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Dopo un bel giro
nelle isole di Naxos e Paros (anno 2006), abbiamo voluto "approfondire"
l'argomento Cicladi scegliendo per l'anno successivo come primo
obiettivo l'Isola di Sifnos, per poi terminare le vacanze (sempre
troppo brevi) nella non troppo lontana e ancora più intima
Folegandros. Investita solo abbastanza recentemente da flussi turistici
che si possono considerare "rilevabili", Sifnos rimane un'isola ancora
un po' sul guado, cioè se mantenersi in qualche modo ancora
"autentica" oppure abbandonarsi completamente alle esigenze
dell'industria turistica, come parrebbe d'altro canto orientata a fare.
Le dimensioni piuttosto ridotte, la mancanza di un aeroporto (si
può comunque atterrare nelle vicina Milos), la carenza di
infrastrutture, la tendenza da parte dei principali tour operator ad
insistere sulla linea Mykonos - Paros (e Naxos) - Ios - Santorini,
mantengono fortunatamente (per i vacanzieri) una tensione turistica
minore sulla zona occidentale dell'arcipelago, che comprende appunto
Sifnos e Milos, due isole che sicuramente meriterebbero più
attenzione. Nelle sue due vesti (tradizionale e turistica) Sifnos
è comunque una "very cicladic island", proponendo alcune
interessanti peculiarità che andiamo brevemente a illustrare.
La
qualità delle argille di Sifnos consegna all'isola una lunga
tradizione nella lavorazione a mano della ceramica. In diversi villaggi
dell'isola sono ancora attivi diversi laboratori artigianali, mentre
numerosissimi sono i negozi che mettono in vendita ogni tipo di oggetto
(piatti, tegami, vasi, brocche, soprammobili etc.), con una politica di
prezzo nella maggior parte dei casi non penalizzante per il compratore.
Un lavoro in meno per il viaggiatore pensare al tipo di regalo da
portare a chi è rimasto a casa (mamme, amici, fidanzati,
coniugi ....). Con queste terrecotte, oltre a realizzare tegami di
varie fatture, gli abitanti di Sifnos costruiscono anche veri e propri
forni, grandi protagonisti della cucina, un altro punto d'eccellenza di
quest'isola. Solo Naxos, infatti, può competere con la
cucina sifniota. Mentre nel resto della Grecia si è sempre
cucinato la carne usando prevalentemente la cottura sulla brace (divino
modo comunque per cuocerla), a Sifnos si andava oltre, producendo
ottimi arrosti e stufati nei forni in ceramica. Diversi sono i piatti
tipici della zona, come l'agnello "Mastela" (da non confondere con il
noto uomo politico italiano, in qualche modo anch'egli ormai "cucinato"
a dovere), meglio se cotto nei famosi forni di terracotta, oppure le
polpettine di ceci (Revithia Keftedes), per finire con la famosa
"Revithia Soupa", cioè una zuppa di ceci che si consuma
tradizionalmente nel pranzo domenicale (approfondiremo in seguito).
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Non è
finita, perché Sifnos propone anche dei villaggi pittoreschi
e gradevoli da visitare, a partire dal centro "portuale" di Kamares,
dalla capitale dell'isola, una vera e propria "conurbazione in altura"
al centro di Sifnos costituita da Apollonia (capoluogo vero e proprio),
Artemona, Pano Petali, Kato Petali, Exambala, fino a Kastro, antica
capitale fortificata a strapiombo sul mare, in auge nei tempi in cui ci
si doveva difendere dalle invasioni dal mare.Oltre a questo, alcuni
gradevili "fishing villages". Ben 365 sono le chiese e i monasteri che
si contano in quest'isola dalle dimensioni oggettivamente ridotte,
ognuna delle quali ha i propri "panegiri", dunque Festivals religiosi a
volontà praticamente per tutto il periodo dell'anno. Alcune
di queste chiese e monasteri sono veramente di pregevole fattura e
interesse storico e architettonico.
Ultima
caratteristica che vogliamo menzionare per concludere questo breve
identikit dell'isola di Sifnos è che la conformazione delle
sue spiagge si presta particolarmente per le famiglie con figli
piccoli. Le spiagge sono gradevoli, anche se solo alcune entrano a
nostro avviso nella "top 100" delle "Ellinikes Paralies", e quasi tutte
all'interno di baie abbastanza riparate. Quasi mai, salvo condizioni
atmosferiche e del mare avverse, si incontrano lidi in cui è
pericoloso fare il bagno per un bambino o un non nuotatore, e quasi
sempre il fondale degrada lentamente, man mano che ci si allontana
dalla riva. Nelle principali località sul mare (Kamares,
Vathi, Platys Gialos e Faros) vi è la presenza di bar e
taverne direttamente sulla spiaggia, con la possibilità di
consumare con la massima tranquillità il vostro pasto e la
vostra bevanda, vedendo giocare a pochi metri i vostri figli sulla
sabbia, o addirittura fare il bagno senza il minimo pericolo. Abbiamo
sempre segnalato questo tipo si situazioni quando si verificano in
altre isole, ma a Sifnos sembra quasi una regola.
Non nascondo di
essermi liberamente ispirato, per quest'isola in particolare, sui
contributi del grande Matt Barret (www.greektravel.com/sifnos/),
che sembra aver fatto di Sifnos la sua isola preferita. Ho provato
inutilmente a mettermi nelle sue tracce, ma la "caccia" ha avuto esito
negativo: Matt per quell'anno era già passato.
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Kamares
Sulla strada di
Matt Barret: per un "filoellenico" come chi scrive, questo internauta
americano non può che assurgere al ruolo di Mito. Ecco
l'inizio - liberamente tradotto - della sua descrizione di Kamares: "Puoi
cambiare la tua descrizione di Kamares" Apostolis all’agenzia
Aegean Thesaurus mi disse un giorno nel suo ufficio, "dà
l'impressione errata. Quando dici 'il Porto'
si pensa a qualcosa non come Kamares. Sai, la maggior parte dei porti
sono....caotici, un po’ sporchi e un posto per arrivare e
partire, ma non da rimanerci."
