Il Re degli Achei

 

 

PAROS, CICLADE DOC

 

SOMMARIO

Introduzione

Qualcuno ha definito Paros la Mykonos dei poveri, come riportato dal mio alter ego americano Matt Barrett (www.greektravel.com/greekislands/paros/), affermazione che denota una certa sudditanza psicologica verso chi ha avuto più fortuna, catalizzando ondate di turismo anche in tempi nei quali le Cicladi erano un oggetto sconosciuto ai più, monetizzando la situazione, innalzando sempre di più il target dei frequentatori della mondana Mykonos. Questa definizione, tuttavia, sottende un complimento per l'isola di Paros, che è l'isola dell'arcipelago che più di ogni altra sa incarnare lo spirito e le caratteristiche delle Cicladi, a partire dalla particolare e pittoresca architettura.

Un greco mi ha detto che esiste un'ordinanza comunale a Paros che obbliga i proprietari a rispettare determinate regole edilizie per costruire e ristrutturare a Paros, e in particolare c'è l'obbligo di dipingere gli esterni con quel bianco calce, pulito e splendente, e gli infissi di colore blu (per qualcuno azzurro, insomma mediando si può definire celeste, o azzurro scuro). Aspettando di chiarire se questo è vero o un'ennesima leggenda metropolitana in salsa greca (più realistica è l'ordinanza per recuperare e razionalizzare le scarse risorse idriche), comunque è un dato di fatto che Paros propone e ripropone in varie soluzioni il classico villaggio cicladico da cartolina, quello delle case bianche, degli infissi blu, dei mulini, degli archi, dei muri adornati a buganvillee ed altre piante floreali, dei vicoletti stretti, delle chiesette, dei monasteri bianchi candidi in posizioni incredibili. Dunque le impareggiabili Parikia e Naoussa che si specchiano seppur in modo diverso sull'Egeo, ma non sottovalutiamo la "bomboniera" Prodromos, un vero e proprio prototipo di villaggio cicladico, e la affascinante Lefkes in altura. Altra indiscutibile attrattiva di un isola, oltre ai suoi villaggi, sono senza dubbio le spiagge. E anche in questo caso Paros sa stupirci, proponendo quasi tutto l'arco delle possibilità in campo in questa zona (manca forse la spiaggia vulcanica, monopolio di Santorini e Milos). Abbiamo le spiagge "californiane" di Golden Beach e New Golden Beach, paradiso dei surfisti, alle quali va aggiunta Parosporos, la spiaggia delle onde (dei "cavalloni", come si dice dalle mie parti), ma anche qualche cosa di esotico, come Kolymbithres o dal vago sapore caraibico, come Krios&Martselo o Santa Maria. Ma anche punti molto "greek" come Livadi, Molos, Tsoukalia, Aliki, Agia Irini, e persino un pezzo di "Costa Brava" a Pounta.

 

Allora, perché andare a Mykonos quando c'è Paros? Anche perché Parikia è il porto più trafficato delle Cicladi, andare a Paros via mare è la cosa più comoda del mondo, e Mykonos può servire giusto da scalo per l'aereo, per prendere velocemente l'aliscafo e arrivare qua in meno di un'ora. Poi chi l'ha detto che Paros è per i poveri? E' invece un'isola per tutte le tasche. Un'ampia offerta di campeggi e anche qualche ostello e diverse camere a prezzo ragionevole, ma anche moderni alberghi e resort, alcuni "boutique hotel" o villaggi vacanza quasi esclusivi. Vale per il dormire e per il mangiare. Paros è come ... Paris, mangi e dormi bene a tutti i prezzi, altroché. La differenza, forse, con Mykonos è che qua il rapporto costi/benefici è più equo per il visitatore. Non manca certo la "night life" a Paros, basta dirigersi nei posti giusti, quasi tutti fra Naoussa e Parikia, ma anche non manca la tranquillità e la possibilità di isolarsi, anche qua una differenza a favore rispetto all'isola più gettonata.

Insomma, Paros come prototipo delle isole Cicladi. Non so se è la nostra preferita, ma certo, se dobbiamo consigliare da dove si può cominciare, a qualcuno che non ha mai visitato alcuna delle isole di questo pittoresco arcipelago, ebbene Paros senza esitazione è la risposta, perché in sé riassume bene tutte le caratteristiche del "cicladic style". Un'isola anche agevole da visitare: in meno di due ore ci si gira attorno, in poco più di mezzora la si attraversa, il tutto con un'andatura comoda. E se ci si stanca, un breve tragitto in aliscafo o ferry boat per approdare in un'altra meravigliosa Ciclade. Volete comunque assaggiare Mykonos? Giustissimo, e il modo migliore è proprio quello di farlo partendo da Paros, toccando la capitale del jetset in meno di un'ora. E se Mykonos vi conquista ... dovete ringraziare proprio Paros.

 

Le spiagge

La struttura geomorfologica di Paros e conseguentemente le vie di comunicazione costruite dai suoi abitanti permettono di percorrere agevolmente tutto il "periplo" dell'isola, dunque risulta comoda e utile un'illustrazione delle principali spiagge tramite un "tour" in senso orario, partendo dalla capitale Parikia.

Livadia, Aktaia e Kalakonas (le spiagge di Parikia)

Livadia è la spiaggia principale di Parikia, al centro della baia e raggiungibile a meno di un chilometro a nord del porto. Una lingua di sabbia mista a ciotoli, una parte della quale protetta dalla strada da una fila di alberi. In alcune zone è possibile affittare lettini e ombrelloni. Negozi, bar e taverne sono prossimi alla spiaggia. Per questo motivo Livadia è la preferita dagli amanti della "vita comoda", da chi cioè alloggiando a Parikia non ha voglia di mettersi in moto per esplorare altre spiagge e da chi preferisce avere i servizi a portata di mano. Proseguendo oltre Livadia si incontrano le piccole spiagge di Aktaia e Kalakonas, ideali per chi ama un'atmosfera un po' più intima, ma sempre a un passo dalla capitale. In questa zona è collocato anche un campeggio (Koula).

