia avuta forse a 20 anni, con la quale gioca a
racchettoni. E' forse l'espressione della "Atene vip"?. Il mare
è gradevole, come quasi ovunque in Grecia, ma certamente non
lo stesso fantastico e straordinario che avevamo visto la mattina nella
punta del promontorio. Siamo nel golfo di Alkyonides, quasi di fronte
alle isolette che gli danno il nome. Paralia Schinou merita comunque
una sosta, alla fine della quale si può tornare verso
Loutraki per l'ultimo frapé, ripercorrendo in senso inverso
la strada che proveniva da Pissia, inerpicandosi in mezzo alla pineta.
Con andatura prudente, in meno di tre quarti d'ora si è di
nuovo alla base. In alternativa, per chi vuole andare verso Atene, la
strada costiera da Schinos verso est entra in Attica, dopo una decina
di chilometri, poi prosegue lungo la costa verso il centro del golfo di
Alkyonides, per altri 10 chilometri. A Kato Alepochori si prende la
strada per Megara, verso sudest, oltre la quale si incrocia
l'autostrada Atene-Corinto.
Immagini
del promontorio di Perahora
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Perahora
(Clicca per
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Perahora
(Clicca per
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Lago
Vouliagmeni (Clicca
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Lago
Vouliagmeni (Clicca
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Heraion
(Clicca per
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Una
roccia affiorante (Clicca
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Il
faro (Clicca per
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Pisia
(Clicca per
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Paralia
Schinou (Clicca
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Schinos
e golfo Alkyonides (Clicca
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L'Istmo
La
zona dell'Istmo di Corinto fa parte amministrativamente della
municipalità di Loutraki - Perahora. Si può dire
che "Isthmia" era fino ad una decina di anni fa "il crocevia della
Grecia". Il collegamento stradale fra Peloponneso e Grecia Continentale
aveva nello stretto ponte di ferro che attraversa il Canale di Corinto
un passaggio obbligato, anche perché la strada costiera fra
Corinto e Loutraki è di mera valenza locale. L'autostrada
Atene - Corinto - Patrasso diventava una sorta di imbuto in ambo le
direzioni, con gli automezzi che si incanalavano per questa sorta di
"passo", una sorta di "mini ponte d'Europa" o "mini San Gottardo". La
sosta in prossimità del ponte sul canale era sempre un must,
anche per chi l'aveva già effettuata almeno 100 volte, sosta
nel "lato Peloponneso", dove lucravano alcune attività
commerciali e di ristorazione, tuttora presenti. Mentre "la Grecia"
transitava in una direzione e nell'altra attraverso il ponte,
processioni di persone occupavano la corsia pedonale, per ammirare
dall'alto il prodigio di questo straordinario canale navigabile, che
unisce la Grecia Occidentale a quella Orientale, nel passaggio da Ionio
a Egeo e viceversa. Se poi in quel momento stava transitando una
imbarcazione, il quadro diventava ancor più emozionante. Il
ponte è costruito più in prossimità
dell'Egeo, ma anche lo Ionio, in particolare il golfo di Corinto, sono
ben visibili. La costruzione del nuovo tratto autostradale a varie
corsie, che passa più a est e più in basso, ha
letteralmente decimato, se non centellinato, il transito sul vecchio
ponte, oggi percorso dal traffico locale oppure da chi intende proprio
fermarsi come un tempo ad ammirare. L'autostrada a qualche centinaio di
metri è piena di auto e di camion, molti dei quali manco si
accorgono che stanno passando sul Canale di Corinto. Evviva la
modernità e le nuove infrastrutture che rendono
più comoda la vita di tutti i noi, ma anche malinconia
perché un pezzetto di storia della Grecia contemporanea va
nell'album dei ricordi. Ciò nonostante, chi è
turista è "moralmente autorizzato" a passare su quel ponte,
a fermarsi, a percorrerlo a piedi, magari ammirando il tramonto
osservando da lontano lo sbocco sul golfo di Corinto. E'
possibile naturalmente percorrere il canale su imbarcazioni turistiche
(vedi link in fondo alla pagina), per una suggestiva visione del canale
dal basso e navigandoci direttamente.