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Kamares (clicca sull'immagine
per ingrandire)
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Kamares
è anche un ottimo posto per stabilire la propria base
sull'isola, non troppo distante, viste le dimensioni della stessa, dai
principali punti di interesse di Sifnos, nonché ricco di
accomodation di vario genere e per tutti i portafogli, compreso un
campeggio. Vari market e negozi possono soddisfare ogni esigenza
impellente del turista, senza dover affrontare un viaggio con il
proprio mezzo. Il porto nel luogo di soggiorno consente una bella
comodità, all'arrivo e alla partenza, soprattutto per chi
è sprovvisto di un mezzo di locomozione proprio, oltre alle
gambe. Kamares è anche il biglietto da visita di Sifnos, la
prima immagine, la prima impressione del turista, che inevitabilmente
lì approda ed ha il primo contatto "sensoriale" con l'Isola,
una sorta di "imprinting" che difficilmente svanisce. Anche
perché, avvicinandosi a Sifnos con una nave proveniente da
Nord (Pireo), si ha l'impressione man mano che ci si avvicina di
un'isola brulla, pressoché disabitata e poco accogliente,
almeno fino a quando non si imbocca la baia di Kamares. |
Agios Simeon
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Effettivamente questa
descrizione coincide con la realtà. Vuoi perché
ad oggi il porto di Kamares non è certo uno dei
più frequentati dalle rotte dei traghetti che incrociano le
Cicladi, vuoi per la sua collocazione discreta, occupando solo la parte
iniziale della lunga baia, che termina ad Agia Marina. Kamares
è un ottimo posto per prendere il sole e per farci il bagno,
soprattutto di pomeriggio, vista l'esposizione a occidente, sfruttando
la lunga e ampia spiaggia, attingendo ai numerosi locali retrostanti,
taverne e café, con tavolini che danno direttamente sulla
sabbia. Kamares è un ottimo posto per passarci la serata,
con le stesse taverne, café e pasticcerie che si trasformano
per la vita serale e notturna, con lo spazio giochi e i playground per
far divertire i vostri bambini, e non solo, con la strada principale
che si anima per una accogliente "vasca" e opportunità di
shopping o "looking" per chi proprio non vuole spendere.
La lunga
spiaggia continua dopo l'abitato di Kamares e termina a nord, dopo un
tratto senza alle spalle alcuna edificazione, ad Agia Marina, ai piedi
del monte Agios Simeon, dal quale si può godere una
fantastica visuale del golfo. Gli arditi che vogliono affrontare una
scalata possono anche visitare nella zona il monastero di Agios
Spiridon. A sud, invece, domina la scena il Profitis Ilias, il monte
più alto di Sifnos (680 mt. slm), anche qua più
di un monastero da visitare per gli appassionati di trekking. Agia
Marina è un piccolo villaggio a nord del golfo, con alcune
possibilità di accomodation e la vista migliore sul tramonto. |
Agia Marina (clicca
sull'immagine per ingrandire)
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Tornando alla lunga e
ampia spiaggia sabbiosa, questo è uno dei luoghi
più adatti (ma ce ne sono anche altri sull'isola) per chi ha
dei bambini. Il mare non è quasi mai mosso, vista la
protezione naturale di cui gode la baia, anche in caso di Meltemi i
monti circostanti fanno buona guardia. Il fondale digrada molto
lentamente e l'acqua è calda nei mesi estivi, proprio per
questo motivo. Come dice Matt, "il modo migliore di fare
felici i bambini è circondarli di altri bambini",
e nella spiaggia di Kamares i "piccoli cuccioli d'uomo" non mancano mai.
Uscendo da Kamares per
l'unica strada, diretta a sudest verso Apollonia, si passa una pianura
fertile, nella quale sono collocati gli orti di proprietà di
molti gestori di taverne, con la strada che comincia a salire in una
sorta di gola, che in alcuni punti sembra quasi una sorta di "terra di
nessuno". La strada è abbastanza stretta, come tutte quelle
di Sifnos, è in pochi punti si può sorpassare,
dunque è meglio non trovarsi dietro a bus o camion,
soprattutto mentre si sale. Sono solo sei chilometri, comunque, quelli
che ci separano dal centro dell'isola, il gruppo di villaggi capitanato
da Apollonia.
Apollonia,
Artemona, Pano Petali, Kato Petali e Exambela
L'arrivo da
Kamares ad Apollonia (il cui nome deriva chiaramente dal dio greco
Apollon, il "nostro" Apollo) può destare qualche
perplessità, soprattutto per chi si approccia la prima volta
e magari è alla ricerca di un accomodation, o nella migliore
delle ipotesi di quella che ha prenotato in zona o in uno degli altri
villaggi dall'altra parte dell'isola. Dall'altra parte,
perché quando si arriva ad Apollonia nei fatti si
"scollina", infatti è il luogo in cui si passa dal versante
occidentale dell'isola a quello meridionale ed orientale, ma anche
settentrionale, perché da qua parte la strada per
Chersonissos, il villaggio più a nord di Sifnos. In
realtà, passando da Kamares ad Apollonia non si va solo
verso est, ma anche verso sud, questi però sono solo
dettagli...
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A sinistra e in alto: Apollonia
(clicca sulle immagini per ingrandire)
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Non è
certo il massimo l'impressione iniziale del capoluogo isolano, che
appare stretto in una morsa di traffico (in realtà non
è così, ma piuttosto il fatto che tutto il poco
traffico dell'isola passa comunque da lì), con l'impressione
di non poter nemmeno fermare la macchina, visto il poco spazio
disponibile. In realtà, impareremo presto a frequentare i
pochi parcheggi disponibili e a muoverci a piedi. Inizialmente non si
ha l'impressione visuale di cinque (e più, ci sono anche
Katavati e Agios Loukas) villaggi, ma appunto di un'unica conurbazione,
con poca soluzione di continuità, che occupa ad anfiteatro
il centro geografico di Sifnos, anche se nettamente spostato ad est,
con il turchese Egeo in bella vista. Impareremo presto a distinguere.
Apollonia infatti si districa ai lati della strada di attraversamento,
che come unica attrattiva ha il museo di arte popolare, protetto da una
piazzetta alberata. Provenendo da Kamares, sulla destra della strada la
capitale si arrampica sulla collina, proponendo le sue viuzze pedonali
lastricate e gli edifici in architettura cicladica, con il vicolo
pedonale principale folto di negozi, boutiques e locali. Questo
è anche il centro della vita notturna di Sifnos. E' l'area
circoscritta dalle due strade che si incrociano, una proveniente
appunto da Kamares, l'altra che va in direzione sud, verso Faros,
Platys Gialos e Vathi. Non mancano belle chiese ed altre costruzioni
interessanti sul piano architettonico. Più avanti, in cima
alla collina, con una ottima vista orientale sull'egeo, si erge
Exambela, solo lambita dalla strada che prosegue verso sud. Un
villaggio cicladico, il cui nome è di origine turca, noto
pare per l'esuberanza dei propri abitanti e per aver dato i natali a
vari personaggi famosi di Sifnos. Accomodation e taverne non mancano a
Exambela.