Paralia Livadia (clicca sull'immagine per ingrandire)

Martselo, Krios e Agios Fokas (nord baia di Parikia)

Paralies Krios&Martselo (clicca sulle immagini per ingrandire)

Procedendo oltre Livadia si incontra una deviazione a sinistra (verso ovest) che porta in direzione Krios. La strada asfaltata percorre un piccolo pezzo di promontorio per accedere alle spiagge di sabbia di Krios e Martselo, adiacenti l'una all'altra. Proseguendo oltre per uno sterrato si arriva al capo Agios Fokas, dove è possibile trovare un'altra deliziosa spiaggia di sabbia con un fantastico tramonto sulla baia, ed altre più isolate e più difficili da raggiungere (munirsi di viveri e ombrellone). Questa zona è protetta a nord dal promontorio, dunque nelle terribili giornate estive in cui soffia il famigerato vento Meltemi diventano mete obbligate, perché sono spiagge sostanzialmente protette da questo vento. Krios e Martselo sono le spiagge più attrezzate, nelle quali è possibile noleggiare ombrelloni e lettini, praticare altre attività e lenire la fame e la sete nei beach bar molto organizzati. Visto che la nostra visita del 2006 è coincisa purtroppo con qualche giorno di Meltemi, abbiamo frequentato volentieri in più di un'occasione queste spiagge, che presentano un mare eccezionale e una bella vista sulla baia e sulla prospiciente Parikia. Insomma, da non perdere. A Krios anche un campeggio.

Kolimbitres e Monastiri (zona ovest di Naoussa)

La baia di Naoussa è delimitata da due promontori. Quello più a ovest è percorso da una strada asfaltata che si imbocca a 7 chilometri a nord di Parikia o a circa 2 chilometri da Naoussa se si procede in senso opposto. In questa zona si trova un acquaparco e due spiagge nelle quali si respira decisamente un clima esotico. Kolimbitres, la prima che si incontra, è senz'altro una delle spiagge più caratteristiche delle Cicladi e dell'intera Grecia, formata da alcune calette in sabbia fra rocce dal disegno molto particolare. Il mare è cristallino, nel vero senso del termine. Arrivare presto per trovare un posto in spiaggia. Si possono noleggiare ombrelloni, oppure utilizzare le stesse rocce per l'ombra o per posizionarvi i teli da bagno sopra i quali sedersi o sdraiarsi. Nei pressi sorge il camping "Naoussa". Più avanti la più comoda spiaggia sabbiosa di Monastiri, che guarda verso est, ben protetta da una baia chiusa. Per arrivare nelle acque profonde ci si impiega un bel po', dunque luogo "must" per chi ha i bambini. Le acque cristalline e protette, oltre ai fondali bassi, danno l'impressione al bagnante di trovarsi in una piscina naturale. Alle spalle una taverna per mangiare comodi comodi e un music bar. Assolutamente da non perdere.

Paralies Kolymbithres e Monastiri (clicca sulle immagini per ingrandire)

Piperi (Naoussa)

A poche centinaia di metri dal centro di Naoussa e dal suo porticciolo si trova questa spiaggetta circondata dalle rocce, ottima per chi non vuole allontanarsi dal fantastico contesto di questo pittoresco paese sul mare, godendosene la vista mentre si fa il bagno.

Paralia Aliki (clicca sull'immagine per ingrandire)

Langeri, Santa Maria e Aliki (zona est di Naoussa)

Il promontorio che chiude ad est la baia di Naoussa è percorso da una strada che in pochi chilometri porta a tre spiagge abbastanza vicine tra loro. Quella di Langeri, l'unica delle tre rivolta all'interno della baia, è una piccola spiaggia in sabbia, priva di servizi, per chi ama la tranquillità. Verso l'esterno invece quelle di Aliki, che da il nome anche alla baietta, e quella di Santa Maria, la più frequentata ed attrezzata, se non altro per il campeggio "Surfing Beach". Zona sabbiosa, con piccole dune, adatta anche agli amanti del windsurf. Si può anche mangiare, bere e praticare tutte le tradizionali attività di spiaggia.

Ambelas (costa nordorientale)

Non si tratta di una spiaggia, ma di una serie di calette fra le rocce che caratterizzano questa parte della costa nordorientale di Paros, a sud delle belle spiagge sabbiose di Santa Maria e Aliki. Una costa, dall'isola di Filitzi al capo Damoulis con al centro il villaggio sul mare di Ambelas. Le calette sono soprattutto a sud del villaggio e si possono raggiungere con qualche difficoltà lasciando la macchina sulla strada.

Ambelas (clicca sull'immagine per ingrandire)

Tsoukalia, Molos e Marmara (costa nordorientale)

Una delle zone più selvagge di Paros, oltre che più distanti dalla strada principale, nel tratto che percorre la costa orientale dell'isola. La zona anche ove si gode la miglior vista sulla prospiciente isola di Naxos, e per i mattinieri l'alba deve essere una cosa eccezionale. Spiagge sabbiose, a tratti anche con ciotoli, poco frequentate e anche poco servite (munirsi di viveri e ombrellone alla necessità), ma assolutamente da non perdere, soprattutto per chi ama trascorrere le proprie giornate sulla spiaggia e a bagno in assoluta tranquillità, cosa un po' difficile in alta stagione in altri lidi dell'isola. Anche qua l'acqua è limpida per bagni piacevoli e rilassanti. Posizione ottima per la mattina fino al mezzogiorno, quando il sole comincia a girare le spalle alla spiaggia.

