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FOLEGANDROS: CAPPERI CHE ISOLA
!!!
Nomen omen, una locuzione latina che
significa che il nome è un indizio, utilizzata oggi
prevalentemente in modo pregiudizievole: un esempio riguarda un comune
della mia provincia, Malalbergo, un nome che sconsiglia ai viaggiatori
di fermarsi a dormire. Forse era così in
antichità (da qua il nome), ma non certo oggi, ma il nome
rimane… Per quest’isola ho ragionato nel modo
opposto, contro tendenza, come spesso mi capita di fare,
perché il nome “Folegandros” mi ha
sempre affascinato, richiamando alla mia fantasia sensazioni di
seduzione, mistero, qualcosa di selvaggio, sperduto nei mari caldi e
lontani, esotico. Alla mia famiglia ho “raccontato”
che Folegandros era proprio nella linea di traghetti che facevano scalo
a Sifnos (nostra prima meta del 2007), che era un’isola di
piccole dimensioni, adatta a passare una settimana in tutto relax,
pittoresca come tutte le Cicladi, accogliente e su misura come la
nostra amata Elafonissi, senza lunghi percorsi in auto per esplorarla
in ogni angolo. Ovviamente ho taciuto il fatto che Folegandros
è anche l’isola dei sentieri, ben sapendo che la
questione sarebbe stata ostativa, e che comunque fosse andata non sarei
mai riuscito a trascinare moglie e figlio in qualsiasi percorso, anche
breve, di trekking verso una spiaggia solitaria. L’aver
prenotato in un moderno resort di gradevole aspetto architettonico, con
piscina ed un ottimo livello di accoglienza, è stato
l’elemento decisivo per avere il loro pieno consenso
all’iniziativa.
L’approccio a
Folegandros è per forza dal mare, cosa ovvia, a meno che non
si disponga di un elicottero, per atterrare
nell’elisuperficie posta in prossimità di Chora.
Chi vuole atterra a Milos o Santorini. Normalmente ci si arriva da
nord, provenienti dal Pireo o da qualche isola più
settentrionale, come Sifnos o Milos; oppure si arriva da sud,
provenienti da Santorini, Ios o Sikinos.
Nel primo caso osserviamo,
nella rotta di navigazione (direzione sudest), sulla nostra sinistra,
l’immagine in lontananza di Sikinos, che si presenta
“orizzontale” e montuosa alla nostra vista, mentre
a destra cominciamo ad intravedere la stretta
“silhouette” di Folegandros, verticale, e man mano
che ci avviciniamo la scopriamo selvaggia e dall’aspetto
inabitato, con l’impressionante parete rocciosa orientale che
discende drammaticamente in un mar Egeo davvero blu. Una rientranza
poco dopo la metà, non proprio un golfo, attira la nostra
curiosità; lo sguardo sale per la parete rocciosa e spuntano
alcune casine bianche, che indicano vita, e soprattutto la presenza di
una delle “Chora” più pittoresche e
affascinanti delle intere Cicladi e dell’intera Grecia, che
si distende in una piccola piana e osserva l’arcipelago dalla
punta di uno strapiombo sul mare.
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Giriamo l’ultimo
promontorio e d’incanto ci troviamo già al porto
di Karavostatis, una località sicuramente gradevole, ma non
il miglior “spot” per l’isola di
Folegandros. Abbiamo già intravisto una spiaggia prima di
girare il promontorio, ne osserviamo altre mentre l’aliscafo
manovra per attraccare, tentiamo di indagare sulle nostre prime
impressioni, perché il momento dell’arrivo
è pur sempre un imprinting che in qualche modo condiziona il
giudizio finale.
Folegandros è
un’isola di soli 32 Kmq di superficie, con una popolazione
stabile di 667 abitanti (cens. 2001). Distante oltre 100 miglia
nautiche dal porto del Pireo, Folegandros fa parte del gruppo delle
isole più meridionali dell’arcipelago delle
Cicladi, più o meno alla stessa latitudine delle
più orientali Sikinos e Ios, e più a nord di
Santorini e Anafi. Dopo Delos e le piccole Cicladi è la
più piccola per dimensioni fra le isole
dell’arcipelago più conosciute (superficie
inferiore anche rispetto ad Anafi, Kimolos e Antiparos).
