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IL
MONDO DI CRETA
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Agios Titos |
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fontana Morosini |
loggia veneziana |
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Da
vedere nelle vicinanze
Alla periferia meridionale della città la zona archeologica di Cnosso,
con i resti dell’antico palazzo, reso mitico dalla
leggenda del labirinto costruito da Dedalo e il figlio
Icaro (con protagonisti Arianna e il suo filo, Teseo e il Minotauro). E’
la principale attrazione di Iraklio ed una delle maggiori di tutta
Creta.
Sempre in tema di archeologia e civiltà Minoica, occorrono circa 65
chilometri, verso sud-sudest, dalla capitale cretese per raggiungere le
località di Festos e Agia Triada, che si trovano vicino
allo sbocco della piana di Messarà, a pochi chilometri
dalla costa dell’omonimo golfo. Un’altra dozzina di chilometri e si
giunge a Matala, già capitale degli Hippies di tutto il mondo. Nel
nostro itinerario ideale, tuttavia, questa zona merita una sosta
apposita, con base proprio a Matala.
Certamente più alla portata è la zona ad ovest di Iraklio. Sulla
costa, in successione abbiamo le belle baie di Lygaria e
Agia Pelagia (circa 12 Km.) e un po’ più lontano Bali (circa
40 km.). Nell’entroterra possiamo inoltrarci alle pendici settentrionali
del monte Ida, con gradevoli paesaggi e vista strepitosa sull’Egeo. La
zona di Tilissos (circa 10 Km. da Iraklio) è interessante dal
punto di vista archeologico e presenta diversi piccoli centri
pittoreschi, per scoprire la Creta più autentica. Una scelta
consigliabile può essere quella di trascorrere la propria permanenza
nella zona di Iraklio nel
Villaggio di Arolithos,
un resort a pochi chilometri dalla capitale in cui vivere l’atmosfera di
un “antico borgo moderno”.
Verso sudovest, oltrepassato Cnosso, è possibile visitare qualche
paese dell’entroterra, come Archanes, Houdetsi, Thrapsano, Kastelli,
Archalochori e altri. Raramente, come in questa zona, gli amanti della
scoperta di centri non troppo considerati dalle rotte turistiche possono
trovare pane per i loro denti. In un raggio di 30/40 chilometri,
infatti, i centri abitati sono diverse decine, e numerosissime le chiese
e i monasteri da scoprire, non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Ad
est, infine, Hersonissos e il golfo di Malia si trovano ad
una quarantina di chilometri da Iraklio, ormai alle porte della
prefettura di Lassithi, ed ai piedi dei monti Selena. Questa zona della
costa, ed anche quella un po’ meno interessante che la precede, è ricca
di spiagge e di strutture ricettive, e molti sono i turisti da soli e in
gruppo che passano l’intera vacanza in una di queste. Una zona, dunque,
molto attrezzata, che può essere idonea anche come base per visitare la
parte occidentale del Lassithi (Spinalonga, Agios Nicholaos, Golfo
Mirabello), oltre al pittoresco altopiano Lassithiou, raggiungibile con
una trentina di chilometri a sud di Malia, percorrendo una strada
tortuosa e panoramica.
Pittoresca cittadina sul mare, in pieno golfo Mirabello. Capoluogo della
prefettura di Lassithi, è la meta ideale per poter visitare il grande
promontorio a punta che forma il golfo, con una netta rientranza a sud
della costa, rendendo il passaggio dalla località Pachia Ammos alla
costa meridionale quello più stretto di tutta Creta (circa 10 chilometri
in linea d’aria fra la costa nord e la costa sud in questo punto). I 35
chilometri verso sud, che la dividono da Ierapetra, possono essere pochi
per chi decide di dedicare una escursione giornaliera con rientro in
serata o nottata, senza prevedere dunque una sosta, al municipio più
meridionale d’Europa e all’eventuale escursione all’isola di Chryssi.
Il
già citato altopiano Lassithiou (circa 40 km. a ovest) può essere
meta di escursione giornaliera, così come il promontorio, tanto ricco di
villaggi, chiese, monasteri e spiagge da scoprire. Nel lato
settentrionale del golfo Mirabello ecco l’isola di Spinalonga,
con la sua fortezza, raggiungibile in traghetto anche da Agios Nicholaos
o Elounda (altra località di rilevanza turistica), oppure dalla
più vicina Plaka.
Il
villaggio di Kritsa, a soli 10 chilometri da Agios Nicholaos in
direzione sudovest, costruito ad anfiteatro, è uno dei centri più
pittoreschi e più antichi di Creta.
Percorrendo il golfo Mirabello in direzione Ierapetra o Sitia, si
incontrano alcune zone notevoli dal punto di vista panoramico, con
qualche spiaggetta isolata e alcune strutture alberghiere di pregio.
La
cittadina di Sitia, al lato occidentale dell’omonimo golfo, è piuttosto
gradevole, anche se non al livello di Agios Nicholaos. Piuttosto, è
molto impegnativo arrivarci, distando 70 chilometri di strada buona ma
alquanto tortuosa dal capoluogo del Lassithi. In pratica Sitia è
l’ultimo “avamposto” da poter utilizzare come base per visitare alcune
delle zone più belle e selvagge di Creta, non lontane dall’essere
disabitate, anche se non mancano centri abitati e qualche accomodation.