A meno di 10 chilometri da Naoussa, verso sudest si imbocca una delle strade secondarie che portano verso il mare, incontrando prima la spiaggia di Tsoukalia, e successivamente quelle di Molos e Marmara. Se si arriva da nord e dalla strada sterrata di costa ci si deve un attimo arrampicare sul promontorio e poi discendere nella lunga baia di Molos, percorsa la quale si arriva in prossimità di Marmara, con il villaggio posto un paio di chilometri all'interno. Altrimenti si può procedere in senso opposto, cioè allungandosi nella strada principale oltre Prodromos, indi svoltare per Marmara e raggiungere da quel punto la baia.

Paralies Tsoukala, Molos e Marmara
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Piso Livadi, Logaras e Drios (costa orientale)

Paralies Logaras e Drios (clicca sulle immagini per ingrandire)

Sono le classiche spiagge comode per chi alloggia nei tre omonimi centri o comunque nella zona. La qualità delle acque non manca e le spiagge sono attrezzate per tutti i bisogni del bagnante, con bar e taverne nei pressi. Non mancano le alberature alle spalle delle spiagge sabbiose. Anche da qua si gode una bella vista su Naxos. La spiaggia di Drios è oltre Golden Beach, e conviene raggiungerla da Parikia percorrendo la strada costiera verso sud, per una ventina di chilometri di distanza.

Pounta (costa sudorientale)

Nelle molteplici sfaccettature dell'isola di Paros è proposta anche una spiaggia nella quale accontentare gli amanti del clima di mondanità che si respira in alcune Cicladi come Mikonos, Santorini e Ios. Appare come un villaggio turistico, con una imponente struttura alle spalle, con negozi bar e taverne, oltre a una fantastica piscina con tanto di tribunette ad anfiteatro, ove sono collocati sdraio e lettini, non priva dell'immancabile ponticello che conduce al pool bar. La spiaggia è abbastanza piccola, se non altro per la quantità di ombrelloni e lettini che arrivano quasi a filo d'acqua. Bella comunque e di sabbia, con un mare anche qua decisamente all'altezza della situazione. Sicuramente uno dei "must" dell'isola, ma chi ama la quiete può anche evitarla, anche se si perde qualcosa.

Paralia Pounta (clicca sull'immagine per ingrandire)

Chrisi Akti e Nea Chrisi Akti (Golden beach e New Golden beach, costa sudorientale)

Paralia Chrisi Akti e Nea Chrisi Akti
(clicca sulle immagini per ingrandire)

E qua arriviamo in California. Chrisi Akti e Nea Chrisi Akti, meglio conosciute come Golden Beach e New Golden Beach, quando soffia il vento in un certo modo diventano veri e propri paradisi per gli amanti del windsurf e della vela, molti dei quali sono ben attenti a porre in loco anche la base logistica della propria vacanza. Alle spalle di queste belle spiagge dalla sabbia dorata vi sono infatti veri e propri resort, alcuni dei quali di un certo pregio dal punto di vista qualitativo.

Cio non di meno anche per chi non è per forza appassionato di venti, di onde e di natanti, si può godere pienamente quelle che sono fra le spiagge più affascinanti dell'isola di Paros. Immancabili gli ombrelloni e i lettini da noleggiare, così come i beach bar ove consumare pasti e bevande, con un occhio al blu dell'Egeo che si disperde verso Naxos e le piccole Cicladi.

Le due spiagge sono praticamente all'opposto di Parikia, dunque ci si può arrivare con la strada costiera sia in senso orario che in senso antiorario. Si tratta comunque di percorrere una ventina di chilometri (una mezzoretta) in entrambe le circostanze, mentre da Naoussa si scende verso sudest per una quindicina di chilometri. In alternativa da Parikia si può attraversare l'isola dall'interno, passando da Lefki, accorciando forse il percorso, ma rendendolo anche più tortuoso.

Da non perdere assolutamente.

Farangas, Akrotiri e Aliki (costa sud)

Aliki è l'unico villaggio di Paros che si affaccia direttamente sul mare, un piccolo e tranquillo golfo, abbastanza riparato quando imperversa il Meltemi. Una spiaggia adatta per chi ha bambini, con un giardino alberato alle spalle per far ombra nelle ore più calde. Il paese è molto tranquillo, sicuramente offre meno di altri centri di quest'isola, ma non mancano alcune taverne proprio vicino al mare dove mangiare del buon pesce. Alla fine della spiaggia, nella parte più a ovest, ce n'è per esempio una dalla quale è possibile osservare la propria prole giocare sulla sabbia e muovere qualche passo nelle acque non troppo profonde, a pochi metri di distanza dal tavolo in cui si sta mangiando. Se si proviene dalla costa orientale di Paros, prima di scendere verso Aliki si nota dall'alto l'isolata e quasi deserta spiaggia di Farangas (dovrebbe esserci comunque un bar). Con l'auto si raggiunge da Aliki, prendendo uno sterrato verso est. Prima di Farangas si incontra un'altra spiaggia, vicino al capo, da qua il nome di Akrotiri.

Aliki è a una quindicina di chilometri a sud di Parikia, e può essere un posto tranquillo nel quale porre il proprio "campo base". Non abbondano ma neanche mancano le accomodation in questa zona, comunque comoda sia alle spiagge di sudest che a quelle di sudovest, oltre all'isola di Antiparos.