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Aspetto montuoso, anche se la
cima più alta (Agios Eleftherios) non raggiunge i 500 metri
d’altitudine (455 mt. slm). I villaggi principali sono tre,
collocati sull’unico asse stradale asfaltato, che attraversa
la parte centrale dell’isola, di forma
“oblunga”. Il villaggio portuale di Karavostasis
è posto in una baia a sudest di Folegandros, la strada va in
direzione nordovest, salendo negli interni dell’isola e
incontrando, dopo qualche chilometro di strada, che si inerpica in un
ambiente decisamente brullo e pietroso, un piccolo altopiano in cui
è posta la magnifica capitale Chora, uno dei migliori esempi
di villaggio in cui domina l’architettura cicladica, con una
parte medioevale (Kastro), una splendida vista a nord sul mare e una
pittoresca chiesa edificata su un colle che sovrasta la
città a oriente. Si prosegue inerpicandosi, e dopo circa
cinque chilometri panoramici si incontra il terzo villaggio, Ano
Merià, un centro che conserva il suo carattere agricolo,
costruito ai lati della strada principale, che ha termine in questo
luogo, dal quale si snodano alcuni sentieri e percorsi sterrati che
servono la parte settentrionale dell’isola.
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L’agricoltura
è ancora la fonte di sostentamento maggiore per la
popolazione stanziale, ricavata con il sistema delle
“terrazze”. Uno dei prodotti più
conosciuti di Folegandros è il cappero, una coltivazione che
trae vantaggio dal clima mediterraneo dell’isola.
Spettacolari i tramonti verso l’isola vulcanica di Milos, con
i riflessi del Sole che “colorano” di arancione
l’imponente sperone roccioso sul mare, sul quale è
costruita Chora.
Diverse sono le spiagge
dell’isola, la gran parte collocate nel versante meridionale
e orientale. Alcune sono raggiungibili agevolmente via terra, altre,
forse le più belle, si guadagnano via mare o percorrendo uno
dei numerosi sentieri che scendono verso la costa, fra le terrazze
coltivate e la macchia mediterranea, assaporando le fragranze dei fiori
selvatici e della natura incontaminata.
Un
ambiente che attira nell’isola “frotte”
di naturisti, un’isola che sta diventando progressivamente
una meta ambita per diverse tipologie di turisti, frequentata da
famiglie, coppie e single gay ed etero di varie provenienze
geografiche. La tranquilla Folegandros si trasforma d’estate
in una sorta di comunità moderna e cosmopolita, anche se
tranquilla e senza perdere le sue caratteristiche distintive, che ne
fanno una meta apprezzata da tutti coloro che la scelgono e che spesso
successivamente ne diventano assidui frequentatori. La
“bellezza drammatica” di Folegandros è
particolarmente apprezzata dagli artisti e dai poeti, che amano la pace
e tranquillità dell’isola, ma in ambienti da sogno
e in una comunità viva, cosmopolita, appunto, seppur attenta
a non turbare l'atmosfera tenue ed ovattata . |
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E’ persino naturale
aspettarsi la presenza di molti italiani su Folegandros, in percentuale
ancora maggiore rispetto ad altri punti delle Cicladi e
dell’intera Grecia. Folegandros ripropone ambienti
e suggestioni che possono ricordare alcune isole dell’Italia.
Inoltre, il fenomeno del turismo proveniente dal “Bel
Paese” è favorito dalla presenza in loco di una
agenzia viaggi, Sottovento, che oltre ad assistere i viaggiatori per
ogni necessità (accomodation a Folegandros, in altre isole e
ad Atene, voli, traghetti, noleggi auto e moto, escursioni su altre
isole, etc.) è anche l’Ufficio di Corrispondenza
del Consolato d’Italia.
Ultima annotazione, su
Folegandros non è ancora presente una vera e propria banca,
c'è un ufficio di cambio, un punto bancomat (del quale non
garantisco l'affidabilità) e diversi esercizi non accettano
le carte di credito. Questo almeno fino al 2007. Dunque organizzarsi di
conseguenza, munendosi di contante.