A destra: dall'alto Exambela,
Ano Petali e Kato Petali
(clicca sulle immagini per ingrandire)
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A destra e in alto: Artemona
(clicca sulle immagini per ingrandire)
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Torniamo ora sul
nostro percorso, rientrando nel villaggio provenienti da Kamares. Sulla
sinistra Apollonia si arrampica in modo ancor più arduo
sulla collina, e qua le costruzioni assumono un carattere decisamente
più residenziale. Un'architettura cicladica gradevole, e bei
vicoli sui quali arrampicarsi, dirigendosi da una parte verso Pano
Petali (o Ano Petali) e a nord verso Artemona, villaggio raggiungibile
anche proseguendo sulla strada principale in direzione nord, il cui
nome è probabilmente riferito alla dea Artemis o Artemidos
(Diana, la gemella di Apollo...) della quale probabilmente in
antichità era presente un tempio. Alcune accomodations
veramente attraenti e meno taverne rispetto al basso, anche se la vista
da qua migliora decisamente. Anche alcune chiese belle e imponenti,
come quelle di Agios Antypas e Agios Ioannis a Pano Petali e le
numerose di Artemona, come Agios Konstantinos. Da Pano Petali parte un
bel sentiero lastricato in direzione Artemona, un percorso che
è diventato un "must" per i visitatori dell'isola. Artemona
è forse la capitale "morale" di Sifnos, non foss'altro per
la straordinaria architettura che propone e le pittoresche chiese. Un
misto fra stile cicladico e stile neoclassico, con belle ville d'epoca
circondate da giardini arredati da piante e fiori, alternate a mulini
ristrutturati e altri elementi che richiamano più lo stile
cicladico. La parte più "commerciale" di Artemona
è situata non distante dal parcheggio e dalla stazione dei
bus, capolinea di ogni tratta diretta ai vari punti dell'isola. Qua si
concentrano le taverne, i café, pasticcerie e negozi, con
una presenza tuttavia molto più discreta rispetto ad
Apollonia, e soprattutto con un'atmosfera particolare, molto suggestiva
e ovattata.
Insomma, alla
fine questo miscuglio di villaggi che ci aveva un po' spaventato
è il realtà il centro pulsante dell'isola,
possedendo altresì vere e proprie oasi di
tranquillità. I villaggi sul mare invece sono alla fine
tutti luoghi tranquilli, molto meno trafficati, con meno
opportunità di diversivi serali e shopping, se si fa
l'eccezione di Kamares. Una situazione davvero curiosa, quasi invertita
rispetto alle dinamiche consuete che troviamo in quasi tutte le isole,
quando la pace e la tranquillità la cerchiamo all'interno
delle stesse, mentre sul mare vi sono i villaggi più
chiassosi e nottambuli. Un fenomeno, che seppure più in
piccolo, avremmo ritrovato poco più tardi anche nell'isola
di Folegandros, con la sua bella capitale in altura, nella quale si
concentra il 90% delle attività isolane. Per quanto riguarda
Sifnos, al viaggiatore la scelta sulla collocazione della propria
accomodation: nella viva e bella capitale, intesa nella sua
conurbazione, magari scegliendo una zona protetta dai rumori del
traffico e della nightlife ..., o sulle calme spiagge di Platys Gialos,
piuttosto che Faros, o la "terza via" di Kamares. Un argomento sul
quale naturalmente avremo occasione di ritornare nell'apposita sezione.
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Vathi
Avendo
l'accomodation a Platys Gialos, il giorno che siamo andati a Vathi ci
è parso di aver dovuto fare il giro dell'isola, sicuramente
piccola, ma circa 17 chilometri in strade strette, tortuose e in alcuni
tratti scoscese un po' si fanno sentire. In realtà, se
osserviamo una mappa di Sifnos, Vathi e Platys Gialos sono praticamente
alla stessa latitudine, divise da pochi chilometri in linea d'aria (4 o
5), infatti c'è un sentiero che, attraversando le montagne
della punta meridionale di Sifnos, le collega. Viceversa, a livello di
strada asfaltata, occorre tornare quasi fino ad Apollonia,
perché è da lì che parte la strada per
Vathi. Dalla capitale al villaggio, posto a un lato della bella e
riparata baietta che dà verso sudovest, infatti ci sono 10
chilometri; si imbocca una strada a destra dopo almeno un chilometro
usciti da Apollonia, in un punto in cui si notano alcuni mulini a
vento, piegando decisamente a verso sudovest, si passa per il villaggio
di Katavati e non è raro trovare in questa zona qualche
abitante delle case sparse muoversi a dorso del proprio mulo. |
(clicca per ingrandire)
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Vathi (clicca per ingrandire)
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Dopo alcuni
chilometri la strada diventa panoramica, e sulla sinistra si domina
tutto il golfo di Platys Gialos. Successivamente la strada comincia a
scendere in modo molto veloce, e presto ci si trova ad affrontare gli
ultimi tornanti, talvolta in mezzo alle capre, ammirando un bellissimo
scorcio dall'altro della baia di Vathi. Un villaggio di pescatori molto
ridotto, con bassi edifici collocati nella maggior parte dei casi nella
parte nord, verso il piccolo monastero che dà direttamente
sul mare e che pare affitti delle stanze a prezzo molto basso, ma anche
in condizioni molto spartane. Le taverne sulla spiaggia la fanno da
padrona, e noi ci siamo fermati da Manolis, come suggerito da Matt
Barrett, ma alla vista abbiamo immaginato che anche negli altri locali
si potesse mangiare altrettanto bene. Verso il lato sud della spiaggia,
di sabbia e piuttosto stretta in certi punti, si incontra un moderno
resort turistico, che già si notava in lontananza scendendo
dalla strada principale verso Vathi, proprio nel punto corrispondente
al tratto di spiaggia che si allarga. |
Una struttura
che appare subito di livello alto e un filino "esclusiva", tanto che se
qualcuno osa anche solo mettere il naso dentro per avvicinarsi dalla
spiaggia alla meravigliosa e mega piscina del resort, immediatamente
appare qualche inserviente che fa subito intendere che è
meglio "cambiare aria". Non è per fortuna l'unica
accomodation disponibile a Vathi, e per chi volesse sostare ad un
prezzo più abbordabile, senza tuttavia dover accettare le
condizioni "spartane" di un monastero, ci sono alcune soluzioni di
camere in affitto. Arrivando a Vathi, un parcheggio permette di
collocare in modo abbastanza ordinato i vostri mezzi di trasporto e
soprattutto di rendere totalmente riservata ai pedoni la circolazione
nel piccolo paesino e sul lungomare. |
(clicca per ingrandire)
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Platys Gialos
Platys Gialos (clicca sulle
immagini per ingrandire)
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Alla lettera
significa "Spiaggia larga", o forse lunga, una delle più
lunghe delle Cicladi. In effetti, a Sifnos solo Kamares compete con
Platys Gialos per quanto riguarda questa caratteristica, peraltro due
spiagge collocate all'opposto, una a nordovest, l'altra a sudest.