Non però ai livelli di Sitia, che concede una buona offerta di camere ed
appartamenti, oltre a qualche albergo.
Da
Sitia si guarda verso est e verso sud. A circa 25 chilometri, in
direzione nordest, ci si dirige verso la punta nordorientale di Creta,
ed in particolare nella famosa e pittoresca “spiaggia delle palme” di
Vai (Foto di
Walkerssk da
Pixabay), e a quella altrettanto gradevole ma meno conosciuta di
Itanos, un paio di chilometri più a nord. Una giornata alla spiaggia
di Vai è uno dei “must” dell’isola di Creta, per questo l’importanza di
programmare una sosta a Sitia.
Circa 10 chilometri a sud di Vai, ecco la zona di Palekastro, con
altre spiagge, davvero poco frequentate, ed un certo numero di
accomodation (forse bastano due mani per contarle…) e taverne nei
dintorni. Ancora più a sud, ad una ventina di chilometri da Palekastro,
all’interno troviamo Zakros, nota per i resti di un antico
palazzo Minoico, e con altri 8 chilometri verso la costa orientale
arriviamo alla sua spiaggia (Kato Zakros) e al suo piccolo
golfo.
Ancora più giù, e siamo praticamente già sul mar libico, la zona di
Xerokambos, con diverse spiaggette incantevoli e deserte nei
dintorni. Per raggiungere Xerokambos occorre tuttavia percorrere da
Sitia la strada verso sud, in direzione Makrigialos. Dopo 10 chilometri,
in località Episkopi, si gira a sinistra per la tortuosa panoramica che
passa da Handras e Ziros, si gira attorno ad una zona militare, e si
scende infine a Xerokambos, dopo oltre 40 chilometri di viaggio da
Sitia.
Il
mar Libico è anche a Makrigialos, a 35 chilometri in direzione
sudest da Sitia, e circa 25 ad est di Ierapetra, della quale trattiamo
poco oltre.
La
terza ed ultima tappa che proponiamo nel territorio del Lassithi tocca
questa laboriosa comunità posta all’estremo meridionale del continente
europeo. Non è questa una delle località più gettonate di Creta, sul
piano dell’interesse turistico, nonostante la sua area sia interessante
e con una costa ricca di spiagge, con poca soluzione di continuità fra
Ierapetra ed il promontorio di Goudouras. Non lo è, nonostante -
al di là dell’aspetto che propone al primo impatto - presenti un
lungomare gradevole, come anche la zona immediatamente retrostante allo
stesso. Nonostante, soprattutto, sia il più vicino, oltre che l’unico
punto di attracco per la meravigliosa più volte citata isola di
Chryssi.
La
spiegazione di tutto ciò va ricercata proprio nella volontà dei suoi
abitanti, storicamente dediti all’agricoltura, che hanno visto sempre il
turismo non come necessità per la loro economia, ma quasi come un
intralcio.
La prima cosa che notiamo, visitando queste zone, sono
chilometri e chilometri di serre, che spesso precludono la vista
panoramica sul blu del mar Libico. Un’agricoltura ricca, produttiva, che
dura 12 mesi all’anno, almeno da quando un olandese, nei lontani anni
’60, introdusse nella zona di Ierapetra questo sistema. Il clima è
sostanzialmente favorevole per coltivare tutto l’anno, ma le serre sono
indispensabili per evitare i danni del forte vento e delle frequenti
tempeste invernali. Piuttosto che costruire alberghi e resort per
turisti curiosi, è dunque meglio per le fortissime lobbies agricole
della zona continuare ad investire in antiestetiche serre.
Le
serre dominano completamente il nostro orizzonte, se arriviamo a
Ierapetra da ovest, e quasi non ci accorgiamo che stiamo entrando in
questo paesone agricolo. Oltre, lungo la costa orientale, le serre si
diradano, ma continuiamo a trovarle sino a Makrigialos. Ad oriente di
Ierapetra cominciano le spiagge, spesso poco frequentate.
A
circa 8 chilometri, dopo un piccolo promontorio, ecco Koutsounari,
un vero e proprio villaggio per turisti. Sia nella parte bassa
pianeggiante, a fianco della spiaggia, che nella parte alta, che ricorda
un borgo, con qualche deliziosa costruzione in sasso, dominano le
strutture ricettive, con alcuni grandi alberghi-resort specializzati
nella formula “tutto compreso”. Ecco che anche nel lontano e selvaggio
sud di Creta abbiamo trovato alcune soluzioni in grado di soddisfare gli
“stanzialisti”. Koutsounari sembra quel luogo dell’ambito territoriale
di Ierapetra, ove l’agricoltura per un momento pare cedere lo scettro al
turismo. Questo anche in ragione di una lunga, larga e meravigliosa
spiaggia in ciotoli “roventi” nelle ore più calde della giornata (mi
raccomando ciabatte e calzature resistenti), e un mare blu e
cristallino, da guardare verso sud, immaginando, come è vero, di trovare
l’Africa dopo meno di trecento chilometri. Per qualcosa di più contenuto
c'è Kaki Skala beach dopo il promontorio e un po' oltre la
isolata Livadi in sabbia.