LA
MAGNIFICA CHORA E I VILLAGGI DI
FOLEGANDROS
La capitale
dell’isola di Folegandros ne è anche il centro
principale, ed è situata all’interno, a quattro
chilometri a nord dal porto di Karavostasis. Disposta su un piccolo
altopiano, si estende ad est fino al culmine di un’alta
roccia a strapiombo sul mare, protetta ad ovest dalle colline, su cui
svetta la cima di Agios Eleftherios. Platia Pounda è il
luogo in cui sostano i mezzi delle due linee di bus che collegano Chora
a Karavostasis, Ano Merià e la spiaggia di Agali. La piazza
è circondata da alcuni alberghi, da un lato si affaccia a
strapiombo sul mare, a sudest parte il sentiero lastricato che conduce
a “Panagia”, il bianchissimo monastero che sovrasta
la capitale dall’alto di un irto colle, a nord il Kastro e a
nordovest si sviluppa il villaggio di Chora, con le sue piazzette, i
suoi platani, le chiesette, la gradevole architettura di costruzioni
basse e bianchissime, adornate da piante floreali, in perfetto stile
cicladico. Una città di pianta sostanzialmente quadrata, in
cui la vita si articola intorno ad alcune piazzette alberate, occupate
da bar e taverne, da cui si snodano vicoli nei quali sono collocate
altre attività, fra market, boutiques, negozietti ed altri
locali in cui bere e mangiare. Nella periferia occidentale della
città vi è la sede dell’agenzia
Sottovento, alcuni deliziosi pub e café, una pizzeria
italiana e alcune delle accomodation più moderne e chic
dell’isola. Nuove costruzioni stanno allungando Chora ad
ovest verso la collina, a dimostrare come, pur evitando
un’espansione eccessiva e una cementificazione,
l’offerta turistica sia in fase di ampliamento, per
accontentare, seppure in modo mite e non invasivo, la crescente domanda
verso l’isola di Folegandros. Il Kastro è posto in
una posizione tranquilla, a strapiombo sul mare ma lievemente
decentrato dalla zona più vitale di Chora, quasi una sorta
di separazione dalla cittadella medioevale, passeggiando nella quale si
ha l’impressione di grande autenticità, quasi una
volontà di mantenere la propria identità
nonostante il continuo aumento di turisti nei mesi estivi. Passeggiando
in alcune strade periferiche di Chora si sfiorano edifici con piccole
corti, nelle quali gli abitanti seduti all’aperto nelle loro
sedie e nelle loro poltrone osservano quasi incuriositi
l’afflusso dei vacanzieri, vestiti da sera, che frequentano
abbronzati i pittoreschi vicoli della capitale, con lo sguardo
affascinato di chi non gode di questo pittoresco contesto nella vita di
tutti giorni, e deve sembrare davvero strano a quegli abitanti che
invece stanno a Folegandros dal 1 gennaio al 31 dicembre. Chora
è una città che si vive e si gode
all’aperto, sedendosi al tavolino della taverna, sulla strada
o in una piazza, o semplicemente su qualche panchina, gradino o altro
punto d’appoggio, o in piedi, fermi o passeggiando senza
fretta.
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Sopra: immagini di Chora
A sinistra: il Kastro
(clicca per ingrandire)
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Il villaggio di Karavostasis
non rientra certamente nella mia personale “top 10”
dei paesi che ho visitato nelle isole Cicladi. Almeno non aiutava,
nell’estate 2007, un cantiere per lavori di sistemazione
della zona del porto. La sua posizione e la presenza del porto, dal
quale partono gli aliscafi e le navi traghetto per il Pireo e per le
altre isole, ma anche alcuni caicchi che conducono in alcune delle
spiagge più belle dell’isola, hanno comunque
favorito la presenza di alcuni cafè e taverne, oltre a vari
tipi di accomodation, con camere, alberghi e persino il resort forse
più esclusivo di Folegandros. Per chi predilige
l’abbronzatura e i bagni, a discapito di altre
attività, in questa zona trova una buona parte delle spiagge
dell’isola. Al centro della baia la dignitosa spiaggetta del
paese, ombreggiata dagli alberi, con un paio di “beach
bar” e alcune taverne nelle vicinanze. A est, scavalcando una
piccola altura, si scende con una scalinata verso la bella Paralia
Vardia. A ovest una strada carrozzabile, con a lato alcune spiaggette
sulle quali scendere a piedi, conduce alla spiaggia di Livadi e al
campeggio. Infine Katergo, forse la spiaggia più bella di
Folegandros, raggiungibile in caicco da Karavostasis oppure da Livadi
con un sentiero.