Paralies Farangas e Aliki
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Paralia Agia Irini (clicca sull'immagine per ingrandire)

Agia Irini (costa sudoccidentale)

Spiaggia stretta, alberi di Palma e Tamerici, un campeggio, un'ottima taverna, pietre in acqua, insomma un concentrato di "grecità" che fa al caso dei veri amanti della terra ellenica. Molto comoda dalla strada principale e facilmente raggiungibile da Parikia (6-7) chilometri, può essere tralasciata dai non amanti del genere.

Tre accessi dalla strada principale (da nord, da est e da sud), la spiaggia è posta al centro di una piccola baia che da a nordovest, suggestiva per il tramonto.

Parosporos (costa sudoccidentale)

Molto comoda a Parikia (circa 5 chilometri a sud) la spiaggia di Parosporos è ampia e sabbiosa, anche se in acqua si possono trovare pietre. Una zona facile alle onde e con il fondale che si abbassa in fretta. Dunque, estrema attenzione per chi ha bambini. E' senz'altro una delle spiagge più gettonate dell'isola e tappa obbligata per gli amanti del sole e bagno al mare, meglio se in ore pomeridiane, data l'esposizione a nordovest, magari osservando il tramonto con un "frapè" dal bar della spiaggia. E' possibile noleggiare lettini e ombrelloni. Anche un campeggio nella zona nord. Lo strano nome è una sorta di "gemellaggio" fra le isole di Paros e Poros, ma non mi risulta che a Poros ci sia una spiaggia di nome Porosparos....

Paralia Parosporos (clicca sull'immagine per ingrandire)

Paralia Delphini (clicca sull'immagine per ingrandire)

Delphini (costa occidentale)

All'estremità del golfo di Parikia opposta a capo Fokas, praticamente alla periferia meridionale di Parikia, una piccola rientranza ospita la spiaggia di Delphini, molto gettonata dai residenti e dai turisti che risiedono nella capitale dell'isola. Acqua turchese e un simpatico bar sono le principali caratteristiche delle quali è accreditata questa piccola spiaggia sabbiosa, che sembra diventi anche meta domenicale per barbecue e musica ad alto volume. Provare per credere.

In giro per Paros

Parikia, la capitale

Città caratteristica per il suo affollatissimo porto, oltre che per essere la capitale dell'isola di Paros, Parikia, costruita nel luogo in cui sorgeva la città vecchia, è anche uno dei centri più gradevoli di tutte le isole Cicladi. Per scoprirla, parcheggiate il vostro mezzo, se ne disponete, alla sua periferia, in un punto lontano dal mare (ci sono grossi parcheggi) ed inoltratevi negli stretti vicoli, talvolta bui, talvolta illuminati. Un percorso pianeggiante che vi porterà a scoprire un autentico pezzo di villaggio cicladico, abitato, vissuto, con le sue casette bianche ed infissi blu, con fiori ad adornare, come gerani e buganvillee, con i suoi archi, le sue scale, le sue colonne, i suoi terrazzini. Man mano che ci si avvicina al centro o al lungomare la situazione si anima, cominciano a comparire le prime botteghe e durante la stagione brulicare i turisti. Se si è scelto di alloggiare altrove, non sempre si ha la tentazione di visitarla per bene, questa capitale, perché a Paros le alternative non mancano, per passare gradevoli serate fra cafè, taverne e shopping (o più semplicemente looking), a partire da Naoussa, la sua incantevole "alter ego". Invece, se vogliamo, girare per Parikia è ancora più accattivante, per altro senza doversi arrampicare per vicoli in salita. Quando soffia il Meltemi anche da queste parti non c'è da stare allegri, tuttavia percorrere il lungomare dalla parte meridionale della città, passando il Kastro franco (edificato dal Marco Sanudo, l'ammiraglio veneziano che conquistò le Cicladi e ne divenne Duca, con capitale a Naxos) e dirigersi (controvento) verso il porto, può essere un'esperienza da ricordare, con il fragoroso rumore delle onde che si infrangono drammaticamente sulle grosse pietre frangiflutti, che proteggono la città dall'impeto del mare. La zona del lungomare, dal porto verso sud, è particolarmente ricca di cafè, con tavoli che danno direttamente sul mare, oppure ai primi e secondi piani degli edifici dall'altra parte della strada, comunque sempre con una vista eccellente sul magnifico golfo di Parikia, con struggenti tramonti attraverso la baia.

Verso nord, invece, si procede in direzione della spiaggia di Livadia e di quelle successive, e in questo caso a dominare la scena sono gli alberghi e le accomodation di vario tipo. Usciti dal porto si incontra un'inconfondibile mulino a vento, sede di un ufficio di informazioni turistiche, una delle immagini che vi ricorderà in eterno questa vacanza, poi una strategica piazza (Platia Mavrogenous) che in determinati momenti sembra il centro del mondo. Autobus e taxi girano e si fermano per scaricare e caricare clienti, ma anche le auto private a questo punto debbono invertire la marcia, perché soprattutto nel periodo turistico da questo punto in poi (verso il lungomare sud e verso il centro di Parikia) è tutto pedonalizzato per diverse ore, soprattutto di sera. Alle spalle di Platia Mavrogenous, verso sud, si distende il centro di Parikia, con la sua zona commerciale e la sua brulicante via del mercato (agora), dove si concentra la maggior parte delle attività. Le guide consigliano di visitare una delle chiese più belle delle Cicladi, Panagia Ekatontapyliani (Madonna dei cento portali) e il retrostante Museo archeologico. Sono raggiungibili prendendo la dal porto la strada per Naoussa (direzione nordest). Verso Livadi, invece, un antico cimitero con tombe romane, rinvenuto qualche decennio fa. Per mangiare in pace e tranquillità, inoltrandosi nei vicoli poco oltre la zona commerciale è possibile trovare alcune gradevoli taverne con giardino interno. Molti cittadini stranieri si sono trasferiti a Parikia per viverci stabilmente.