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Il
Canale di Corinto nasce da una idea fatta risalire da alcuni storici
all'imperatore romano Nerone, che nel 67 d.c., ispirato da un
precedente progetto di Giulio Cesare, inviò sul posto alcune
migliaia di schiavi per farlo scavare. Altri affermano che l'idea
originale era di Periandro, vissuto nel VII secolo a.c., che poi si
limitò a costruire una strada (Diolkos, della quale sono
presenti ancora resti) sulla quale trasportare le imbarcazioni da una
parte all'altra dell'Istmo. Alla morte di Nerone l'opera non
proseguì, in quanto ritenuta troppo onerosa. In fondo il
mondo non è poi così cambiato. Occorre dunque
aspettare la fine del 1800 per vedere realizzata quest'opera, un canale
artificiale che collega lo Ionio (golfo di Corinto) all'Egeo (golfo
Saroniko), lungo 6345 metri, capace di far risparmiare ai naviganti
almeno 400 chilometri, tanto è quantificato il periplo del
Peloponneso. Iniziato nel 1881 e conclusi i lavori nel 1893, il canale
venne realizzato in base agli standard dell'epoca, dunque oggi non
utilizzabile dalle moderne navi traghetto che solcano l'Adriatico e lo
Ionio, rendendo dunque impossibile prolungare le rotte oltre Patrasso e
verso il Pireo. Tuttavia ogni anno oltre 10.000 imbarcazioni
turistiche, commerciali, da diporto, da pesca, percorrono il Canale di
Corinto.
Approfondimento
su wikipedia (english)
- (italiano)
Clicca sulle
immagini a lato per ingrandirle.
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Il
Peloponneso
E' sin troppo scontato proporre
alcune mete del Peloponneso nordorientale come destinazione di
escursioni giornaliere, per chi decide di stabilirsi per la propria
vacanza a Loutraki. A partire da Corinto (5 km.) e la sua
città antica (10 km.). Non distante anche Nemea (circa 35
chilometri, percorrendo l'autostrada Corinto - Tripoli), zona
archeologica e vinicola. Xilokastro (pron. Ksilokastro, circa 40
chilometri in direzione Patrasso) è una bella cittadina
balneare sul golfo di Corinto. Il fantastico anfiteatro Epidauros
è a circa 65 chilometri, percorrendo una strada panoramica
che da Isthmia per un lungo tratto percorre il periplo del Peloponneso
in direzione sudest. A circa 40 chilometri da Loutraki,
percorrendo la strada statale n. 7, in direzione sud dall'antica
Corinto, incontriamo l'antica Micene.
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Xylokastro
(Clicca per
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Proseguendo,
nel raggio di 20-30 chilometri, incontriamo Argos, Tirinto e Nauplia,
la prima capitale della Grecia moderna. In un tour di due o tre giorni
si potrebbe mettere in scaletta un itinerario a circolo che comprende
Antica Corinto, Micene, Argos, Tirinto, Nauplia ed Epidauro, magari con
una sosta a Tolo per un pomeriggio balneare, oppure, se si ama stare in
auto (o altro mezzo) percorrere tutto il periplo di quel dito del
Peloponneso in cui insiste la regione dell'Argolide, ma anche un pezzo
di Attica, perché la prefettura del Pireo ha "strappato"
amministrativamente al Peloponneso un pezzo significativo di
territorio, che contiene tra l'altro la penisola di Methana e l'area di
fronte all'isola di Poros. Per ulteriori approfondimenti, si rimanda
alla sezione del sito sul Peloponneso.
Atene
e le isole del golfo Argosaroniko
Loutraki
è ben comoda alla capitale della Grecia, la mitica Atene e
la sua vastissima e congestionata area metropolitana. In auto,
piuttosto che in pullman o in treno, si può raggiungere in
meno di un'ora. Il consiglio è dirigersi direttamente nei
quartieri centrali, in particolare le zone di Plaka, Monastiri,
Sintagma, e per gli amanti delle cose dell'antichità
l'immancabile ascesa al Partenone e la visita all'antica
Agorà. Oggi Atene si gira comodamente in metropolitana,
capace di toccare tutte le mete di interesse, raggiungibili dunque
facilmente e velocemente. Non avendo ancora potuto realizzare una
sezione dedicata alla capitale ellenica, si rimanda per ora alla "guida di sopravvivenza"
del grande Matt Barrett (in lingua inglese, anzi americana). Da
Loutraki si organizzano crociere giornaliere per le isole
più vicine del golfo Argosaroniko (vedi link in fondo
pagina). Altrimenti, numerosi aliscafi partono continuamente per queste
mete dal porto del Pireo. Le più gettonate sono la vicina
Aegina, e "l'isola dei Capitani", Hydra, nella quale non esistono mezzi
di trasporto al di fuori degli asini e dei muli.