Karavostasis
Ano Merià è un villaggio
davvero strano, costruito in altura ai bordi della strada principale
inerpicante. Dunque un paese molto “lungo”, che pur
non avendo un vero e proprio “centro” ha la parte
principale posta verso il culmine della strada. Poche o nulle le
accomodation. Le dimore sono le abitazioni dei coltivatori delle
numerose terrazze che si distendono verso il mare, da entrambi i lati,
verso nordest o sudovest. Un paio di taverne verso la fine del
villaggio meritano una sosta, anche perché qua è
possibile consumare la “Matsata”, una vera e
propria specialità del luogo. Un paio di chiese pittoresche
allietano il paesaggio. Un museo del folklore ha sede ad Ano
Merià. Parlano molto bene anche di un
“fournos”, che vende vere e proprie prelibatezze.
Il panorama di cui si gode è senz’altro il
più grosso pregio di questa zona, dalla quale partono alcuni
sentieri che scendono verso il mare, portando alle ventose spiagge del
nord dell’isola, oppure alle gradevoli Agio Nikolaos,
Livadaki e Ambeli, poste nella costa occidentale di Folegandros. Oltre
ai sentieri, c’è anche una strada in terra battuta
che permette a chi è provvisto di un mezzo di visitare la
parte settentrionale dell’isola. Noi l’abbiamo
fatto, mettendo a dura prova la nostra incolumità e
soprattutto quella della nostra automobile. Vi sono alcuni punti in cui
buche e pietre consigliano una particolare accortezza, ma anche alcune
ascese e discese ripidissime, che richiedono guidatori capaci ed
esperti, oltre che dal sangue freddo. In questo modo abbiamo comunque
potuto raggiungere con la macchina Agios Georgios, posto in una baietta
settentrionale di Folegandros, cosa che sicuramente non avremmo fatto
scendendo per il sentiero (circa un ora e mezzo da Ano
Merià). Per prendere questi sterrati occorre procedere
dritto per la strada principale, passando Ano Merià. A un
certo punto l’asfalto purtroppo termina e inizia uno
sterrato. Arrivati ad un bivio, a destra si procede verso Agios
Georgios, a sinistra verso Ambeli. In bocca al lupo.
Infine, nella zona nordest, si
segnala la grotta di Chrisopilia, difficilmente accessibile, con
l’ingresso incastonato in una roccia sul mare, a circa trenta
metri d’altezza sullo stesso. Di grande interesse
archeologico (sono stati ritrovati reperti risalenti
all’epoca romana e fossili di vecchie conchiglie) e
speleologico (composta da due “camere”, unite da
uno stretto passaggio, una delle quali con particolari conformazioni
stalattitiche).
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Immagini di Ano
Merià (clicca per ingrandire)
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Zona di
Karavostasis (sudest)
La
spiaggia di Vardia si
raggiunge da Karavostasis scendendo da una scalinata posta nella parte
alta e orientale del villaggio. Una discesa che vale la pena di
compiere, perché oltre all’ottima vista su
Sikinos, questa spiaggia a semicerchio è una delle migliori
fra quelle a “portata di auto”. Abbastanza protetta
a nord da uno sperone roccioso, di sabbia con piccoli ciotoli sul
bagnasciuga e mare cristallino, con un’esposizione verso
sudest. I pigri si portino da bere e da mangiare, altrimenti occorre
salire le scale e “guadagnare” qualche locale di
Karavostasis. Portarsi anche l’ombrellone se si vuole un
po’ d’ombra.
A destra la spiaggia di Vardia (clicca per
ingrandire)
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La
spiaggia del paese si chiama Chochlidia,
in ciotoli e terra battuta, con alberi a fare da ombra, un paio di
beach bar verso il porto e qualche taverna nelle vicinanze. Acque
pulite e calme. Buona per famiglie. Sicuramente dignitosa per chi
risiede nelle numerose accomodation nei dintorni e in quel momento non
ha voglia di muoversi per cercare altrove. |
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Sopra la spiaggia di
Chochlidia
La spiaggia di Livadi (clicca per ingrandire)
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Prendendo la strada che
percorre la costa meridionale in direzione ovest, si incontrano alcune
piccole calette (Latinaki,
Vitsenzinou e Pountaki),
in sabbia mista a ciotoli, con le sole rocce a far da ombra. Occorre
portarsi all’occorrenza viveri e ombrelloni. Il mare
è cristallino. Per chi ama il genere delle calette, queste
sono anche a portata di automobile o motorino, con un minuto di
sentiero per raggiungerle.
Al termine della strada citata
si arriva a Livadi, dove
è posto il campeggio di Folegandros e una discreta spiaggia
di sabbia mista a ciotoli, disposta a semicerchio all’interno
di una piccola baia esposta a oriente, di una certa lunghezza e ben
ombreggiata dall’alberatura. Molto comoda per la strada che
la raggiunge, Karavostasis non è comunque distante per
andare a mangiare o bere qualcosa, oppure si può provare al
campeggio. Anche qua non si noleggiano ombrelloni.