Alle nostre spalle, i tetri monti Thriptis rendono ancor più suggestivo il contesto paesaggistico. Proseguendo a est, nel giro di una decina di chilometri troviamo due baiette molto pittoresche, quelle di Agia Fotia e Galini. Posti davvero molto gradevoli per fare il bagno e mangiare o bere qualcosa. Suggestivo è lo scenario di paralia Achliòn o Galini. Oltre Galini, altri 4 chilometri per arrivare al villaggio di pescatori (e agricoltori) di Koutsouras, ma per trovare un’altra spiaggia degna di nota, dobbiamo procedere per altri 3 chilometri, verso la “conurbazione” Makrigialos – Analipsi.
Due
località turistiche, unite da una spiaggia
sabbiosa, che gode la tranquillità dell’essere al centro di una
larga baia. Un turismo sicuramente non d'elite, o comunque non
intensivo, anche se non mancano le accomodation, alcune moderne in
costruzione ad est di Analipsi. La spiaggia è di quelle molto adatte ai
bambini, con il mare che digrada molto lentamente. Il viale pedonale
lungomare di Makrigialos è molto grazioso, con la passeggiata verso il
porto turistico, arricchita dalla presenza di ristoranti, alcuni di
ottima qualità e immagine, cafè ed altre attività commerciali. Da
Makrigialos partono
i caicchi diretti all’isola di Koufonissi.
Oltre Analipsi, la strada principale si inerpica verso Sitia, mentre proseguendo lungo la costa, ci dirigiamo verso il promontorio che prende il nome dal villaggio di pescatori di Goudouras, che dista 15 chilometri dal bivio. Val la pena concedersi questa divagazione. Il panorama è suggestivo, con le colline che si tuffano direttamente nel magnifico mare, lasciando lo spazio per qualche caletta, raggiungibile dalla strada attraverso brevi ma scoscesi sentieri. A un po’ più di metà strada, incontriamo “Moni Kapsa”, suggestivo monastero del XV secolo, molto frequentato, costruito nella roccia, nei pressi di una gola, che pare sia stato in passato “luogo di miracoli”. Non mancano nella zona graziose quanto deserte spiagge, la più ampia in una cala suggestiva, quando ormai siamo “a vista” di Goudouras, un villaggio senza troppe pretese che sembra delineare la fine del mondo civile, quantomeno di quello abitato. La strada qua finisce, anche se volendo si può ancora proseguire oltre, imboccando uno sterrato che valica il promontorio.
La
costa ad ovest di Ierapetra è poco interessante, un po’ per la carenza
di spiagge, un po’ perché il panorama
- come detto - è fortemente compromesso dalla presenza delle
serre. E’ tuttavia raccomandabile percorrere quei quindici chilometri
che dividono dal pittoresco villaggio di Myrtos. Un piccolo
centro turistico davvero ben tenuto, con un bel lungomare pedonale con
bar e taverne affacciate sul mar Libico, una spiaggia a lato del paese,
interni che per certi versi ricordano più un villaggio cicladico,
piuttosto che cretese. Poco più a ovest la spiaggia isolata di
Kalikovrechtis.
Chryssi
è forse l’attrazione maggiore della zona di Ierapetra, e buona parte dei
visitatori giornalieri giunge con pullman e altri mezzi da Iraklio o
Agios Nikolaos. L’isola d’oro non è ufficialmente abitata, dunque le
escursioni sono forzatamente di una sola giornata. Vi sono due o tre
imbarcazioni che a più riprese portano e vanno a riprendere i
visitatori, ma in realtà la compagnia che gestisce il trasporto è unica,
e in una situazione di monopolio il prezzo della gita tende ad alzarsi,
un po’ troppo a nostro avviso, nonostante le meraviglie di Chryssi, che
nel lato nord presenta una spiaggia davvero mozzafiato, una delle più
belle della Grecia, che poco ha da invidiare a quelle caraibiche,
piuttosto che a quella sarda di Stintino. Sabbia dorata e mare limpido,
cristallino, a tratti simile ad una grande piscina naturale. Purtroppo i
frequenti venti del nord rovinano decisamente il contesto, dunque si
consiglia, se possibile, di evitare di partire in caso di venti di
questo tipo. L’attracco è nella parte meridionale dell’isola, vicino
all’unico ristorante self service e bar. Di fianco una spiaggetta
graziosa, protetta dal vento del nord, ma nulla a che vedere con la
meravigliosa golden beach. Fra le due spiagge un sentiero
di sabbia, percorribile in una decina di minuti, con alcune deviazioni
per chi si vuole inoltrare nei meandri di questa piccola isoletta fra
l’Europa e l’Africa, trovando peraltro altre graziose spiagge meno
conosciute.