Dove
alloggiare e mangiare
A
parere di chi scrive, la scelta dell'albergo è quella
più ottimale per chi decide di trascorrere un periodo di
vacanza, breve o più lungo, a Loutraki. Oltre 50 sono gli
hotel censiti dal sito internet municipale, e in fondo pagina proviamo
a "linkarvene" qualcuno. Alberghi "di ogni ordine e grado", mutuando
una definizione scolastica, dalle pensioncine a una stella, fino al
Club
Hotel Casinò e al
Poseidon
Resort, che di stelle ne vantano ben 5. Oltre una ventina
sono le strutture a 3 o 4 stelle, il target all'interno del quale siamo
abituati a cercare occasioni e offerte, rimanendo comunque ad un
livello di qualità oltre la media. Una qualità
che può tuttavia essere ricercata anche nei due stelle, che
coprono la metà dell'offerta ricettiva in termini di
strutture (forse molto meno a livello di posti letto), fra i quali
è sempre possibile trovare piccoli alberghetti a conduzione
famigliare, puliti, confortevoli e senza troppe pretese economiche.
Questa può essere la meta di chi altrove è alla
ricerca della camera o dell'appartamento in affitto, tipologia che a
Loutraki non manca, ma che ha un peso di capacità ricettiva
minore rispetto ad altre zone della Grecia. Per gli amanti del
campeggio, non manca anche a Loutraki una struttura, l'Isthmia Beach
Camping. Per i curiosi, la nostra scelta si è orientata sul
Mantas Hotel,
albergo a tre stelle, davvero ottimo rapporto
qualità-prezzo, piscina al piano attico e internet in camera
fra i servizi offerti, collocato in pieno centro di Loutraki, a meno di
100 metri dalla spiaggia. La proprietà dispone di altre due
strutture, una, il Seaside Hotel, albergo a due stelle, si trova
proprio sul lungomare, all'angolo con la strada che proviene dal Mantas
Hotel, l'altra, inaugurata nel 2008, è un complesso di
bungalows realizzati presso il lago Vouliagmenis.
Veramente
ampia e per tutti i gusti è l'offerta gastronomica di
Loutraki, per grande parte concentrata attorno all'affollatissimo viale
pedonale lungomare, che presenta una serie infinita di café,
pizzerie, ristoranti, psarotaverne e ouzerie. Arduo il compito di
fornire consigli sul "posto furbo". Occorre saper evitare i posti
troppo "turistici", magari "pedinando" gruppi di greci in cerca di un
locale per mangiare, rigorosamente dopo le 22.30.... Per chi ama cenare
in un ambiente suggestivo, consigliamo di scegliere la zona del
porticciolo turistico, nella parte nord del lungomare, sotto le
montagne. All'ora del tramonto è altamente suggestivo
consumare il proprio frapé in uno dei tanti
caffé, sempre sul vialetto lungomare.
Links
utili
Portale municipale
di Loutraki (In greco e inglese, contiene tutte le
informazioni riguardo alla città e alla
municipalità Loutraki - Perahora, molto completo)
Loutraki
city guide (In inglese, guida completa alla città
di Loutraki e i suoi dintorni, ottima per le accomodation)
Agenzie
viaggi ed escursioni
Heraion
Tours (Crociera sul canale di Corinto, Crociere per Aegina,
Hydra, Poros, Tour per Atene, Argolide, Delfi, Epidauro, etc.)
Corinth
Canal (Crociera sul canale di Corinto)
Alkyonis
Travel Agency (Agenzia viaggi)
Allou Travel
(Agenzia viaggi)
Blue Geo
(Agenzia viaggi)
Accomodation
Hotel
Club Casinò *****
Hotel
Poseidon Resort *****
Hotel Loutraki
Palace ****
Hotel Akti -
Afroditi ****
Kalamaki
Beach Hotel ****
Karellion
Hotel ****
Mantas Hotels
***, **
Hotel Pappas
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Isthmia Prime
Hotel ***
Hotel Kontis
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Hotel Bakos
***
Hotel
Cristina Maris ***
Hotel
Excelsior ***s
Hotel Ilion
**
Camping
Isthmia
Sea and Sun
appartments and studios
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