Dunque, in relazione ai venti e alle correnti, si può
scegliere fra le due forse migliori spiagge dell'isola. Platys Gialos
è forse anche l'unica delle spiagge di Sifnos che potremmo
collocare in una virtuale "top 100" della Grecia, di cui abbiamo
parlato in introduzione, frequentata anche dai surfisti e dai
praticanti dei vari sport ed attività che si possono
svolgere sul mare. Una lunga striscia di sabbia, a tratti
più larga a tratti meno, a tratti con alberi ombreggianti, a
tratti no, che percorre tutto l'omonimo ampio golfo, da una scogliera
all'altra. Un bel mare per fare il bagno ed una vista che arriva a
distinguere bene le isole di Sikinos e Folegandros, quando le
condizioni meteo o la mancanza d'afa lo consente. E' sicuramente
possibile nei giorni di Meltemi. Platys Gialos è anche uno
dei villaggi di Sifnos più votati al turismo, nel quale
è sostanzialmente scomparso qualsiasi segnale di altre
attività precedenti, se non i soliti laboratori di ceramica,
qualche barca da pescatore e un po' di agricoltura nella piccola piana
alle spalle del golfo. Dunque diverse sono le possibilità di
trovare una accomodation a Platys Gialos, alcune a pochi metri dal
mare, come nel nostro caso, e con una splendida vista sulla baia.
Torneremo su questo argomento nella sezione specifica. Molte sono anche
le taverne, le migliori collocate all'inizio della baia, nella sua
parte nord, dove dall'alto arriva la strada proveniente da Apollonia,
dieci chilometri piacevoli e panoramici, anche se un po' tortuosi.
Prima di scendere a Platys Gialos, sulla sinistra una breve stradina
conduce al bellissimo monastero "Panagia tou Vounou", con una
straordinaria vista sul golfo e sulle isole circostanti. La strada
principale poi scende, entra a Platys Gialos e percorre tutta la baia
fin dalla parte opposta, dove è collocato un bel resort
turistico e un campeggio, poi diventa sterrata e in cemento per
arrampicarsi e "scollinare" fino ad un punto più a sudovest
del golfo, isolato da Platys Gialos, dove è collocata
l'attività di un beach bar, con una piattaforma di legno
sulla quale prendere il sole sul lettino e tuffarsi direttamente nelle
acque cristalline del golfo. In questa zona anche una simpatica "farm"
con animali, soprattutto volatili, di vario genere, compresi gli
struzzi, per la gioia e la curiosità dei bambini. Diversi
sono i beach bar in quasi tutte le zone della spiaggia, quelli
più a nord si caratterizzano anche per la musica che suonano
nel tardo pomeriggio. |
Comunque, la
vita a Platys Gialos è fin troppo tranquilla e non ci
troviamo certamente di fronte a una rumorosa località
marina, bensì a un tranquillo villaggio sul mare, silenzioso
e poco trafficato, con i soli frequentatori delle taverne a renderlo un
attimo vivace di notte. Chi decide di "accomodarsi" a Platys Gialos, e
noi lo consigliamo vivamente, tuttavia si trova a dover trascorrere le
serate altrove, se vuole un po' di "nightlife", o semplicemente fare un
giro per negozi. Dunque è importante avere un proprio mezzo
o noleggiarne uno, anche se le corse bus non mancano. Un ampio
parcheggio dopo aver attraversato buona parte del villaggio, in
prossimità di un Market, consente ai turisti che non sono
lì alloggiati di visitare la spiaggia, dunque,
più bella dell'isola, nella sua parte più ampia e
più servita (ombrelloni, lettini, bar, etc.). Infine,
segnaliamo un piccolo resort (Verina Suites), che oltre ad apparire un
luogo molto gradevole in cui alloggiare, ha una piscina e un pool bar
aperti al pubblico (insomma, a noi non ci hanno mai mandato via...).
Dunque, un bel frapé o qualche altra bevanda a vostra scelta
e una nuotata purificante in piscina possono essere la ciliegina sulla
torta, dopo una giornata di spiaggia e mare. Se la vostra accomodation
e' senza piscina, diventano fondamentali a questo punto i "pool bar"
aperti al pubblico. |
Il "pool bar" di Verina Suites
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Faros, Glyfo e
Fassolou
Fishing Village,
di solito definiscono questi piccoli paesi sul mare, sempre al centro
di una baia, sempre con un piccolo porticciolo in cui sono ancorati
numerose barche da pesca e qualche imbarcazione per turismo, a vela o a
motore, in cui sempre ci sono taverne direttamente sulla spiaggia o sul
mare in cui mangiare dell'ottimo pesce, che sempre ti spacciano per
appena pescato, e spesso è proprio così.