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Da Livadi parte un sentiero che
presenta alcune difficoltà, che in oltre mezzora porta alla
magnifica spiaggia in piccoli ciotoli di Katergo,
raggiungibile più comodamente imbarcandosi su un caicco che,
in qualche decina di minuti, conduce ad una delle spiagge
più belle, se non la migliore di Folegandros. Katergo occupa
una insenatura a sudest di Folegandros, ed è piuttosto
lunga, permettendo di alternare zone frequentate da chi ama esporsi
integralmente ai raggi del sole ad altre in cui possono prendere posto
famiglie e persone più vestite, senza la
necessità di destinare altrove sguardi inevitabilmente
imbarazzati. Il viaggio in caicco permette di ammirare la costa
rocciosa di Folegandros, fra calette e qualche piccola grotta scavata
dal mare. Il mare è di una bellezza straordinaria, e fare il
bagno a Katergo è davvero un piacere. Molto difficile uscire
dall’acqua, soprattutto quando il mare non è mosso
l’impressione è quella di trovarsi in
un’immensa piscina naturale. La spiaggia, comunque, in caso
di vento è ben protetta a nord. Portarsi ombrellone e viveri
se si decide una lunga permanenza.
A destra la spiaggia di Katergo (clicca per
ingrandire)
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Baia di
Agali e centro dell’isola
Sopra due immagini della spiaggia di Agios
Nikolaos, quella più in basso presa dalla "Taverna Papalagi".
A destra due immagini della spiaggia di Agali
(clicca per ingrandire)
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Agali è la spiaggia
più frequentata di Folegandros. La ragione è
molto semplice, perché questa è anche la spiaggia
più vicina a Chora, facilmente raggiungibile con strada
asfaltata, prendendo verso Ano Merià e svoltando a sinistra
dopo pochi chilometro al bivio per Angali, per una breve discesa verso
la costa occidentale. Per chi non dispone di un mezzo, questa spiaggia
è servita regolarmente anche dai bus. Un piccolo villaggio,
con camere in affitto, qualche taverna, alcune con una bella vista
sulla baia, lungo il sentiero che si inerpica a sud, verso le altre
spiagge della baia. Molto adatta alle famiglie questa spiaggia di
sabbia, non molto lunga ma di una certa profondità, e
ampiamente riparata dalla baia. Più a sud, raggiungibile a
piedi, la bella spiaggia sabbiosa di Fira.
Non mancano le occasioni per mangiare e bere ad Agali, ma per
l’ombra occorre provvedere da se. Verso nordovest, invece, si
procede per un sentiero che richiede un po’ più di
impegno; scavalcando un piccolo promontorio si accede prima alla
caletta di Galifos, poi, dopo
meno di mezzora di cammino, alla bella spiaggia di Agios
Nikolaos. Quest’ultima spiaggia sabbiosa,
ombreggiata dall’alberatura e un po’ troppo
affollata, è un vero e proprio “regno”
dei nudisti e naturisti, molti dei quali si campeggiano liberamente
alle spalle della spiaggia. Su una roccia, lungo il sentiero per Agali,
è posta un’ottima taverna, dalla quale si
può godere inoltre di un panorama affascinante sulla stessa
spiaggia e sul mare, verso occidente. Per chi non ama le camminate, al
lato nord della spiaggia di Agali da un molo partono dei motoscafi che
conducono alla spiaggia di Agios Nikolaos, e procedono anche oltre
verso le spiagge più a nord. Sull’altro versante
dell’isola, verso nordovest, in una baia adiacente a quella
della scogliera di Chora, è possibile discendere dalla zona
dei mulini con un sentiero di circa mezzora alla spiaggia di Vorina,
che tuttavia ha il problema di essere forse quella più
esposta ai venti.
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Le
spiagge settentrionali.
