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ELAFONISOSUna piccola finestra greca sui CaraibiIntroduzione Come arrivare Da non perdere Per dormire Per mangiare Come muoversi Criticità Immagini Links Breve introduzione a Elafonisos: cenni geo-morfologici La prima volta che arrivammo in zona avevamo già consumato la metà del tempo che ci eravamo concessi per il nostro tour del Peloponneso, percorrendone il periplo con la Punto blù, era il 1996 o forse il 1997. Neapoli era stata un po’ deludente, ci eravamo arrivati in pieno pomeriggio dopo Monemvassia; il mio istinto mi spingeva verso Kithira ma l’Elena, come al solito, mi riportava sulla terra, ricordandomi che il tempo era poco per programmare una visita idonea ad un’isola di quella portata, e per fortuna ci siamo ripromessi di ritornarvi in seguito. Ci siamo ricordati che un amico greco aveva parlato di quest’isoletta nei pressi di Neapoli, vicina alla terra, piccola ma con spiagge graziose, dunque tornando verso nord, nel terzo dito, appena dopo pochi chilometri, abbiamo visto l’indicazione Elafonisos, abbiamo svoltato, anche se il pomeriggio procedeva. Arrivati a Pounta, potevamo quasi toccarla, ed il traghetto era così frequente ed economico che invogliava almeno ad una visita … per fortuna! Un paio di giorni dopo abbiamo ripreso il traghetto in senso opposto, per terminare il giro del Peloponneso, guardando verso l’isola, fino a quando le lacrime hanno tolto nitidezza all’immagine del nostro sogno che si allontanava piano piano … Il clima è quello del sud del Peloponneso, dunque mite per tutto l’anno, con il sole che picchia d’estate, anche se l’isola è soggetta ai venti, soprattutto la zona delle spiagge, in particolare quelle a sud (Simos beach e Megali paralia), mentre il paese (che ha lo stesso nome dell’isola), posto a nordest, è un po’ più riparato. Quando il vento è forte è quasi impossibile godersi appieno la vita nelle spiagge, tutte sabbiose, e in mancanza di baie abbastanza riparate dai venti. Questa situazione più estrema l’abbiamo riscontrata tornandoci negli anni successivi. Siamo a cavallo fra il vecchio e nuovo millennio, poi dopo molti anni, siamo finalmente ritornati nel 2017, dopo il 20 agosto e anche in questa occasione un po' di vento, ma soprattutto presso la spiaggia di Panagia. Elafonisos (alias Elafonisi, anche con la doppia s, cioè Elafonissos, Elafonissi, in italiano Cervi) ha una dimensione di appena 20 Km quadrati con una popolazione di 1041 unità (anno 2011), ed è distante solo 350 metri da Pounta, nel terzo dito del Peloponneso (prefettura di Lakonia, della quale fa parte anche l’isola). La quota massima è rappresentata dal "picco" di Vardia (278 mt. slm). Dopo qualche richiamo, ho deciso di chiamarla Elafonisos e non Elafonissi, come più mi piacerebbe, per non confonderla con quella di Creta. Per quanto riguarda il percorso per giungere ad Elafonisos, come per Kithira occorre tempo ed impegno, ma ne vale la pena. Peraltro (aggiornamento 2017) con il nuovo sistema autostradale l'attraversamento del Peloponneso è molto più rapido. Se partite dall’Italia con la vostra auto, moto o camper, imbarcatevi ad Ancona, se provenite dal centro nord, o se preferite da Venezia o Trieste. Altrimenti potete imbarcarvi a Bari o da Brindisi. In ogni caso scendete al porto di Patrasso. Noi di solito viaggiavamo con Minoan Lines (Ancona e Venezia), da diversi anni di proprietà Grimaldi, ma con il tempo abbiamo cominciato ad utilizzare anche il gruppo Anek - Superfast. Entrambi hanno navi veloci e di ottimo confort, anche se si è un po' smarrita la magia di un tempo e la cura dei "vessels". Per spendere decisamente meno occorre andare fino a Brindisi e scegliere una compagnia più economica. Da Patrasso la strada sicuramente più veloce per raggiungere Elafonisos (a maggior ragione con il nuovo sistema autostradale) è la seguente: prendere in direzione Atene ed uscire dall’autostrada nei pressi di Corinto, imboccando l’autostrada E65 (direzione Kalamata) che porta a Tripoli, proseguendo poi in direzione Sparta. Qua si può scegliere se proseguire per la E65 in direzione Kalamata e