A destra: Faros (clicca per
ingrandire)
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Faros è
insomma un gradevole villaggio di pescatori, la cui parte vecchia si
estende attorno al porticciolo e si allunga a est, dall'altra parte
della baietta, arrampicandosi su una piccola altura che divide da una
successiva baia raggiungibile a piedi, con una spiaggia ancora
più tranquilla, la spiaggia di Glyfo. La parte invece di
costruzione più recente e completamente dedicata al turismo,
con seconde case, piccoli hotel, resort e camere e appartamenti per
l'affitto, è collocata su un promontorio che delimita il
golfo di Faros a sudovest, e digrada verso una terza baia con relativa
spiaggia. Siamo in particolare a Fassolou. Le tre spiagge danno verso
sud e godono di una certa protezione a nord, dunque sono il luogo
ideale per rifugiarsi quando soffia il famigerato Meltemi. Un golfo
molto riparato, dalle acque tranquille e con il fondale che digrada
molto lentamente, soprattutto nella spiaggia centrale. Piacevoli
taverne e bar/cafè in cui fermarsi per bere e mangiare
qualcosa praticamente sulla spiaggia, uno schema come più
volte ribadito tipico dell'isola di Sifnos. Senza troppe pretese,
è comunque un luogo assolutamente consigliato per prendere
il sole, fare il bagno e anche alloggiare. La distanza da Apollonia
è di soli sette chilometri, andando sempre rigorosamente
verso oriente e seguendo le indicazioni che portano a scendere, con una
bella strada panoramica, verso il promontorio più a est
dell'isola di Sifnos.
In alto da sinistra: Fassolou, Faros e Glyfo
(clicca sulle immagini per ingrandire)
Chrysopigi e
Apokofto
Il monastero di
Chrysopigi, per la sua fattura architettonica, per la sua particolare
posizione e anche per la sua storia, è l'elemento
più particolare dell'isola di Sifnos, un vero e proprio
simbolo dell'isola ma anche una di quelle immagini che richiamano le
Cicladi, come la "Portara" di Naxos, il monastero Panagia Koziovitissa
incastonato nella scogliera di Amorgos, le cupole turchesi di
Santorini, i mulini di Mykonos o la sua "piccola Venezia",
l'architettura cicladica di Paros, e così via. Chrysopigi
è praticamente appoggiato su una piccola lingua di roccia
che sembra quasi estratta artificialmente dalla costa, una sorta di
"pontile naturale". La leggenda narra che il fatto avvenne per
proteggere le donne di Sifnos, che proprio a Chrysopigi trovarono
rifugio dai pirati. Un'icona della Vergine rinvenuta in mare da due
marinai è qua custodita, e si ritiene essere miracolosa. Il
nome "Χρυσοπηγής"
significa letteralmente "sorgente d'oro". La chiesa è tutto
sommato di recente costruzione (XVII secolo), ma costruita sulle rovine
di una precedente. La penisola di Crysopigi, a circa otto chilometri da
Apollonia, si trova fra le baie di Faros e Platys Gialos.
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Faros è
molto più vicina, e ben visibile da Chrysopigi, tuttavia per
arrivare al monastero e alle spiagge adiacenti occorre prendere la
strada per Platys Gialos, svoltando a sinistra prima che la strada
cominci a girare l'ultimo promontorio per scendere nella baia, due o
tre chilometri prima di Platys Gialos. Una breve discesa conduce al
monastero; dopo la visita si può scendere a sinistra nella
vicina spiaggia di sabbia di Apokofto, una baia adiacente a quella di
Faros, con un paio di taverne sul mare. Sempre guardando il mare, ma a
destra del monastero, si può invece scendere in una
spiaggetta molto più intima.
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In alto a sinistra: la
penisola con il monastero di Chrissopigi: a destra la spiaggia di
Apokofto (clicca sulle immagini per ingrandire)
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Kastro
Antica capitale
dell'isola di Sifnos e anche insediamento più antico
dell'isola, la cui origine è data intorno all'anno 1000 A.C.
ed è testimoniata da alcuni scavi archeologici ancora
aperti. Per alcuni anche il più bel villaggio di Sifnos, e
non hanno tutti i torti, vista la pittoresca impronta medioevale di
questa cittadella arroccata su una roccia che dà
direttamente sul mare, con viste impareggiabili su Antiparos, i suoi
vicoli bianchi e stretti in salita. La pianta della città
è nettamente medioevale, con tanto di mura e con strade a
spirale che lentamente salgono verso il Kastro veneziano, incrociate da
vicoli stretti e scalinate per un percorso più diretto verso
l'alto o verso il basso. Una città difensiva, ultimo
baluardo per le invasioni piratesche o per le incursioni turche, ben
protetta dalla roccia su cui sorge, sia dal mare che dall'interno. La
strada che discende da Apollonas (procedere in direzione Artemona poi
prendere a destra all'indicazione di Kastro) scende dolcemente,
sfiorando Kato Petali e presenta un bel panorama, per un percorso
complessivo di poco più di tre chilometri. |
Le "chiese gemelle" (clicca
per ingrandire)
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Gli amanti delle
passeggiate possono scendere da Artemona con un sentiero, per poi
magari ritornare in autobus, la cui fermata è posta in
basso, all'entrata del piccolo borgo, con uno spazio a disposizione del
bus davvero ristretto per girare di nuovo verso Artemona e Apollonia.
Anche le auto vanno parcheggiate in quella zona, evitando possibilmente
di cercare di salire verso l'interno del borgo. E' comunque possibile
transitare nella parte bassa di Kastro, ma difficilmente si troveranno
posti per parcheggiare, se non nelle ore più calde e con
meno turisti disposti a rischiare un'insolazione per visitare la zona.