Immagini di Parikia (clicca per ingrandire)



Naoussa, la bomboniera

Osservando dall'alto Paros (o semplicemente guardandola in una carta geografica) si nota un grosso golfo nel nord dell'isola, dominato ai lati da due promontori rientranti che guardano a nordest, che ricordano vagamente la forma delle mandibole di certi coleotteri, come il Cervo Volante, una sorta di due "corna" poste orizzontalmente ai lati del capo dell'insetto. Al centro di questo grande golfo, che contiene alcune baie minori, nelle quali sono poste alcune delle spiagge più belle dell'isola, domina la pittoresca cittadina di Naoussa, riconosciuta universalmente uno dei villaggi più belli in assoluto delle isole Cicladi. Diventato il secondo centro di Paros per importanza (per qualcuno addirittura Naoussa e nient'altro....), in realtà fino a qualche decennio fa questo non era altro che un villaggio di pescatori, e ancora oggi lo splendido porticciolo caratteristico è monopolio delle barche e dei caicchi dei pescatori, mentre i motoscafi, gli yacht e le moderne imbarcazioni a vela si debbono accomodare nel più ampio porto turistico a fianco. La scoperta di Naoussa in chiave turistica ha prodotto un centro un po' chic, con qualche "boutique hotel" , molte boutiques commerciali e una certa "night life". Insomma, uno potrebbe pensare di essere capitato in un centro della Costa Azzurra, piuttosto che in una piccola Portofino in salsa greca. E' poco più di una impressione, perché anche a Naoussa, come altrove, ce n'è per tutti i gusti e tutti i prezzi, sia in termini di accomodation che per quanto riguarda i posti per bere e mangiare, oltre agli stessi negozi. Atmosfera totalmente rovinata quando soffia il Meltemi, che impedisce di godersi a meglio l'atmosfera di un luogo che vuole comunque rimanere tranquillo e di contemplazione. Infatti, una delle migliori attività per passare il tempo a Naoussa è godersi un caffè o una bevanda nei numerosissimi cafè sul mare, particolarmente sul porticciolo, piuttosto che nella brulicante strada commerciale appena all'interno, oppure mangiarsi qualcosa sulle taverne che danno sul mare. Il porticciolo, in particolare, è il punto di massimo charme del villaggio. Dominato dalle imbarcazioni da pesca, questo piccolo e quadrato incavo nella città contenente acqua trasparente, vedeva sorgere anche le casette dei pescatori, trasformate in pittoresche taverne, con tavolini che arrivano in prossimità del molo, e da un lato anche qualche suggestivo cafè.

Dopo il porto e verso est, alcune taverne e bar hanno l'ingresso sulla via interna, ma anche l'apertura con tavolini direttamente sul mare e la relativa spiaggetta, che si protende fino alla parete rocciosa ad est. Si capisce come la situazione possa diventare difficile con il Meltemi che ti soffia in faccia. Certo, ci si può rivolgere ad altri locali, che certo non mancano, all'interno della cittadina, con giardini o terrazze riparate. La zona più pittoresca di Naoussa è quella che si inerpica dal porto verso l'altura posta ad oriente. Si può scegliere di parcheggiare il proprio mezzo in basso (dove arriva anche l'autobus), vicino al centro del paese, poi inerpicarsi negli stretti vicoli, oppure in alto, senza entrare a Naoussa se si proviene da Parikia, dirigendosi invece oltre, verso la spiaggia (ci sono anche varie accomodation in questa zona), ripiegando verso la punta rocciosa che domina ad est la città e trovando un posto dove parcheggiare il proprio mezzo. Scendendo a piedi, fra vicoletti di una bellezza incredibile, con aperture che danno direttamente sul mare, e viste straordinarie, ci si può imbattere in alcune delle pittoresche chiese di Naoussa. Le case bianchissime possono essere decorate con pittura, o più naturalmente con abbondante uso di piante da fiore, una delle caratteristiche principali dei villaggi cicladici. Le guide consigliano anche di visitare i musei bizantino e del folclore. Meno attraente è la parte occidentale della città, anch'essa lievemente in rilievo, luogo in cui non mancano camere ed appartamenti estivi per turisti affezionati e qualche taverna in basso.

Immagini di Naoussa (clicca per ingrandire)




Lefkes

I principali centri che valgono una visita sono posti su una linea virtuale in direzione sudest che spezza in due Paros, con la capitale Parikia da un lato e Piso Livadi dall'altro. Prendendo dalla zona nord di Parikia la strada che si dirige all'interno dell'isola, in direzione est, ci si arrampica con dolcezza passando dal piccolo villaggio di Marathi e sfiorando Matzoro, poi la strada piega a sud in direzione Lefkes. Abbiamo percorso meno di 10 chilometri. Dopo poco si incontra a sinistra la strada che scende verso la costa orientale, incontrando subito in basso a destra il villaggio di Kostos. Continuando per la strada principale arriviamo invece dopo pochi chilometri a Lefkas (una dozzina di chilometri da Parikia), quella che fu la capitale dell'isola nel medioevo, ai tempi delle scorribande dei Pirati e dell'oppressione turca. Non è un caso, perché questa è la città più alta dell'isola (250 mt. slm), ai piedi del monte più alto (Profitis Ilias, 771 mt. slm), dunque un luogo in cui era più facile difendersi e osservare il nemico mentre si avvicinava. Una breve strada scende poi da Lefkes direttamente verso la costa orientale, sboccando nei pressi di Prodromos. Procedendo oltre Lefkes, inoltre, si può agevolmente guadagnare la cima del monte Agios Ioannis, dal quale si gode una vista impareggiabile su tutta l'isola di Paros, sulla prospiciente Naxos e, a seconda delle condizioni di visibilità, su una buona parte dell'arcipelago delle Cicladi. Oltre ovviamente al fresco dovuto all'altitudine. In questa zona anche il monastero di Agios Ioannis tou Kaparou. Altri monasteri nelle montagne intorno (Agios Ioannis o Theologos, Agios Georgios, Agias Kiriakis).