prendere la deviazione per Sparta in prossimità di Megalopoli, oppure uscire a Tripoli e prendere la vecchia e comoda statale per Sparta, dove si può anche optare per una pausa, andando a cercare qualche rarissima testimonianza degli antichi fasti o meglio visitare la vicina Mistras, interessante borgo medioevale arrampicato su una roccia, sicuramente molto meno anonimo di quello che è Sparta oggi. Lasciata Sparta continuate a dirigervi verso sud, inoltrandovi nella Lakonia (state tagliando a metà il Peloponneso) fino a Githio, se decidete di visitare questa amena cittadina, che merita quanto meno il tempo necessario a bersi un frapé con vista sulla deliziosa baia, poi dirigetevi verso Skala e Neapoli. Altrimenti, se avete fretta (o come è probabile se siete già stanchi), state molto attenti al bivio per Skala, circa 25 Km dopo Sparta e dirigetevi dunque verso sud-est, attraversando le cittadine di Skala, Elos, in direzione Moloi e Sikia, svoltando a destra, decisamente verso sud, quando trovate le indicazioni per Neapoli. La strada per Neapoli è di buona percorribilità, la parte precedente è stata velocizzata e migliorata negli anni. Se avete invece un giorno in più, proseguite per Monemvassia; se siete amanti del genere San Marino o Mont St. Michel non ve ne pentirete. In ogni caso calcolate di spendere 5 o 6 ore per percorrere il tragitto Patrasso – Neapoli. Qualche chilometro prima di Neapoli, sulla destra troverete la strada per Pounta, e vi troverete in meno di 10 Km ad un passo dal paradiso, laddove piccoli ferries ogni mezzora collegano il Peloponneso a Elafonisos. Anche se è molto breve e i servizi sono piuttosto frequenti, la traversata viene a costare una quindicina di euro fra veicolo e passeggeri. Per raggiungere la zona di Neapoli ribadisco che non consiglio ogni altro tragitto alternativo vi venisse in mente, passando da Olimpia, piuttosto che da Kalamata; per quanto bello ed interessante sia vi farà perdere molto tempo, così come improbabili e lunghissime traversate montanare tipo la strada Patrasso – Tripoli, o la Megalopoli – Sparta o anche Kalamata – Sparta e Kalamata – Areopoli – Githio; bellissime ma buone per un giro dedicato al Peloponneso. Se partite dall’Italia a piedi (in nave o in aereo) può diventare un’impresa raggiungere l’isola; se arrivate al Pireo provate a raggiungere Neapoli con i Dolphins, mentre se partite da Patrasso affidatevi tranquillamente alle autolinee elleniche: prima o poi arriverete. Se siete camperisti, beh, questo può essere il vostro paradiso. Si fa presto a dire cosa non può perdere in quest’isola, in quanto è l’inno alla semplicità: poche cose ma efficaci. In particolare le tre spiagge importanti, tutte nel lato opposto al paese. Paralia Panagia è forse la terza spiaggia per bellezza. La terza, non l’ultima, intendiamoci. Si raggiunge con una strada asfaltata di 4.5 chilometri che parte a nord del capoluogo e procede verso sudovest. La spiaggia è lunga ed ampia e la consiglio in particolar modo per la mattina, per il primo bagno. Se vi capita, tuttavia, la sera offre degli strepitosi tramonti sul secondo dito del Peloponneso. Questa zona negli anni si è molto attrezzata, ampliando la piccola località di Kato Nisi, facendone un vero e proprio secondo polo antropizzato di Elafonissi. Dunque bar, anche a servizio della spiaggia, ristoranti e anche tante accomodation. Con l'apertura di una nuova strada asfaltata, che in un piacevole saliscendi panoramico percorre il lato ovest dell'isola, prima quasi inesplorato, si arriva comodamente in pochi chilometri a Megali Paralia e Simos Beach, dunque Kato Nisi diventa veramente un punto strategico per vivere al meglio la vostra permanenza su Elafonisos, per due motivi: diventa il punto più comodo per le spiagge (se si è motorizzati, naturalmente), è molto meno caotico della piccola capitale, comunque facilmente raggiungibile per trascorrere la serata. Prendendo la strada che parte a sud del capoluogo si percorre invece la costa orientale dell’isola, caratterizzata fino a qualche anno fa da una particolare discarica di rifiuti a cielo aperto, proprio nel punto in