Saralia
(clicca per ingrandire)
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Raramente, come
nel caso di Kastro, ci si trova a visitare una località che
trasuda ancora tanto di antico, con diversi reperti archeologici, come
tombe e vasi, appoggiati sul selciato, come fosse la cosa
più naturale del mondo. Scontata è pure la
presenza il loco di un museo archeologico. Belle case ornate a fiori,
chiese, archi, logge, anche alcune dimore di pregio del XVI e XVII
secolo. In mezzo al labirinto di vicoli potrete trovare anche qualche
delizioso locale, café o taverna, ma quando d'incanto vi
troverete di fronte la distesa turchese dell'Egeo, sarà
difficile frenare l'emozione del luogo. Potrete discendere verso due
chiesette pittoresche, dalle quali si gode una vista impareggiabile,
con il mare di fronte e Kastro alle vostre spalle. Nelle vicinanze,
verso l'interno, altre chiese ad impreziosire il paesaggio, molto
particolari le "chiese gemelle". Oltre Kastro, la strada principale
conduce a Saralia, situata in una stretta baietta, che può
fungere da "porto di Kastro". Una piccola spiaggia di ciotoli, qualche
edificio, tra i quali un paio di taverne di pesce. Per chi rimanesse
incantato dal contesto è possibile trovare a Kastro e nelle
vicinanze alcune camere in affitto. |
In basso: alcune belle immagini di Kastro (clicca
per ingrandire)
Cheronissos
Sifnos è
un'isola montuosa, di dimensioni non certo rilevanti, dunque la zona
abitata è costituita in gran parte da Apollonia e i villaggi
circostanti, situati nella parte centro-orientale dell'isola. E' il
centro di Sifnos, dal quale si diramano le poche strade che collegano
ai citati centri costieri di Vathi, Platys Gialos, Faros, Kastro e
Kamares, che fino a poco tempo fa, oltre ad essere il porto d'approdo
era anche l'unico villaggio della parte settentrionale dell'isola
servito bene dalla viabilità, come d'altra parte e d'obbligo
per una città portuale. Recentemente si è resa
transitabile la strada fra Apollonia e Cheronissos, il villaggio posto
al centro della omonima stretta baia nel promontorio più a
nord dell'isola. Da Artemona i chilometri da percorrere sono una
quindicina. Si attraversano le brulle montagne del nord di Sifnos, in
un percorso panoramico con qualche piccolo podere come unico segnale di
vita di questa zona, e si arriva in questo piccolo villaggio di
pescatori, con case bianche disposte a ferro di cavallo, seguendo il
disegno della stretta baia quasi a V. Non manca una spiaggetta, qualche
laboratorio di qualche vecchio ceramista, una psarotaverna famosa per
il pesce fresco e per l'aragosta catturata in zona. Era molto
più "in" andare a Chersonissos per mangiare l'aragosta un
tempo, quando era quasi obbligatorio arrivarci via mare, o possedere
una resistente Jeep. Oggi è invece alla portata di tutti.
Come arrivare
Chi si muove in aereo
deve atterrare ad Atene, poi trasferirsi al Pireo per imbarcarsi sul
traghetto o sull'aliscafo. In alternativa si può atterrare
nella vicina Milos. Non servono molto più di due ore di
navigazione veloce dal Pireo per raggiungere Sifnos, e quasi sempre si
fa scalo a Serifos, in uno scenario davvero incantevole della sua baia,
dominata dalla Chora in altura. Alcuni traghetti tradizionali fanno
scalo a Sifnos, come quelli della Ventouris Sea Lines (www.ventourissealines.gr)
e della GA Ferries (www.gaferries.gr),
ma in questo caso la durata del viaggio può superare le
cinque ore. La navigazione veloce è invece garantita dalla
compagnia specializzata nelle rotte per le Cicladi Occidentali e
meridionali Aegean Speed Lines (www.aegeanspeedlines.gr)
che di solito garantisce una partenza di buon'ora e una pomeridiana,
sia all'andata che al ritorno. Similmente la Hellenic Seaways (www.hellenicseaways.gr)
può attraccare e ripartire anche due volte al giorno.
Come Muoversi
Frequenti servizi di
autobus collegano con frequenza Artemona e Apollonia con qualsiasi
località dell'isola, a partire da Kamares. Per chi non
possiede un mezzo proprio e decide di affittarne uno, il consiglio
è quello di noleggiare un motorino, viste le distanze non
proibitive da coprire, la larghezza spesso ridotta delle carreggiate,
la possibilità di parcheggiare più agevolmente
nei villaggi, che comunque sempre dispongono di parcheggi esterni per i
veicoli.
Per quanto riguarda le
isole vicine, Sifnos è inserita come accennato nelle rotte
di navi veloci che toccano le isole più occidentali
dell'arcipelago, ed in particolare le vicine Serifos e Milos. Dunque in
ben meno di un'ora si può essere su queste isole. Le rotte
poi spesso proseguono per le isole più meridionali, in
particolare Folegandros, Ios e anche Santorini, oppure verso Paros,
l'incrocio delle rotte cicladiche. Dunque non è difficile
impostare una vacanza itinerante che tocchi alcune di queste isole. Per
quanto riguarda la "navigazione lenta", il Ferry boat Agis Georgios
della Ventouris Sea Lines compie una rotta che tocca Kythnos, Serifos,
Sifnos, Milos e Kimolos, dunque tutte le isole Cicladi occidentali. Gli
itinerari della GA Ferries come noto sono ancora più
articolati, per la gioia di chi desidera approdare anche nelle isole
più sperdute e meno gettonate. In particolare Sikinos e
Anafi sono in una rotta che tocca anche Sifnos.
A piedi per
Sifnos
Sifnos
è l'isola ideale per i camminatori e gli amanti del
trekking. Numerosi sono i sentieri, alcuni dei quali lastricati, che
conducono da un luogo all'altro dell'isola, collegando le chiese e i
monasteri più sperduti, passando attraverso una natura
incontaminata, fra fiori selvaggi e macchia mediterranea, assaporando a
pieni polmoni le tipiche fragranze del Mediterraneo, essenze di
vacanza. Un consiglio per gli amanti, dunque, è quello di
fornirsi di mappa e mettersi in viaggio.
(a destra il monastero
"Panagia tou Vounou", che "domina" Platys Gialos)
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Da Kamares, per
esempio, si può salire a piedi fino ad Apollonia, in un
sentiero che si snoda parallelo alla strada principale, ma che presenta
alcune digressioni imperdibili, come il monastero di "Agios Anargiri".
Da Agia Marina ci si può arrampicare invece sul monte "Agios
Simeon", con una spettacolare veduta del golfo di Kamares, la
possibilità di raggiungere il monastero e di proseguire a
nord, incontrando la strada e il sentiero che divide Artemona e
Cheronissos. Da Artemona si può scendere a Kastro con un
sentiero, fermandosi obbligatoriamente a visitare le chiese gemelle e
il villaggio medioevale, per poi magari risalire in autobus.
Più o meno a metà strada fra Apollonia e Vathi
è possibile prendere un sentiero abbastanza breve sulla
destra, per arrampicarsi nell'antica cittadella di Agios Andreas, zona
interessante anche dal punto di vista archeologico e con una splendida
vista. Il monte Profitis Elias, a sud di Kamares e a ovest di Apollonia
è anche il più alto di Sifnos e diversi sono i
monasteri costruiti nelle zone più disparate. Numerosi
sentieri consentono di scalare queste montagne e di raggiungere i
monasteri. Il promontorio meridionale di Sifnos è percorso
da sentieri che collegano Platys Gialos a Vathi. Provenendo da Platys
Gialos, oltre la punta del promontorio è possibile accedere
anche alla piccola baia di Fikiada, dove è segnalata una
spiaggia, mentre prima del promontorio è anche possibile
raggiungere la spiaggia di Kontos, due spiagge di sabbia raggiungibili
solo dal mare o con il sentiero. Altre spiagge sono raggiungibili solo
in questi due modi, come Vlichada e Tsocha, a sud di Kamares, e
Gialoudia, nella costa fra Cheronissos e Kamares.