Il paese è pedonalizzato. Si parcheggia la macchina e si procede a piedi, incontrando subito alcune gradevoli taverne. Il turismo non ha modificato più di tanto la conformazione di questo bel villaggio cicladico, dominato dalla maestosa figura della cattedrale di Agias Triadas. Piacevole scendere nei vicoletti, apprezzando anche qua le case candide con gli infissi blu, i fiori che le adornano, le pittoresche piazzette, gli archi, i vicoletti e gli angoli suggestivi, il tutto camminando sulle strade pulite e suggestivamente lastricate. Addentrandosi si può scoprire l'architettura egea e neoclassica, testimone dei secoli di storia di questo villaggio, nel quale è possibile trovare anche altre chiesette interessanti o, per chi vuole, visitare l'immancabile museo del folklore. Una meta da non perdere, soprattutto per passare una serata sana, tranquilla e nello stesso tempo suggestiva, al centro geografico dell'isola di Paros.

 

Viste dal monte Profitis Ilias



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Immagini di Lefkes (clicca per ingrandire)


Prodromos

Gli amanti delle passeggiate e del trekking possono arrivare a Lefkes in corriera, poi scendere a Prodromos per un sentiero lastricato costruito in epoca bizantina. Basta un'oretta (o un'ora e mezza) per arrivare a destinazione, camminando in mezzo agli ulivi, ai mirti e alla macchia mediterranea, in cui crescono fiori selvatici. I più pigri invece possono raggiungere in auto questo fantastico villaggio, posto in prossimità della strada principale, una decina di chilometri a sud di Naoussa. Si parcheggia fuori dal villaggio, che è completamente pedonalizzato, con i gatti a farla davvero da padroni. Se Naoussa era una bomboniera, Prodromos è financo qualcosa di più, quasi struggente e commovente per come si è conservato immune dall'onda turistica, che evidentemente un po' lo snobba, o non si accorge della sua esistenza. Un paio di vecchi "Cafenion" all'interno non sono forse lo spot migliore per invogliare i turisti alla permanenza. Il trattamento è comunque cordiale e ospitale, così come quello degli abitanti di questo paesino, non certo infastiditi dalla presenza dei curiosi, anzi in qualche modo orgogliosi che esso possa incontrare il gradimento dei turisti. Chi ama passeggiare nei villaggi in stile cicladico comunque ci mette un bel po' per stancarsi di percorrere in lungo e in largo questo piccolo villaggio, nel tentativo di scoprirne gli angoli più reconditi, senza farsi sfuggire nulla. Niente di particolare a dire il vero, nessun monumento, alcune chiesette pittoresche, ma nessuna particolarmente di pregio. Ma tutto molto "cicladic", un vero e proprio labirinto di piccole costruzioni bianche, adornate da fiori e con tutti quegli elementi più volte citati per descrivere questo tipo di architettura. Il villaggio prende il nome dalla locale chiesa parrocchiale, "Agios Ioannis tou Prodromou" (San Giovanni Battista), edificata nel XVII secolo e contenente diverse icone e iconostasi in legno ben conservate. Precedentemente si chiamava Tragoulas, in onore di Tragio Apollo, protettore dei pastori. Da non perdere assolutamente.

Immagini di Prodromos (clicca per ingrandire)


Marmara e Marpissa

A poca distanza dalla costa orientale di Paros, all'altezza delle spiagge di Molos e Piso Livadi, lambite dalla strada principale che proviene da Naoussa e prosegue verso il sud dell'isola e a poca distanza da Prodromos, sorgono questi due paesi, Marmara e Marpissa, situati a meno di 20 chilometri da Parikia. Il nome mitologico "Marpissa" era quello della sorella di Evinos, Re dell'Etolia, dunque una principessa citata da Omero nell'Iliade. Fu contesa da Apollo e Idas, figlio del Re di Messinia. La città è edificata su una piccola collina, presenta anch'essa un'architettura di tipo cicladico, con mulini e alcune chiese di un certo pregio. Nelle vicinanze anche due monasteri del XVII secolo, "Pantocrator" e "Pantelemon", rendendo la zona di una certa rilevanza dal punto di vista religioso, in cui si tengono festival, panegiri e altre celebrazioni tra le quali quella della Pasqua ortodossa. Marpissa è la sede di una delle sei zone in cui è diviso il municipio di Paros, che contiene anche i villaggi sul mare di Piso Livadi, Drios e alcune delle spiagge più belle e frequentate dell'isola, come Pounta, Golden Beach e New Golden Beach.

Il nome Marmara, come si può intuire, deriva dal marmo, molto utilizzato per decorare le case di pregio e le chiese del villaggio. Anche qua, come in tutta l'isola, domina l'architettura cicladica, con i vari annessi e connessi più volte esplicitati. Moltissime le chiese, tutte in ottime condizioni ed alcune contenenti icone e iconostasi di grande pregio e bellezza. Il marmo utilizzato per le decorazioni proviene dalle rovine di antichi templi edificati in questa zona. Di particolare pregio è la "Pera Panagias" o "Panagia Marmarianis", costruita nel XVII secolo, che l'8 settembre celebra il festival religioso dedicato alla nascita della Vergine Maria. Attorno a Marmara e fino alla spiaggia di Molos una fertile piana, che è anche considerata la zona più produttiva dell'isola dal punto di vista agricolo.