cui la strada si inerpica verso uno scollinamento, oltre il quale si comincia a capire la portata di quest’isola. Proprio la prima volta che arrivammo ad Elafonissos ci dirigemmo in questa direzione, in quanto non avevamo ancora deciso di dormirci quelle 2 o 3 notti che furono troppo poche e ci … costrinsero a ritornarvi più volte negli anni seguenti. Dopo la ex discarica (o forse l'hanno nascosta meglio), si intravede il Paradiso. Oltre la collina, si intravedono acque caraibiche e dunque la discesa (parliamo sempre di leggeri dislivelli) è da acquolina in bocca. La prima spiaggia che si incontra, sulla sinistra e sul versante orientale, è Lefkis bay, cara ad alcuni camperisti, ma non ancora troppo comoda ed idonea ai nostri gusti, a parte il colore turchese dell’acqua. Dunque una spiaggia da tenere buona tuttalpiù nei giorni successivi, se soffia vento dalla parte sbagiata. Dunque procediamo girando a destra, intravedendo le due spiagge più belle: Megali paralia (spiaggia grande) e Simos beach. Entrambe sono a circa 4 chilometri da Elafonisos paese. Dunque avrete capito che se soggiornate in quest’isola un pieno di carburante vi può durare anche un mese, anche recandovi alle spiagge e facendo ritorno alla base più volte al giorno. Va detto che negli anni sono stati costruiti studios e veri propri resort anche in prossimità di queste due strepitose spiagge Simos beach è riportata in quasi tutte le guide turistiche della Grecia, è una baia di non troppo piccola, anche se leggermente chiusa, separata da un piccolo tombolo da un’altra baia, molto grande ed aperta, ove si trova la megali paralia, che è un po’ più soggetta ai venti e quindi alle onde. Oltre il tombolo un penisolotto di sabbia e roccia, alto qualche decina di metri. La sabbia è bianca e fine, e l’acqua è d’un turchese intenso, quasi caraibico, per diversi metri, poi diventa blù. Simos beach, soprattutto vicino al tombolo, è un po’ più chic, se si può usare il termine, mentre Megali paralia è più selvaggia, anche se negli ultimi anni si stanno moltipilicando le Kantinas e gli ombrelloni, sigh! Come ho anticipato, già a inizio anni 2000 si capiva che stavano costruendo nelle prossimità un complesso turistico che avrebbe tolto il "monopolio" in questa parte pregiata dell'isola ai camper e alle tende (molte a igloo) dei campeggiatori liberi. Megali paralia è il luogo ideale per giocare con le onde, e vi garantiamo che, in base alla nostra esperienza, capita spesso, sia qua che a Simos beach, soprattutto di pomeriggio. Se avete paura delle scottature portatevi dietro l’ombrellone. A Simo’s c’è anche la possibilità di essere ombreggiati dalla vegetazione, anche se a diverse decine di metri dal mare. Inutile dire che negli ultimi anni è aumentata l'offerta di ombrelloni e lettini a pagamento, ma va detto che, soprattutto a Megali paralia, lo spazio libero è sempre maggioritario. Il paese di Elafonisos è quello che si vede di fronte alla costa, caratterizzato da un numero significativo di camere in affitto, pochi alberghetti, tante seconde case, alcune taverne, bar, un periptero e pochi negozi, per lo più tipo emporio. Si gira tranquillamente a piedi e non è nulla di particolare, anche se è in riva al mare (si può ovviamente anche fare il bagno) e possiede una deliziosa chiesetta, Agios Spyridon (patrono dell'isola) in un isolotto raggiungibile con una passerella, oltre al porticciolo popolato da numerose imbarcazioni da pesca degli abitanti dell’isola. E’ l’ideale se si cerca tranquillità, ed è molto romantico per le coppie. Va bene anche per le famiglie che non abbiano la necessità di grosse strutture e servizi a portata di mano. Per i giovani in cerca di mossa è meglio rivolgersi altrove; in particolare qualche Ciclade. Anche se si sono notati ragazzi soli e ragazze sole. Negli ultimi anni anche il piccolo capoluogo ha avuto la sua espansione e se lo ritenete troppo caotico, come detto, c'è Kato Nisi. E’ paradossalmente più agevole trovare da dormire ad Elafonisos, piuttosto che a Kithira, anche perché le camere e gli appartamenti in affitto sembrano costituire la maggioranza delle costruzioni