Gli abitanti di
Sifnos vanno giustamente fieri della loro cucina. In realtà,
nell'antichità la fortuna di Sifnos era l'oro, ma una volta
esaurite le miniere si esaurì anche la ricchezza dell'isola
(circa V sec. A.C.). Una volta terminata l'estrazione del nobile
minerale, non restava che valorizzare un'altra materia prima molto meno
nobile, ma decisamente più abbondante, l'argilla. La
produzione di vasi, poi di tegami, pentole e forni per la cottura ha
accompagnato la crescita a Sifnos di una tradizione culinaria che le ha
dato notorietà nell'intera Grecia e anche oltre. Da Sifnos
provengono alcuni fra i migliori cuochi della terra ellenica, altri
come sappiamo sono di Naxos. Avere a bordo un cuoco di Sifnos, per
alcuni armatori equivale ad un ulteriore benefit a vantaggio dei propri
equipaggi. Dunque, magari niente tv in cabina, ma un cuoco di Sifnos si.
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"Mezedes" da Manolis (Vathi)
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Sulle
tracce di Matt Barrett...
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Malgrado una
produzione agricola neppure paragonabile a quella di Naxos, Sifnos
riesce comunque a valorizzare le proprie produzioni, come quella
dell'olio d'oliva, uno dei più apprezzati in Grecia. I ceci
sono protagonisti di due delle ricette che hanno reso famosa Sifnos, la
"Revithada" o "Revithia Soupa" e le "Revithokeftedes". L'agnello viene
esaltato nella cottura al forno, meglio se di terracotta, in tegami
anch'essi di terracotta. Il nome del piatto è "Mastela" o
"Mastelo". E' anche facile trovare l'insalata di capperi, prodotto che
che ritroveremo in grande quantità a Folegandros. Ottimi
anche i dolcetti alle mandorle, aromatizzati agli agrumi. Le
"Revithokeftedes" altro non sono che keftedes (polpette) di ceci. Le
polpettine, preparate con vari ingredienti, ricche di spezie e cucinate
quasi sempre al forno, non mancano mai negli antipasti e nei
"mezè" greci, e in questo caso valorizzano molto una
"materia prima", i ceci, legumi che non sono poi così
agevoli da lavorare. |
La "Revithada", zuppa
di ceci, è il piatto topico (oltre che tipico) e soprattutto
del pranzo domenicale. Difficile se non impossibile trovarlo in qualche
taverna o ristorante in altri giorni della settimana. La tradizione
vuole che questa zuppa debba cuocersi al forno, anche in questo caso di
argilla, per ore e ore, almeno sei e di solito si portava il tegame ai
forni il sabato sera e lo si andava a ritirare cucinato usciti dalla
chiesa, la domenica mattina. Il tegame di ceramica ha un suo nome
"Skepastaria" e una sua forma particolare. La preparazione è
abbastanza lunga anche prima di mettere la zuppa a cuocere nel forno a
legna, perché occorre lasciare i ceci nell'acqua fredda
(meglio se acqua piovana) per diverse ore, poi metterli nella
Skepastaria insieme agli altri ingredienti (tra cui cipolla, olio
d'oliva, sale e pepe). Alcuni "sigillano" la Skepastaria con una pasta
preparata con acqua e farina. Una volta riempito il tegame, si stende
la pasta e si chiude con il coperchio.
Per quanto
riguarda le taverne, abbiamo cercato di seguire per quanto possibile i
consigli di Matt Barrett, compreso una cena nel ristorante italiano
"Claudio" di Kamares. Si mangia molto bene, ma si sappia che non
è mai un'idea di chi scrive andare in un ristorante italiano
o semplicemente "non greco" durante la vacanza in Grecia, ma in questa
circostanza ero in netta minoranza. Per altro, Claudio non è
l'unico ristoratore italiano di Sifnos, perché
c'è anche il "Mammamia", che ha un locale nella parte di
Apollonia verso Ano Petali, più specializzato nella pizza, e
uno in riva al mare a Platys Gialos, peraltro molto vicino al posto in
cui eravamo accomodati. Non siamo riusciti invece ad andare a
Cheronissos nella psarotaverna famosa per le aragoste, e nella quale vi
sono altre pietanze a base di pesce fresco. Pesce che si può
sicuramente trovare ottimo anche da "Captain Andreas" a Kamares, e nei
ristoranti di Faros, ma chi mi accompagna non è grande
amante del genere, dunque spesso si opta per taverne più
tradizionali. |
Captain Andreas (Kamares)
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Old
Captain's (Kamares)
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Come quella di
Manolis a Vathi o quella sulla spiaggia di Apokofto, dove abbiamo
gustato ottimi pranzi, vista mare. Sempre a Kamares siamo andati da
Boulis, un po' all'interno, al bordo di una piazza, dalla parte opposta
rispetto a Claudio, venendo dal porto. Una taverna tradizionale con
piatti tradizionali e molto greci. Si mangia bene. Non ci siamo trovati
male neppure ad Apollonia, in un locale che quella sera era
semideserto, con l'ingresso che dava sulla strada principale, sulla
sinistra fra la piazzetta del museo e il bivio per Platys Gialos. Nel
retro un bel giardino tranquillo e riparato. Loonely Planet consiglia a
Kamares "Captain Andreas", "I Meropi", "O Simos" e "Ouzeri Kamares",
sembrano quasi essersi messi d'accordo con Matt. Alcuni di questi
locali sono fra il porto e l'inizio della spiaggia, con la cucina posta
a monte della strada e i "dehors" su piattaforme a pelo d'acqua,
protette da teloni quando soffia il vento. Captain Andreas invece
è già sulla spiaggia, con l'entrata sulla strada
e il retro con i tavolini che danno sul litorale sabbioso. Nelle
vicinanze un paio di piacevoli café, tra i quali l'Old
Captain. Non parliamo però degli sconti promessi da Matt per
chi prende l'aperitivo all'Old Captain e cena da Claudio, meglio
proprio non parlarne... |
A Platys Gialos
infine abbiamo cenato almeno un paio di volte. Proprio all'inizio della
baia ci sono diversi locali, alcuni proprio sul mare, in un tratto di
spiaggia più stretto e pietroso. Un altro è
leggermente più spostato all'interno e proprio all'inizio,
al termine di una stradina ripidissima che, prima di condurre alla
taverna e alla spiaggia, serve alcune accomodation, si chiama "I Sofia"
e si riconosce perché ha un bel forno all'aperto e una
terrazza superiore con dei tavolini, oltre che ampio spazio all'aperto
a piano terreno. Consigliato a Platys Gialos anche Steki. |
Il forno di Sofia (Platys Gialos)
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Nelle "isole a misura
d'uomo", come lo è senza dubbio Sifnos, è facile
trovarsi in una situazione in cui una agenzia turistica, pur non avendo
il monopolio vero e proprio, abbia sostanzialmente nelle proprie mani
la possibilità di accomodare i turisti nella quasi
totalità delle strutture disponibili, siano hotel, resort o
camere private. Certo, è possibile rivolgersi direttamente,
come altrove, alla struttura, soprattutto se ha un suo sito internet
(di seguito alcuni suggerimenti), ma se quelle tre-quattro strutture
selezionate dovessero rispondere picche, allora la cosa migliore
è rivolgersi all'agenzia e rappresentare le proprie
richieste, è anche un modo per velocizzare la ricerca e
anche per valutare tutta una serie di possibilità che
sarebbe stato impossibile trovare su internet. Non solo
perché la consiglia Matt Barret, ma perché
è la realtà, questa agenzia si chiama Aegean
Thesaurus (www.thesaurus.gr)
ed ha un ufficio proprio vicino all'uscita del porto di Kamares, oltre
che in centro ad Apollonia.