Per
qualcuno Livadaki è
la spiaggia migliore di Folegandros, sicuramente una delle
più pittoresche. Rocce levigate e bianchi ciotoli con acqua
turchese, ma occorre oltre un ora di cammino per discendere da Ano
Merià, tuttavia chi c’è stato assicura
che ne vale decisamente la pena. Portarsi vivande e ombrelloni se si
decide di permanere a lungo. La spiaggia è una caletta al
culmine di una piccola insenatura a forma di fiordo, con acque davvero
cristalline, una esposizione verso sudest e una certa protezione dai
venti più fastidiosi. I motoscafi che partono da Agali,
facendo scalo ad Agios Nikolaos, procedono per questa spiaggia. Una
comoda alternativa a una pur suggestiva, spettacolare e panoramica
camminata. Più a nord e meno protetta dai venti
l’altrettanto bella spiaggia di ciotoli di Ambeli,
raggiungibile in circa tre quarti d’ora di sentiero da Ano
Merià (dalla chiesa di Pantalimoni), oppure avventurandosi
con un mezzo scendendo per la strada in terra battuta. E’ uno
dei posti più isolati di Folegandros, ma qualche barca
può fare scalo qua.
Agios
Georgios è posta in una baia nella parte
nord dell’isola. La baia protegge, ma è pur
esposta ai venti di settentrione. La camminata da Ano Merià
è di un’ora abbondante, anche un ora e mezzo. Una
strada molto impegnativa in terra battuta permette comunque ai
più coraggiosi di raggiungere la spiaggia direttamente col
proprio mezzo, dopo essere passati per la baia e spiaggia
più piccole di Ligaria.
Una suggestiva chiesetta dà il nome ad Agios Georgios, ed
è forse la cosa più interessante di una spiaggia,
dal fondo pietroso misto a sabbia, che rimane uno dei posti meno
frequentati dell’isola, ma che per questo motivo, per
qualcuno può diventare un suggestivo rifugio in cui
trascorrere la propria giornata di mare e sole. Sul versante
occidentale, la piccola spiaggia di ciotoli di Serfiotiko
ha lo stesso problema di Vorina, l’esposizione ai venti.
E’ raggiungibile solo a piedi, discendendo un sentiero da Ano
Merià, con un percorso di circa un’ora. |
La spiaggia di Agios Georgios
(clicca per ingrandire)
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Essendo un luogo
“scoperto” in tempi abbastanza recenti dal grande
turismo, alla ricerca di qualche alternativa alle più famose
e gettonate isole dell’arcipelago, e in più
scegliendo di non votarsi ad un tipo di edilizia invasivo ed intensivo,
trovano spazio a Folegandros numerose strutture di recente costruzione,
con un’ottima qualità architettonica e un
altrettanto ottimo livello di accoglienza. Veri e propri resort, si
alternano ad alberghi classici o a più semplici camere o
appartamenti in affitto. Le piscine si sprecano. Strutture appunto
nuove, vanno ad aggiungersi ad altre che da più tempo
accompagnano i turisti nel loro soggiorno a Folegandros. La maggior
parte delle possibilità di accomodation sono collocate a
Chora, un’altra parte significativa a Karavostasis, ed alcune
altre in altri punti dell’isola, in particolare nei dintorni
di Agali, si tratta in particolare di camere in affitto.
C’è anche un campeggio collocato nei pressi di
Livadi.
La nostra scelta è
caduta su un resort collocato nella periferia occidentale di Chora,
nelle vicinanze dell’agenzia Sottovento, con il centro del
pittoresco villaggio cicladico a cinque minuti di cammino.
Un’accomodation senz’altro fra le migliori
dell’isola sul profilo qualitativo, con all’interno
una propria “Spa” (un
“trattamento” è sempre in omaggio agli
ospiti del resort) e numerose altre “facilities”
per gli ospiti, a partire da una meravigliosa piscina, un piccola
struttura di minigolf, un piccolo discobar, un’elegante bar e
ristorante, forse un po’ fuori dal nostro target di prezzo,
come d’altra parte l’accomodation, rispetto alla
quale per ovviare al problema abbiamo usufruito di un’offerta
speciale e del periodo, inizio di settembre, già fuori
dall’alta stagione. Insomma, abbiamo voluto concludere alla
grande la vacanza, alloggiando in un resort che normalmente non ci
potremmo permettere, ma allietando non poco il nostro soggiorno a
Folegandros. Una sorta di “ciliegina” sulla torta
per un’isola che comunque è meravigliosa,
qualsiasi sia la struttura in cui si soggiorna.
Dunque, molto volentieri vi
consigliamo il Chora Resort (www.choraresort.com),
ma anche altre accomodation molto carine che abbiamo selezionato per
l’occasione.