Marpissa

Dove alloggiare

In linea con quanto abbiamo affermato in precedenza, Paros è l'isola per tutte le tasche e per tutti i gusti, dunque anche in termini di accomodation non dovrebbero esserci problemi a trovare in loco quella più adatta alle vostre esigenze, salvo ovviamente il consiglio di prenotare anticipatamente nei periodi di maggiore affluenza turistica. Al di là del rammentare - se questo può in qualche modo influire nella scelta - che il porto è collocato a Parikia e che l'aeroporto è fra la stessa Parikia e Aliki, non esiste a Paros un luogo da scegliere come campo base per motivazioni strategiche, visto che comunque l'isola si gira bene e in fretta, anche per chi non ha un mezzo al seguito, utilizzando bus o noleggiando motorini o auto se si preferisce. Dunque l'unica strategia può essere quella di stabilirsi nel villaggio preferito, in cui si desidera trascorrere la maggior parte delle serate, oppure nei pressi della spiaggia preferita.

Fatta questa premessa, come si può immaginare la gran parte degli hotel e degli appartamenti - studios - camere e quant'altro sono collocati a Parikia e a Naoussa. Non mancano comunque campeggi un po' ovunque e strutture sulle spiagge maggiori fuori da questi paesi. Nella nostra originalità abbiamo optato, nel nostro viaggio del 2006, per una terza soluzione: una bella struttura hotel - resort, posta sulla strada che da Naoussa va verso sud, un po' all'interno ma con il mare visibile in lontananza, comunque a pochi minuti da Naoussa, Parikia, Lefkes, Prodromos e tutte le spiagge della costa settentrionale e orientale dell'isola. Asteras Paradise (www.asterasparadise.com) è propone camere e piccoli appartamenti, ufficialmente classificata a tre stelle, ma in realtà è una via di mezzo fra le tre e le quattro, con punte di eccellenza per quanto riguarda la piscina (putroppo da noi poco utilizzata causa Meltemi) e le camere nella parte più moderna della struttura. Attualmente il prezzo di una camera doppia parte da 90 euro, ma occhio alle offerte.

 

(A lato immagini di Asteras Paradise: clicca per ingrandire)

Non era l'unica soluzione che avevamo adocchiato, dunque di seguito alcuni indirizzi internet di altre accomodation, più o meno dello stesso target.

Parikia

Naoussa

Costa est

 

Dicevamo anche dei campeggi, che a Paros quasi "si sprecano", per la gioia degli appassionati. Una buona notizia anche per i nosti amici camperisti, che troveranno in quest'isola molti punti d'appoggio per la loro vacanza itinerante. Per quale motivo Paros attiri tanti campeggiatori (se c'è tanta offerta a norma c'è anche la relativa domanda) può essere oggetto di dissertazioni varie. Per esempio che questa è l'isola più servita dalle linee di traghetti, e dunque più raggiungibile e comoda per chi gira sulle proprie gambe e con qualche peso sulla schiena. Oppure perché è stato possibile realizzare molti di questi campeggi direttamente sul mare, e gli amanti di tutto ciò scelgono Paros anche perché altrove c'è meno offerta. Tant'è, ecco i campeggi e i relativi siti web.

Rivolgersi ad un'agenzia turistica in loco può essere sempre un metodo utile per evitare una ricerca che spesso consuma molto del nostro tempo e rischia talvolta di essere un filo dispersiva, soprattutto se ci muoviamo in alta stagione. Ecco alcuni utili indirizzi web.

Infine, ecco il link della federazione dei locatori di Paros, molto utile per trovare ogni tipo di accomodation che siano camere o appartamenti nell'isola: http://accommodations.parosweb.com

Dove mangiare

Non è difficile mangiar bene anche a Paros, con soluzioni a portata di tutti i portafogli. Tuttavia, la cucina isolana non presenta piatti particolari e non è rinomata come quella delle vicine Naxos e Sifnos. Non vi sono posti particolari che ci sono rimasti impressi, neppure indirizzi da segnalare riportati dalle varie guide. Persino Matt Barrett non si profonde in troppi consigli su ristoranti o ouzerie, ma parla piuttosto di bar e cafè. Effettivamente abbiamo notato anche noi una particolare attenzione allo sviluppo di questi tipi di locale, molto adatti ad un pubblico giovane, e probabilmente Paros, che si trova nella linea geografica che congiunge le regine della nightlife Mykonos e Ios. Café con atmosfere veramente accattivanti abbiamo notato vicino al porticciolo di Naoussa, ma anche nella strada retrostante, così come nella piazza principale di Parikia e sul lungomare dal porto verso sud. Abbiamo notato anche una certa cura in diversi beachbar. Tuttavia, per chi è ancora della scuola che prevede di immettere nel proprio organismo anche qualcosa di solido e gustoso, forniamo più che l'indirizzo di qualche taverna alcune suggestioni. A Parikia, per esempio, ci sono alcune taverne con giardino nella zona interna fra il porto e il Kastro, un ambiente piacevole in cui consumare una cena. A Naoussa può capitare di trovare qualche taverna sul mare che serve i calamaretti fritti non congelati ma freschi, e comunque è pittoresco cenare sul porto, ma vi sono anche taverne più all'interno nelle quali è possibile mangiare nella terrazza. Almeno una serata a Lefkes, dove ci sono alcune taverne dove vale la pena di spendere una cena. All'inizio del paese, nella parte alta vicino al parcheggio, ce n'è una con una bella vista sulla valle. Un bel pranzo in una taverna sul mare di Aliki, mentre i vostri figli giocano sulla spiaggia, è infine una particolare suggestione per chi tiene prole al seguito.