Golden beach |
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Paralia Vougiou Mati |
Paralia Vougiou Mati |
Paralia Vougiou Mati |
Golden beach |
Golden beach |
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Golden beach |
Paralia Vougiou Mati |
Lasciando la zona di Ierapetra, ci aspetta una tappa non breve di
trasferimento. Lasciamo definitivamente la zona orientale di Creta e ci
dirigiamo verso ovest, rientrando nella prefettura di Iraklio. Lasciate
alle spalle le serre, la strada principale si inerpica e va verso
l’interno. Dopo una quarantina di chilometri, e poco meno di un’ora di
viaggio siamo a Ano Vianos, un gradevole villaggio in altura, che
vale quanto meno una sosta per rifocillarsi. Dopo altri 10 chilometri
eccoci al bivio per Iraklio, ma noi dobbiamo proseguire la nostra strada
panoramica verso ponente. La costa sotto noi è quasi impraticabile,
tuttavia è percorsa da uno sterrato che da Myrtos giunge fino oltre
Tsoutsouros, che troviamo sotto di noi a quasi metà del nostro percorso
verso Matala. Dal bivio citato, occorrono almeno altri 30 chilometri per
scendere verso la piana di Messarà, incontrando altri graziosi villaggi
sul nostro percorso. A Pyrgos la strada devia verso nord, e dopo 5
chilometri, all’altezza di Protoria, dobbiamo girare nuovamente verso
occidente, verso Matala e il golfo Messarà. Al bivio, per Matala mancano
41 chilometri, e giriamo a sud proprio nelle vicinanze dei luoghi
archeologici di Festos e Agia Triada, che visiteremo nei prossimi
giorni. Quella che fu la capitale degli Hippies è ora adesso a soli 12
chilometri, e dopo quasi tre ore di viaggio, non vediamo l’ora di
tuffarci nella sua splendida e suggestiva baia, godendoci il momento,
rilassandoci ed attivando tutti i sensi, immaginando magari di tornare
indietro di una quarantina d’anni.
Matala
(Foto di
Detmold da
Pixabay) era il porto di Festos durante il periodo minoico. E’ infatti situato in
una baia protetta da due scogliere, a nord e a sud. Quella
settentrionale è “bucata” da numerose caverne scavate
nell’antichità, e popolate dagli hippies negli anni ’60 e
’70, mentre il centro abitato si concentra e arrampica nella parte
meridionale della baia. Al centro la bella e ampia spiaggia mista sabbia
e ciotoli, che fa da contrasto con il turchese del mare, con acque
cristalline. La leggenda racconta che Zeus, nelle sembianze di un toro
bianco, giunse a Matala a nuoto, con Europa sul dorso. Un luogo che
conserva intatto il suo fascino, e tutti gli elementi che concorrono a
mantenerlo nel tempo (la spiaggia, il tramonto sul mar Libico, le
caratteristiche scogliere, le caverne, la tranquillità nonostante il
turismo, l’essenza ancora nell’aria del periodo hippie di 40 anni fa).
Un
luogo ideale per soggiornare qualche giorno, non mancano le
accomodation, visitando la fertile piana di Messarà e i suoi luoghi
ricchi di storia, a partire dalle vicine Festos e Agia Triada,
spingendosi fino all’altra parte del Golfo, ad Agia Galini (www.agia-galini.com),
dove partono i caicchi per le meravigliose baiette della costa
meridionale della prefettura di Rethymno, tra cui Preveli, ma
anche per attardarsi in spiaggia oltre al tramonto, poi trasferirsi in
taverna, gustando i cibi e il buon vino della zona, poi nei pittoreschi
cafè per terminare senza fretta la serata.
Prima di lasciare Matala, abbiate cura di visitare anche le spiagge nei
dintorni. Una camminata di mezzora, scollinando a sud del paese, vi
conduce all’affascinante Red Beach, con sabbia color mattone. A
nord, invece, raggiungibile in auto la lunga spiaggia di Kommos,
e oltre quella di Kalamaki.
Per
ogni informazione:
www.visitmatala.com
Scegliamo questo gradevole villaggio sul mare, a 40 chilometri da
Rethymno, per proporre una base comoda e centrale, al fine di visitare
una zona fra le più belle di Creta dal punto di vista naturalistico e
paesaggistico, ricca di spiagge meravigliose e isolate e villaggi
pittoreschi.
Partendo da Matala, percorriamo la strada principale in direzione
Rethymno, giungendo dopo 30 chilometri ad Agia Galini e dopo 54 a
Spilia. Proseguiamo per altri 4 km. e a Mixorrouma svoltiamo a sinistra
per una strada secondaria, in direzione Frati, Asomatos, Lefkogia ed in
una ventina di chilometri siamo a Plakias.