A destra immagini dal "Chora
Resort & Spa" (clicca per ingrandire)
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L’agenzia turistica
“Sottovento” (www.sottovento.eu) è un ottimo punto
di riferimento per prenotare un soggiorno a Folegandros e per
soddisfare tutte le vostre necessità. Cosa importante, si
parla italiano, perché … sono italiani.
Non mancano a Chora le taverne
in cui gustare dell’ottimo cibo. Non c’è
un locale particolare che possiamo consigliarvi, se non quelli
già citati dalle guide turistiche, come il pittoresco
“Pounta” (vicino all’omonima piazza) ed
altre taverne collocate nelle altre piazzette cittadine, come
“O Kritikos”, “Melissa” e
“Piatsa”. Vicino all’agenzia
“Sottovento” è possibile mangiare da
“Pizza Pazza” un po’ più
all’occidentale, con pizza, pasta e crepes. Nei pressi della
piazza Pounta invece un locale tutto italiano, il
“Caffè dei Viaggiatori” (www.caffedeiviaggiatori.blogspot.com),
nel quale si può gustare vino, caffè, pizza,
paste e dolci, il tutto rigorosamente italiano. Numerosi anche i
café e le ouzeries nella capitale. Il nostro cafè
preferito, “Greco”, era proprio di fianco alla
“Sottovento”, ma un posto magico per il tramonto
è qualche centinaio di metri più avanti,
percorrendo la strada per Ano Merià e scendendo per qualche
decina di metri per un vicolo ripidissimo. Il “Rakendia
Sunset Bar” è uno dei migliori posti per godere il
tramonto che colora di arancione le alte scogliere e i muretti a secco
di Chora.
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Clicca per ingrandire
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Alcune taverne e
cafè anche a Karavostasis. In particolare un paio di bar
sulla spiaggia di Chochlidia servono anche degli spuntini e mezedes, e
sono un luogo comodo per fermarsi in tranquillità, lasciando
che i bimbi (per chi ce ne ha) giochino sulla spiaggia e
nell’acqua.
Alcune taverne anche vicino
alla spiaggia di Agali, almeno un paio in posizione panoramica a fianco
del sentiero che procede per Agios Nikolaos. A tal proposito, meta
obbligata è la “Taverna Papalagi”,
collocata in un’ottima posizione che domina la spiaggia di
Agios Nikolaos, gestita da due fratelli, famosa per il pesce fresco e
per il polipo al vino rosso.
Tre taverne sono segnalate
anche a Ano Merià. Noi abbiamo cenato da
“Mimi’s” (foto a lato, clicca per
ingrandire), ma è apprezzato anche il “Barba
Kosta”, oggi “Irini”, nome della figlia
del vecchio proprietario. In questa zona è
“obbligatorio” provare la Matsata. Un piatto locale
a base di pasta fatta in casa, da abbinare al coniglio o galletto cotti
in umido. Un'altra fermata obbligatoria è per il locale
panificio, per i biscotti alle mandorle e il
“Karpouzenia”, dolce locale preparato con il
cocomero, il miele e i semi di sesamo.
Folegandros è famosa
per i capperi, disponibili in grande quantità
nell’isola, prodotti da arbusti selvatici, e possono essere
raccolti anche durante le escursioni nei sentieri, insieme a varie
piante officinali. E’ anche considerata un’isola in
cui si mangia del pane molto buono. Fra i prodotti distintivi anche il
“Rakomela” (grappa al miele).
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Come
arrivare
Come
raggiungere la piccola isola di Folegandros? Se avete un elicottero,
potete chiedere di atterrare all’elisuperficie di Chora. Al
di là delle battute, l’accesso è per
forza dal mare. Per chi viaggia in aereo, tuttavia, gli aeroporti di
Milos e di Santorini non sono molto distanti da Folegandros,
soprattutto se per il trasferimento si sceglie l’aliscafo o
il catamarano. Oppure si può atterrare ad Atene.
Per quanto riguarda le rotte
nautiche, Folegandros è servita dalla Aegean Speed Lines (www.aegeanspeedlines.gr),
la compagnia specializzata nella navigazione veloce e nelle tratte che
collegano il Pireo alle isole Cicladi occidentali e meridionali (in
particolare Folegandros). Nel 2007 le due imbarcazioni
“Speedrunner” 1 e 2 toccavano più
destinazioni, rispetto al 2008, anno in cui è disponibile
solo lo “Speedrunner 2”, che attracca a Kithnos,
Serifos, Sifnos, Milos, Kimolos e Folegandros. Una riduzione del
servizio che pesa anche sulla stessa Folegandros, che nei mesi di punta
è scalo del veloce aliscafo (4 ore dal Pireo) solo due volte
alla settimana in orario mattutino e una in quello pomeridiano.