presenti. Ovviamente in certi periodi c’è il tutto esaurito, e purtroppo in futuro la situazione non può che peggiorare, malgrado il deprecato aumento delle costruzioni. In tal senso vi rimando alle "note dolenti". I prezzi delle camere negli ultimi anni sono aumentati. L’anno scorso abbiamo trovato a 12000 dracme (circa 37 euro) ed eravamo già in settembre. Parlando di dracme, si capisce che questo racconto è iniziato a cavallo dei due millenni. Magari 12000 dracme. Nel 2017 c'era da spendere almeno il doppio, se non il triplo. La maggior parte delle accomodation si concentrano nel paese di Elafonisos, ma come detto precedentemente si possono trovare valide alternative sia a Kato Nisi che nei pressi delle due spiagge più importanti. In una settimana si può mangiare quasi ovunque, in quanto le taverne complessivamente saranno una decina in tutto. Non vi è nell’isola una cucina da oscar. Quasi ovunque si può mangiare del discreto pesce, anche perché la pesca, oltre al turismo, è l’attività principale degli abitanti. La taverna più gettonata è una psarotaverna (taverna specializzata in piatti a base di pesce) posta nell’angolo nord del centro del paese, vicino alla chiesa. C’è un buon brodetto di pesce. Tutti i posti hanno ovviamente e rigorosamente tavolini all’aperto. E’ possibile mangiare, e con una certa qualità, anche alla taverna presso Simo’s beach. I bar sono carini per prendere il frapé, per fare uno spuntino, o per bere qualcosa dopo mangiato. Sia quelli del paese che quello di Simo’s beach. Beh, quattro chilometri a piedi si fanno in un’ora, in bici in dieci minuti, ma se avete la macchina è sempre meglio. Ovviamente chi ha il natante gode sempre di più. A parte la discarica (della quale ribadisco non ho trovato più traccia al ritorno nel 2017) la nota dolente di quest’isola è che è stata scoperta dal "turismo di massa", con le virgolette, perché il tutto è nelle dovute proporzioni. Non siamo certo nella riviera romagnola, ci mancherebbe, tuttavia le dimensioni di quest'isola sono quelle che sono e dunque il pur importante incremento del turismo, che porta risorse importanti, ne ha limitato un po' la magia di quando l'avevamo vista non dico intonsa, ma sicuramento molto meno frequentato. Già dopo la prima visita, ritornando, ci fu modo di vedere e immaginare le rapide trasformazioni in tal senso. Anche il miglioramento della viabilità del Peloponneso aiuta i turisti a raggiungere questo angolo di Paradiso più facilmente di un tempo.Nei mesi di punta la presenza nell’isola è sicuramente sovradimensionata alla capienza. La legge del mercato rischia di portare un ulteriore ampliamento delle costruzioni, con nuove camere per l’affitto, alberghi, servizi, etc, quindi ci si auspica che l'amministrazione sia lungimirante e punti alla qualità. Questo comporta inevitabilmente il costante aumento dei prezzi, a partire da quello del traghetto, che rende anti economica l'eventuale scelta di dormire sulla "terra ferma" e raggiungere Elafonisos quotidianamente solo per frequentarne le spiagge. Se uno può evitare, dunque, le stagioni più affollate è meglio.
https://elafonnisos.gr/ (portale turistico su Elafonisos in greco) www.elafonissos.gr (portale turistico su Elafonisos, in greco, inglese e italiano) www.ferries.gr (database compagnie navali elleniche, con tratte e orari) www.greekislands.gr (data base per collegamenti ferries, accomodations, car rentals, etc.) https://www.greeka.com/peloponnese/elafonissos/ (a mio avviso il miglior portale per trovare accomodation in Grecia, soprattutto per le isole; ecco la pagina dedicata a Elafonisos) https://www.elafonissos.it/ (sito in italiano per informazioni sull'isola e prenotare accomodations) https://greciamia.it/pages/elafonisos (Elafonisos su Greciamia.it) https://www.elafonissos.org/ (sito in italiano, inglese e greco su Elafonisos) http://www.elafonisos-island.com/ (portale turistico in inglese) https://www.elafonisoseco.org/ (la prima associazione ecologica di un'isola greca! In italiano, inglese, francese e greco) https://www.elafonisos.biz/ (portale turistico in greco e inglese)
Pagina aggiornata 05/2020 |