Anche noi ci
siamo rivolti a loro (forse per la prima volta da quando andiamo in
Grecia che prenotiamo tramite agenzia) ed il risultato è
stato soddisfacente, nonostante l'accomodation scelta si discostasse
rispetto alla tipologia che stiamo scegliendo negli ultimi anni. In
particolare, essendoci un po' "imborghesiti" e avendo un bimbo piccolo,
cerchiamo strutture abbastanza moderne, dotate possibilmente di
piscina, compatibilmente con le risorse economiche disponibili, che non
sono molte (anche se almeno una volta per ogni vacanza siamo abituati a
concederci qualche giorno di "follia" in una struttura che non potremmo
proprio permetterci fino in fondo, magari approfittando di qualche
offerta...). Dopo qualche tentativo diretto non andato a buon porto
(problemi di prezzo oppure indisponibilità di camere) ci
siamo decisi a scrivere all'Aegean Thesaurus, che ci ha immediatamente
diretto verso un piccolo appartamentino di Platys Gialos, con una bella
vista sul golfo. Per certi versi è stato un po' un ritorno
al passato, quando giravamo per camere senza porci troppo il problema
del livello estetico o della modernità della struttura e
degli arredi. Siamo stati comunque contenti della soluzione scelta e la
piscina l'abbiamo trovata altrove... Aegean Thesaurus comunque offre
tutto il ventaglio delle possibilità su Sifnos, dalla
semplice camera a buon mercato, all'appartamento, alla villa, al
tradizionale o moderno albergo, fino ai resort più di lusso.
In ogni caso, avendone selezionate preventivamente alcune, ecco a
vostra disposizione alcune strutture ricettive con il relativo sito
internet, da consultare per informazioni o prenotazioni dirette. |
La vista dalla nostra
accomodation (clicca per ingrandire)
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Kamares
Artemona
Ano Petali
Exambela
Platys Gialos
Vathi
Faros
|
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Tornando al discorso
accennato nella parte descrittiva dei villaggi, tutte le tre vie
indicate per la localizzazione del luogo in cui soggiornare sono
valide. Temevamo che la lunga spiaggia di Platys Gialos fosse anche
fonte di rumore e confusione, invece è vero l'opposto,
cioè è un luogo ideale per riposare e rilassarsi
in tutta tranquillità, e il discorso vale sicuramente anche
per Vathi e Faros. Il "punto debole" di queste collocazioni
è che occorre spostarsi verso Apollonia o Kamares per avere
una scelta più ampia di café e taverne, di
possibilità di shopping e "nightlife". La zona di Apollonia
ha tutto questo, ma per contro non ha una spiaggia raggiungibile a
piedi, se un giorno non si ha voglia di salire su moto, auto o bus.
Kamares, infine, è un buon "mix" ed è forse la
località che presenta la scelta più originale e
varia per quanto riguarda i locali in cui bere e mangiare. La spiaggia
è bella e ampia, inoltre il porto permette la massima
comodità nel giorno dell'arrivo e della partenza. Il punto
debole di Kamares è rappresentato dall'essere la "base"
strategicamente più svantaggiata per visitare il resto
dell'isola, ed in particolare le spiagge e i villaggi del versante
orientale e meridionale.
Per i campeggiatori
Sifnos propone due alternative. Il Camping Makis (www.makiscamping.gr)
è collocato a Kamares, dopo l'hotel Boulis e il campo
sportivo, fra il playground e la spiaggia. Il Camping Platys Gialos (http://camping-platysgialos-sifnos.focusgreece.gr)
è collocato al termine dell'omonima baia, a 100 metri dalla
spiaggia.
Portali e agenzie
- Matt Barrett's
Sifnos pages (www.greektravel.com/sifnos/),
in inglese
- Aegean Thesaurus (www.thesaurus.gr),
in inglese
- Travel to Sifnos (www.travel-to-sifnos.com), multilingue
- Sifnos Tourism (www.sifnos-tourism.com/it/index.html),
in italiano
- Sifnos e-Sifnos (www.sifnos.e-sifnos.com),
in greco, inglese e francese
- Sifnos Travel (www.sifnostravel.com),
in inglese
- Municipalità
di Sifnos (www.sifnos.gr)
(www.sinfosisland.gr),
in greco e inglese
- Sifnos Alternatives (www.sifnos-alternatives.gr),
in inglese
- Sifnos - Island (www.sifnos-island.info),
in greco e inglese
- Sifnos.biz (www.sifnos.biz), in
greco e inglese
- In Sifnos (www.insifnos.gr), in
greco e inglese
Compagnie di
navigazione
Varie
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