Trasporti

Come arrivare

Se Syros è la capitale amministrativa delle Isole Cicladi, Paros è il centro dell'arcipelago per quanto riguarda le rotte dei traghetti, un vero e proprio nodo della comunicazione marittima. Il porto di Parikia è un continuo andirivieni di tradizionali ferry boat e moderni aliscafi e catamarani, un brulicare infinito di persone che salgono e scendono dalle navi in arrivo o in partenza, con cortei di automobili, camper, moto e persone che sfilano sui moli e nelle vie di comunicazioni adiacenti alle aree d'imbarco e sbarco. L'arrivo nella baia di Parikia è sempre affascinante, un primo contatto con la punteggiatura bianca di architettura cicladica che caratterizza l'isola. Il tempo di viaggio dal porto del Pireo, dal quale parte il maggior numero di imbarcazioni, con la "navigazione lenta" è di circa 5 ore a salire, a seconda del tipo di imbarcazione e degli scali da effettuare, mentre con quella veloce supera le 3 ore, considerato che quasi sempre l'imbarcazione effettua uno o due scali. Simile tempistica se si parte da Rafina, ma spesso il viaggio si allunga per i numerosi scali da effettuare nella rotta per arrivare a Paros (Andros, Tinos, Mykonos, Syros). Più breve il tragitto da Lavrio, ma anche più difficile trovare una compagnia che effettua il collegamento veloce. Nel 2006 era garantito da una nave veloce della NEL Lines, ma per esempio nel 2008 questa opportunità non è prevista.

Le principali compagnie di navigazione da consultare sono:

Ma potete rivolgervi anche a:

Sono davvero tante le rotte che prevedono uno scalo a Paros, coinvolto in particolare negli itinerari che riguardano la parte settentrionale, centrale, meridionale e orientale dell'arcipelago, meno quella occidentale (in particolare le piccole Folegandros e Sikinos, servite con maggiore difficoltà). Con i moderni aliscafi e catamarani in poco più di mezzora si può arrivare a Naxos, in meno di un'ora a Mykonos, e in breve tempo anche alle piccole Cicladi, Amorgos, Ios, Santorini, Sifnos, Syros e così via. Per escursioni giornaliere, tuttavia, è sempre meglio rivolgersi a qualche agenzia che organizza tour con caicchi o moderni motoscafi, che toccano praticamente tutte le destinazioni sopra indicate con partenza e ritorno in giornata. Un esempio seguendo questo link (www.holidays-travel.net/excursions.php).

L'aeroporto di Paros si trova nella parte meridionale dell'isola, a circa 15 chilometri dalla capitale, nei pressi strada costiera occidentale che da Parikia si dirige verso il villaggio di Aliki. Occorre sempre fare scalo ad Atene. Da qua partono piccoli aerei che caricano da 20 a massimo 50 persone, a cura della Olympic Airways (tre volte al giorno) o della piccola compagnia Hellenic Star Airways (tre volte alla settimana). (Sito in italiano Olympic Airways: www.olympic-airways.it; sito dell'aeroporto Venizelos: www.aia.gr). Oppure potete atterrare a Mykonos e prendere un aliscafo per arrivare in meno di un ora a Paros.

Trasporto Interno

A Paros c'è un efficiente servizio di bus, che permette di girare in modo economico tutta l'isola. Data la più volte citata conformazione di Paros, anche i tempi di percorrenza sono più che accettabili. Le stazioni di partenza degli autobus sono collocate in posizioni comode sia a Parikia (pochi passi a nord del porto) che a Naoussa (al termine della strada principale di accesso alla città), e in entrambe le stazioni si può ottenere la fotocopia degli orari che cambiano settimana dopo settimana nel periodo di massima affluenza sull'isola, a seconda delle esigenze, delle richieste e delle disponibilità di mezzi e autisti.

Antiparos

Trattiamo per il momento in questa sezione dell'isola di Antiparos, rimandandovi al sito ufficiale della sua Comunità (www.antiparos.gr) per una descrizione più dettagliata. Spesso i greci hanno difettato di fantasia nel nominare alcune isole, e così nascono per esempio Antikythera, Antipaxi (le prime che mi vengono in mente) e quindi Antiparos. Tuttavia questa piccola isola incontra i favori di un turismo che cerca qualcosa di simile a Paros, ma più in piccolo e soprattutto più tranquillo, molto adatto per esempio alle famiglie con bambini. Un turismo che spesso si affeziona e ritorna. Prima di tutto, come arrivare. Piccoli traghetti partono frequentemente dal porto di Parikia (circa mezzora di navigazione) o dalla più vicina Pounda, circa 8 chilometri a sud della capitale nella costa ovest. L'approdo è nel capoluogo Antiparos, costruito con architettura cicladica e caratterizzato da un castello veneziano del XV secolo, porto leggermente protetto da un piccolo promontorio a nord. Una strada percorre tutta la costa orientale dell'isola, con accesso alle spiagge principali, nell'ordine Psaraliki, Glifa, Plaka, Akrotiri, Apadima, Soros e Agios Georgios. Un'altra spiaggia è posta nel versante opposto di Antiparos, in una baia che da a nordovest, con un campeggio nelle vicinanze. Agios Georgios è al termine della strada costiera, di fronte alla più meridionale isola di Despotikos, molto interessante dal punto di vista archeologico. E' possibile raggiungere anche la costa occidentale, con le spiagge di Fragopapades, Livadi e Monastiria. Alcuni monasteri sparsi nel territorio e delle grotte molto interessanti, raggiungibili imboccando una strada verso l'interno poco dopo Akrotiri, nella parte centromeridionale dell'isola. E' possibile anche addentrarsi nel promontorio meridionale di Faneromenos, anche qua una bella spiaggia e un territorio incantevole.

Antiparos

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