Una
catena montuosa con cime che sfiorano i 1000 metri fa da contorno a
quest’area suggestiva del sud di Creta. Il monte Kouroupa in
particolare, alle cui pendici sorgono tradizionali e pittoreschi
villaggi come Mariou, Sellia, Frati, Mirthios, nei quali è
possibile trovare qualche camera in affitto e gustarsi serate in taverne
tradizionali, con cibi e piatti di Creta
Bellezze naturali straordinarie, come la gola di Kourtaliotiko,
nella quale scorre il fiume Megalopotamos, che arrivato al
mare forma un laghetto naturale, circondato da palme, in corrispondenza
della meravigliosa spiaggia di Finika, bagnata da un mare
incredibile. Una meraviglia da godersi arrivando dal mare, oppure
scendendo dal sentiero che percorre la gola. Nelle vicinanze il
Monastero di Preveli, anch’esso edificato in un contesto
paesaggistico straordinario e ricco di storia.
Altre spiagge meravigliose sono nel golfo di Damnoni, a fianco di
quello di Plakias verso est. Spiagge pulite e mare cristallino. Una
zona, questa, in parte aggredita dal turismo, ma basta prendere lo
sterrato per raggiungere calette più isolate, oppure verso oriente le
spiagge di Ammoudi e Shinaria, e ci si trova di nuovo in
contesti paradisiaci e non affollati. Anche a ovest di Plakias troviamo
un paio di spiagge molto gradevoli, come Gavdolimano e Souda,
anch’essa con palme e sabbia fine, oltre che servita da alcune taverne
ed accomodation.
Il
villaggio di Plakias, al centro dell’omonimo golfo, ha una spiaggia,
bella e lunga oltre un chilometro. Ottima soluzione per sostare qualche
giorno, capace di soddisfare qualsiasi esigenza del turista, con
accomodation di ogni tipo, bar, cafè, taverne, ristoranti ed altre
occasioni di intrattenimento.
Una
strada panoramica di 25 chilometri verso ponente, conduce da Sellia a
Frangokastello, un luogo molto suggestivo, dove un vecchio castello
ancora in buono stato, costruito dai veneziani nel corso del XIV secolo
per imporre l’ordine nella regione “ribelle” di Sfakia, fa da sfondo ad
una meravigliosa e lunga e ampia spiaggia sabbiosa sul mar Libico. Altri
20 chilometri a ovest e siamo a Sfakia (Chora Sfakion). Sfakia è
un villaggio sul mare totalmente deturpato nelle sue bellezze da un
turismo troppo intensivo. Le accomodation ed i ristoranti per turisti
dell’affollatissimo lungomare prevalgono su tutto e il fenomeno si
spiega con la posizione strategica che occupa Chora Sfakion. Siamo ormai
nella prefettura di Chania, e Sfakia è l’ultimo avamposto dal quale
partono i caicchi per raggiungere la spiaggia di Agia Roumeli,
allo sbocco delle visitatissime gole di Samaria. I caicchi inoltre
servono la vicina Loutro e la più distante Sougia,
incantevoli località sul mare, raggiungibili praticamente solo in barca.
Sfakia è dunque base obbligata per chi intende visitare le gole di
Samaria “partendo dal basso”, ma è anche punto di transito per chi le
percorre per intero, e allo sbocco sul mare viene condotto in barca a
Chora Sfakion per essere “caricato” sul pullman di ritorno a Chania.
La
prefettura di Rethymno (foto
en:User:Kostis.gr /
CC BY-SA) è la minore fra quelle di Creta come superficie,
e la penultima come numero d’abitanti. La parte meridionale, come
abbiamo visto, è particolarmente interessante dal punto di vista
paesaggistico, presentando vere e proprie meraviglie naturali, mentre la
parte settentrionale è caratterizzata da un lungo litorale, che inizia
ad oriente ancor prima della baia di Bali, poi verso il centro diviene
una sorta di lunga spiaggia ininterrotta, fino a quella sorta di
“sperone” nel quale è collocata la città di Rethymno (gemellata con il
Comune di Castenaso, alle porte di Bologna), una delle più belle di
Creta, forse la più bella escludendo Chania, con la sua pianta
medioevale e gli spiccati caratteri veneziani e turchi. Proprio la
dominazione veneziana ha portato in auge questa città, che non aveva
avuto rilievo nell’antichità; protetta dal castello e dalle mura, ha
comunque dovuto cedere nel XVII secolo, come le altre città cretesi,
alla dominazione turca, che cancellò in buona parte quella netta
impronta rinascimentale di “italianità” che Rethymno stava assumendo,
facendo spuntare moschee e minareti. Tuttavia, a posteriori, come nel
caso di Chania e di altre città greche che conservano ancora impronte
evidenti delle dominazioni veneziane e ottomane, questo contrasto ed
insieme convivenza di stili diversi le rende ancora più affascinanti e
pittoresche.
Davvero suggestiva l’entrata del porto e la sua pianta quadrata, intorno
al quale sorge il centro storico in stile veneziano e ottomano, in una
struttura urbana che è stata giudicata monumento storico e tradizionale,
dunque da preservare, come si sta impegnando a fare l’amministrazione
comunale, nella sua bellezza dei monumenti, delle chiese, delle strade.