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La
Hellenic Seaways (www.hellenicseaways.gr)
propone un servizio quasi giornaliero con un veloce aliscafo per soli
passeggeri (no auto). Solo tre ore per il Flyingcat3 (anno 2008), con
partenza dal Pireo alle 7.15 e arrivo a Karavostasis alle 10.20. |
Un aliscafo della Seajets (www.seajets.gr)
tocca una volta a settimana (nel 2008 la domenica) Folegandros in un
itinerario che coinvolge le isole di Mykonos, Naxos e Santorini e
termina a Creta (Heraklion).
La GA Ferries (www.gaferries.gr)
nei suoi svariati itinerari che percorrono in lungo e in largo il mar
Egeo, con navi traghetto tradizionali, non tralascia certo di fare
scalo a Folegandros, che nel 2008 è toccata da un paio di
itinerari, con partenza dal Pireo e arrivo a Santorini. In un caso sono
toccate tutte le isole Cicladi occidentali e meridionali, escludendo
solo Kea, nell’altro si fa scalo a Paros e Naxos, per poi
procedere verso tutte le Cicladi Meridionali (Ios, Sikinos,
Folegandros, Santorini e Anafi). La durata del tragitto supera sempre
le 12 ore. Ogni giorno è previsto un attracco, ma gli orari
di arrivo possono essere i più
“disparati”, dalla mattina (con viaggio notturno)
alla piena notte.
Un servizio molto interessante
lo garantisce la Saos Ferries (www.saos.gr) per chi
intende suddividere la propria vacanza, visitando alcune isole Cicladi
Meridionali. Una nave traghetto tradizionale, infatti, copre
quotidianamente una tratta che interessa Folegandros, Sikinos, Ios,
Santorini, Thirasia e Anafi.
Meno utilizzabile (nel 2008) il
servizio della Nel Lines (www.nel.gr), che propone
un viaggio alla settimana con partenza da Lavrio il venerdì
mattina alle 7 e arrivo alle 20.10 a Folegandros.
Folegandros
“tappa strategica” nel vostro tour nelle Cicladi
occidentali e meridionali
Grazie
alla sua posizione geografica, Folegandros è una sorta di
“ponte” fra alcune isole Cicladi occidentali (in
particolare Sifnos, Milos e Kimolos) e le Cicladi meridionali, di cui
fa parte. Come abbiamo visto negli itinerari proposti da varie
compagnie di navigazione, esistono collegamenti frequenti con queste
isole. Con meno di un’ora di navigazione
“lenta” si approda nella vicina e selvaggia
Sikinos, ancora esente dal grande flusso turistico, con altri 40 minuti
circa si raggiunge la “mondana” Ios, in un paio
d’ore invece si approda nella celebratissima Santorini e si
può anche procedere verso l’isolata e affascinante
Anafi, a circa 2 ore da Santorini. Meno di un’ora di
navigazione veloce invece per Sifnos, mentre è meno servita
la tratta verso Milos, raggiungibile solo con la GA Ferries in due ore
di navigazione “lenta”. Fra gli itinerari in barca
proposti a livello locale vi è anche la
possibilità di visitare Sikinos in giornata (circa un ora
per ogni tratta di attraversamento e 5 o 6 ore liberi
sull’isola). |
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Muoversi
all’interno dell’isola
E’ opinione comune
che il mezzo migliore per visitare Folegandros sono le proprie gambe.
Supportati ovviamente dagli autobus, che collegano regolarmente le
località di Chora, Karavostasis, Ano Merià e
Agali, da cui poi inoltrarsi nei vari sentieri che percorrono
l’isola. Tuttavia, per chi arriva a Folegandros a piedi, sono
disponibili mezzi a due o quattro ruote da noleggiare per i propri
spostamenti. Alcune strutture ricettive, tipo il Chora resort, mettono
a disposizione dei propri clienti il proprio “parco
autovetture”. Altrimenti ci si può rivolgere
direttamente alle agenzie di noleggio o alle agenzie turistiche. Non
manca anche il servizio taxi. Per raggiungere le spiagge isolate o
qualche altro punto interessante lungo la costa o fare il giro
dell’isola, vi sono alcune barche che effettuano servizi
tutti i giorni dal porto di Karavostasis e da Agali.
Altre
immagini di Folegandros
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