In una posizione
sudoccidentale, forse un po' decentrata, Milos fatica ad attrarre il
grande turismo. Tuttavia l'ambiente di questo piccolo arcipelago che
comprende Milos, Antimilos, Kimolos e Poliegos, è molto
suggestivo, essendo la zona di grande interesse geologico. Infatti,
seppur non ai livelli di Santorini, l'isola vulcanica di Milos presenta
nel territorio e nella costa formazioni rocciose di grande fascino, e
le numerose insenature valgono un bel giro in barca per godersi appieno
lo spettacolo e rilassarsi in una delle tante cale irraggiungibili via
terra. Il passato turbolento dal punto di vista geologico ha anche
lasciato in eredità all'isola di Milos alcune sorgenti
termali ed un humus fertile per favorire la più fiorente
vegetazione, sicuramente una delle isole più
“fiorite” dell'arcipelago. Una grande baia si
insinua all'interno dell'isola, dividendola nei fatti in due parti.
Quella occidentale è senza dubbio la più aspra e
anche quella dove s'innalza la vetta maggiore di Milos, intitolata al
“Profitis Ilias”, che tocca i 750 metri. Quella
orientale, ed in particolare il promontorio in testa alla baia,
è il luogo nel quale si sono insediati i principali centri
abitati e nel quale sono collocate le spiagge più
accessibili via terra. Plaka, situata lievemente in altura,
è la tipica graziosa capitale cicladica, nei pressi sorgono
le uniche catacombe cristiane della Grecia, e non troppo distante un
delizioso villaggio di pescatori, Klima, ancora intatto. Notevoli anche
le spiagge sabbiose nella costa meridionale, come Provatas e Paleohori,
quest'ultima dotata di sorgenti termali. Milos è famosa in
tutto il mondo perché qua ci fu il ritrovamento della
“Venere di Milo”, custodita al museo del Louvre di
Parigi, una delle numerosissime opere d'arte che la Grecia si
è vista nei secoli depredare. Kimolos è
un'isoletta poco frequentata, ma interessante, e vale almeno qualche
escursione per poterla visitare e godere delle sue belle spiagge.
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Superficie (Kmq): 151 |