Dunque, da vedere la città vecchia, con il porto, la
fortezza, le mura di cinta, la moschea Neratzes,
derivata da una precedente chiesa cattolica allestita dai veneziani, la
chiesa di San Francesco, la fontana Rimondi (costruita
dall’omonimo Rettore della Serenissima nel XVII secolo), la Loggia;
non dappertutto in Grecia è possibile trovare importanti testimonianze,
come queste, dell’arte e dell’urbanistica rinascimentale.
Non
mancano i musei, come quello della storia e del folklore,
ospitato in un antico palazzo in stile veneziano, e quello archeologico,
ospitato nella fortezza, oltre alla galleria municipale di pittura. A
proposito di archeologia, nel 1969, nella zona di Armeni
(villaggio nell’entroterra di Rethymno), un paio di studenti scoprirono
alcuni antichi vasi, e in seguito degli scavi portarono alla luce una
necropoli, dalla quale sono già state portate alla luce oltre 200
tombe.
La
fortezza è stata edificata alla fine del XVI secolo nella parte
occidentale della città, su una piccola collina, per proteggere i
cittadini dalle incursioni dei pirati turchi, proprio nella zona in cui
sorgeva l’acropoli dell’antica Rethymno.
Val
dunque la pena inserire Rethymno per una tappa di almeno due notti, per
gustarsi a pieno le bellezze e l’atmosfera di questa città. Provenendo
da Plakias, dalla meravigliosa parte meridionale della prefettura di
Rethymno, sono solo 40 i chilometri che ci dividono dal capoluogo, anche
perché in corrispondenza del territorio di questa prefettura, abbiamo
uno dei punti in cui Creta è più “stretta”. Nei dintorni più immediati
di Rethymno, oltre alla citata necropoli di Armeni, le principali
attrattive sono la lunga spiaggia che si distende verso oriente, con
alcune località turistiche come le vicine Perivolia e
Platanias. Un po’ battute dai venti del nord, sono comunque spiagge
gradevoli e attrezzate, ma non certo spettacolari come quelle
meridionali. Se non ci siamo già stati durante la nostra permanenza a
Heraklio, allora spingiamoci anche fino alla pittoresca baia di Bali.
Un altro lungo litorale si trova ad una decina di chilometri da
Rethymno, verso ponente, oltre una decina di chilometri di spiaggia,
spesso semideserta, fino al villaggio di Georgiopouli, porta
della prefettura di Chania.
East
Rethymnon beach
East
Rethymnon beach
East
Rethymnon beach
East
Rethymnon beach
Georgioupolis beach
La
meravigliosa capitale dell’omonima prefettura, nonché seconda città
cretese per popolazione, è senza dubbio una meta irrinunciabile della
nostra visita a Creta. Costruita a circa 150 chilometri ad ovest della
capitale dell’isola Iraklio, Chania è oggi una città moderna, dotata
delle fondamentali infrastrutture trasportistiche, come il moderno
porto collocato nella parte meridionale della baia naturale di
Sougia (di fronte al porto militare) e l’aeroporto internazionale
collocato al centro della penisola di Akrotiri, che delimita ad
est la città, formando da una parte la baia di Sougia e dall’altra il
golfo di Chania. All’interno di questa modernità, sopravvive intatto uno
dei centri storici più belli, pittoreschi ed affascinanti di tutta la
Grecia, capace di contenere tutte le “stratificazioni” della storia di
questa città, anticamente chiamata Canéa; dal meraviglioso porto
antico in perfetto stile veneziano, come i rioni
retrostanti allo stesso, fino ai successivi rioni costruiti dalla lunga
dominazione ottomana, ed infine visibili tracce lasciate
dal periodo neoclassico. Una “fusione perfetta” di stili
che rende alquanto piacevole la passeggiata nei vicoli e nelle piazzette
del centro, che ancora trasudano di storia, di odori, di sensazioni.
Patria di Eleftherios Venizelos, nato a Theriso, piccolo
villaggio dell’entroterra, e sepolto alle pendici della penisola di
Akrotiri, con una meravigliosa vista sulla città, forse il politico più
rilevante della storia della Grecia moderna, fra gli artefici
dell’indipendenza cretese dal giogo ottomano e della sua adesione alla
nazione greca, della quale è stato più volte primo ministro. Chania,
sempre presso la penisola di Akrotiri, è anche sede di una importante
università specializzata nelle materie ingegneristiche e
scientifiche. A lungo capitale dell’isola (sede del Pascià anche per gli
Ottomani), ha ceduto nel 1971 lo “scettro” a Iraklio.
Numerosissime sono le spiagge che circondano Chania. In direzione ovest
abbiamo una spiaggia cittadina come Neo Chora Beach, poi un golfo
che contiene le spiagge di Kladissos e la bella Chrissi Akti,
tutte sabbiose. Poco più avanti Agii Apostoli, e Iguana beach,
due piccoli golfi che guardano a nord. Poco dopo Paralia Glaros,
in un golfo più ampio. Andando verso Kissamos è un susseguirsi di
località balneari con le loro spiagge sabbiose, come Agia Marina
(di fronte all'isola di San Teodoro), Platanias, Gerani,
Maleme, fino al promontorio che delimita a est il golfo di
Kissamos. Queste spiagge sono sempre molto attrezzate e molto adatte a
bambini e famiglie, con fondali che digradano. I villaggi alle spalle,
di impronta turistica, hanno tutte le comodità necessarie.
In
direzione est, invece, un'altra spiaggia cittadina, quella di Koum
Kapi, oltre il castello veneziano. Per trovare altre spiagge degne
di note bisogna percorrere la penisola di Akrotiri. Nel lato occidentale
da segnalare paralia Kalathas, spiaggia sabbiosa che guarda al
tramonto e un bel panorama alle sue spalle. Più su paralia Tersanas,
in una piccola insenatura che da a sudovest, riparata da onde e
correnti. Ancora più in alto, vicina all'omonimo lago, Maherida
offre rocce e un'acqua più cristallina delle precedenti. Nella zona di
Stavros vi sono alcune spiaggette in un'alternanza fra sabbia e
rocce, con acqua cristallina e uno scenario naturalistico molto
gradevole. Una di queste spiagge è ad un lato di una insenatura
piuttosto profonda, di sabbia ma anche con rocce che formano delle
piccole piscine naturali. Molto adatta ai bambini. Belle, sabbiose e
attrezzate anche le spiagge intorno a Marathi, nella parte
orientale del promontorio, in una sorta di doppia baia. Più a sud la
bella ma più sacrificata spiaggia di Loutraki, anch'essa in una
baia. La parte nord orientale di Akrotiri è piuttosto impervia ed è
difficile raggiungere le sue piccole spiagge. Una zona molto adatta al
trekking.
Oltre il porto di Souda e verso Rethymno altre spiagge e località
balneari. Si inizia da paralia Kalami, sabbia misto ciottoli,
poco turistica ma bella, si prosegue con Kalives, Kera,
Almirida, trovando sempre meno affollamento man mano che si entra in
un promontorio sempre più impervio, alla fine del quale si arriva a
Georgioupoli, una località balneare che apre a un nuovo tratto di
costa verso Rethymno con numerose altre spiagge a disposizione. Resorts
and beach a volontà.
Diversamente da quanto avviene nella parte opposta di Creta (la zona
orientale), non esiste in quest’area una località equivalente a Sitia,
che possa cioè rappresentare una comoda base d’appoggio per visitare le
zone d’interesse, senza dover affrontare lunghe escursioni. Questo a
causa della conformazione territoriale, fra i colpevoli i Lefka Ori, e
delle conseguenti distanze, a meno che non si operi per la “scelta di
mediazione”, per trovare la propria base all’interno, rinunciando a
soggiornare vicino al mare. Oppure possiamo suddividere in due o più
tappe la nostra visita alla zona più lontana e selvaggia della
prefettura di Chania.
Teniamo conto che i “must” della zona sono la penisola di Gramvoussa
e la sua “laguna blu” di Balos (Foto di
Karl Egger da
Pixabay), la spiaggia occidentale, ventosa
ma anche bellissima di Falasarna, l’imperdibile paradiso naturale
di Elafonissi, la cittadina e le spiagge meridionali di
Palechora, e se riusciamo la visita e almeno un pernottamento in
almeno uno dei villaggi di Sougia e Loutro, raggiungibili
praticamente solo via mare, sul mar Libico, alle pendici meridionali dei
Lefka Ori, in un soggiorno che si presenta davvero “fuori dal tempo”.
La
strada principale che percorre la parte settentrionale di Creta prosegue
ad ovest oltre Chania, permettendoci di raggiungere velocemente la città
di Kasteli/Kissamos, al centro di un’ampia baia,
delimitata dalle penisole di Rodopi e Gramvoussa. Da qua parte con una
certa regolarità un traghetto per Antikithira e Kithira, che fa rotta
anche sul Peloponneso meridionale (Githio e Kalamata), oltre che sul
Pireo. Dal porto salpano anche i caicchi per la “laguna blu”,
raggiungibile anche da un comodo sterrato che percorre la penisola di
Gramvoussa, con l’ultimo tratto da percorrere a piedi.
Sempre oltre Kissamos, si inerpica verso sud la strada per Platanos,
dalla quale è poi possibile scendere verso il meraviglioso litorale
sabbioso di Falasarna, dove è possibile anche trovare qualche
accomodation per gustarsi il paesaggio e il mare per più di un giorno.
Siamo nella parte alta dell’impervia costa occidentale cretese, ed un
lungo viaggio ci attende per raggiungere il paradiso di Elafonissi
(foto Yannis Batistakis / CC BY-SA),
posto invece al limite meridionale di questa costa. Si può proseguire a
sud da Platanos ed arrivare a destinazione seguendo strade secondarie,
con tratti vicini alla costa, altri panoramici. Ci vogliono almeno 50
chilometri e ben oltre un ora per percorrere questa distanza solo
apparentemente breve. Una strada un po’ più diretta è quella che si
imbocca prima di arrivare a Kasteli/Kissamos, diretta ai villaggi di
Topoli e Elos (a 20 chilometri dall’inizio della strada),
successivamente seguire le indicazioni per Elafonissi, passando per
Pervolia, Vathi e il monastero di Chrissokalitissa. Dalla superstrada
sono circa cinquanta chilometri, con una strada un po’ meno impervia
rispetto alla precedente. La meta è raggiungibile anche da Palechora,
percorrendo una serie di sterrati in direzione ovest per oltre 20
chilometri. Non mancano le indicazioni, a cura dei proprietari delle
poche abitazioni rurali della zona, stanchi di rispondere continuamente
ai turisti che chiedono lumi sulla strada per Elafonissi. Il luogo
merita certo tanta fatica per raggiungerlo, in un’ambientazione
caraibica per questa piccola isoletta, separata da Creta da un tombolo
in sabbia.
Di
interesse anche il villaggio di Paleochora, il principale della
zona sudoccidentale di Creta, raggiungibile con una strada di una
sessantina di chilometri che attraversa l’isola da nord a sud, che si
può imboccare sulla superstrada dai pressi di Maleme, prima di arrivare
alla penisola di Rodopi. Da Kasteli/Kissamos invece occorre percorrere
la strada per Topoli, oltrepassando il villaggio e girando a sinistra al
bivio di Mili. Paleochora è un piacevole centro abitato costruito su una
piccola penisola, circondato da belle spiagge. In particolare a ovest
Pachia Ammos è la spiaggia del villaggio ed è in sabbia,mentre la
più distante Votsala è più piccola e in ciottoli; verso est
un'altra bella spiaggia cittadina, quella di Kalikia, questa
volta in ciottoli e più distanti le piccole e pittoresche spiagge in
ciottoli di Gianiskari, precedute da Keratides e Anidri.
Gianiskari è collegata a Paleochora da uno sterrato di circa 2
chilometri, non difficile da percorrere, ha una parte riservata ai
naturisti, è sicuramente un “must” di questo angolo di Creta.
Da
Paleochora è anche possibile raggiungere via mare Sougia, piccolo
e pittoresco villaggio sul mar libico (raggiungibile comunque anche via
terra), e la più distante Agia Roumeli (foto a destra), vicino alle gole di
Samaria, sempre navigando verso est. Una navigazione un po’ più lunga
verso sud conduce all’isola di Gavdos, ad un passo dall’Africa.
Chania è dominata a sud dal complesso montuoso dei Lefka Ori, i monti
bianchi, che presentano scenari che possono competere con i paesaggi
alpini, con gole di grande interesse naturalistico e anche turistico. Le
più vicine e facili da raggiungere sono la gole di Theriso, il
paese che ha dato i natali a Eleftherios Venizelos, il politico cretese
più volte citato in questa guida. Theriso dista circa 16 chilometri da
Chania, in direzione sud e ospita quello che è stato il quartier
generale di Venizelos, dove venne proclamato nel 1905 l'inizio della
rivoluzione contro la monarchia di Giorgio di Grecia, Principe di
Candia. A un paio di chilometri, invece, la grotta saracena.
Naturalmente, in paese, tutto quanto serve per rifocillarsi. Le gole
sono lunghe invece 6 chilometri e si trovano lungo la strada principale.
Therisos: monumento a Venizelos |
Capre kry kry |
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Le gole di Samarià sono invece probabilmente la principale attrazione turistica della parte sud di Creta. Sono costituite da uno spettacolare canyon lungo ben 16 chilometri, un vero e proprio paradiso per gli amanti del trekking. La gola e l'omonimo torrente che la percorre taglia la parte occidentale del gruppo montuoso dei Lefka Ori. E' un parco nazionale, secondo nel genere in Europa probabilmente solo alle gole del Verdon, in Francia.
Ci sono due ingressi: uno a valle, nei pressi di Agia Roumeli, dove il torrente si butta nel mar libico. Il secondo è presso la Xyloskala (scala di legno) vicino al villaggio di Omalos, a circa 1200 metri sul livello del mare e a 40 chilometri (un'ora di auto) da Chania. Fra le specie animali che popolano questo parco, la magnifica capra kry-kry, specie autoctona, approdata sull’isola si dice dal periodo minoico e adesso a minaccia di estinzione, anche per la selezione subita durante la seconda guerra mondiale, diventando la principale risorsa dei partigiani cretesi. Oggi si contano solo circa 2000 esemplari.
Per l'ingresso alle gole è
previsto un biglietto dall'importo tutto sommato modesto. Il sentiero da
percorrere è attrezzato, con panchine, fontane e aree di sosta. Il
percorso non è difficile, ma è lungo e con un dislivello di 1200 metri
(in salita o in discesa lo decidete voi), dunque un minimo attrezzati a
livello di calzature bisogna esserlo, senza arrivare per forza agli
scarponcini o scarpe da trekking.
Per
affrontare il percorso in discesa, l'ideale è partire da Chania con bus
o taxi in direzione Omalos. Una volta discesi, prendere il traghetto per
Sfakia e il bus o taxi per il ritorno a Chania. Ovviamente, le varie
agenzie turistiche possono organizzare i vari pacchetti tutto compreso.