|
|
Andros, una Ciclade a portata di mano
IntroInquadramento geografico e storico Gavrio, Batsi e la parte settentrionale
Intro
Essere in Atene e in poco più di un'ora
trovarsi su un'isola, spaparanzati in una bella spiaggia, lontani dal
traffico, dallo smog e dallo stress. Oppure. Atterrare all'aeroporto
Eleftherios Venizelos e con un po' di pazienza in più terminare proprio
viaggio verso l'agognata meta vacanziera isolana. Ma Andros non è
semplicemente un'isola banale e comoda da raggiungere, è molto di più. È
una Ciclade a tutti gli effetti e non certo tra le meno attraenti.
Dimensioni già importanti, né troppo verde né troppo brulla, le sue
montagne, che la percorrono da nord-ovest a sud-est, portano la vita,
fornendo l'elemento più importante, l'acqua. Abbiamo dunque un'isola
policentrica e puntellata di villaggi, tra i quali, a far da contralto
alla bella e a tratti neoclassica capitale Andros a guardare verso
oriente, abbiamo nel punto nordovest il porto e centro nevralgico
Gavrio, un vero e proprio link verso il continente e le altre isole, ma
anche un luogo adatto ad un piacevole soggiorno e contornato dalle
spiagge forse più belle e sicuramente più frequentate dell'isola. Sulla
costa occidentale, in posizione un poco più centrale, anche il
pittoresco villaggio di Batsi, porto turistico e di pescatori, che
guarda al tramonto con gli scenari sbalorditivi ai quali ci ha abituato
la Grecia. Selvaggia la parte meridionale di Andros, che offre paesaggi
naturali e ricchi di storia e sulla parte orientale la baia con il
grazioso porticciolo di Ornos Korthiou e a fianco la spiaggia "Tis grias
to pidima" (Il salto della vecchia), dove la natura ha scolpito un
pittoresco monolite dal quale, come narra la leggenda, un'anziana si
gettò per la vergogna di aver contribuito alla conquista della città da
parte dei turchi.
Andros è un'isola di 380 kmq., la seconda
"ciclade" per dimensioni dopo Naxos, con circa 9221 abitanti (censimento
2011), collocata nel mar Egeo meridionale, a poca distanza dall'Attica e
dall'Eubea (6 miglia nautiche), della quale lunga isola sembra l'ideale
prolungamento, così come la successiva Tinos (3 miglia nautiche),
entrambe infatti orientate da nord-ovest a sud-est come la stessa Eubea.
Andros è anche la più settentrionale dell'arcipelago delle Cicladi.
Alcune piccole isolette disabitate fanno anch’esse parte di Andros, la
maggior parte concentrate nei pressi di Gavrio e Batsi, altre nella
parte orientale.
Secondo lo storico Diodoro Siculo (90 a.c. – 30 .c.), l’isola prende il
nome da Andros, generale di Radamante, re di Creta, a dimostrare che,
dopo aver subito l’influenza dei fenici, Andros passò sotto il dominio
cretese, come le altre isole del mar Egeo.
Recenti scavi archeologici, effettuati a capo Strofilia, dimostrano
comunque, con il ritrovamento anche di numerosi dipinti rupestri, che
l’isola era abitata già nel periodo del Neolitico (dal 4500 al 3200
a.c.). La posizione di Andros, in ogni caso, ha reso l’isola importante
strategicamente in quasi tutti i periodi della storia.
Nei pressi di Zagora, invece, si è ritrovato uno degli insediamenti di
epoca greca meglio conservati del periodo di “arte geometrica” (900 –
700 a.c.), mentre nelle aree di Plaka e Ypsili sono stati rinvenuti
reperti risalenti all’età del bronzo.
Durante il VII secolo a.c., Andros fondò tre colonie in penisola
Calcidica: Acanthos, Sani e Stagira, città natale del grande filosofo
greco Aristotele (385 a.c. – 323 a.c.).
Durante il periodo classico la capitale di Andros era Paleopolis, che
era circondata da una cinquantina di insediamenti. I vari ritrovamenti,
a partire dalla ricchezza delle monete, testimoniano che quello per
l’isola fu un periodo di prosperità.
Passiamo ai secoli XI e XII d.c., quando, in epoca bizantina, Andros
trovò una crescita rapida, grazie alle sue lavorazioni della seta e ai
commerci. In questo periodo abbiamo alcuni esempi di architettura
religiosa, dei quali successivamente faremo cenno.
Dopo di che, l’isola passò sotto l’influenza veneziana e come quelle
circostanti subì le incursioni piratesche e il dominio dei turchi –
ottomani. Dal 1813, Agia Triada a Korthi ospitò probabilmente l'unica
scuola pre-rivoluzionaria di Andros, fondata da Samuel Plasimis. Il 10
maggio 1821, Theophilos Kairis alza la bandiera della rivoluzione.
Nei tempi moderni Andros, nonostante le battute d'arresto della prima e
della seconda guerra mondiale, si troverà al vertice della navigazione
commerciale e della prosperità economica. Nel 1939, Andros era seconda
per numero di immatricolazione delle navi, dopo il Pireo. Vale la pena
ricordare che, all'inizio del XX secolo, l'armatore di navi Andriot
Dimitris Moraitis lanciò la rotta marittima Grecia - Nord America.
Andros, tuttavia, si è trovata a pagare un prezzo salato proprio durante
la seconda guerra mondiale, sia in termini di vite umane che di navi,
cosicché negli anni cinquanta incominciò una emigrazione e uno
spopolamento dell’isola. Si ringrazia il sito ufficiale di Andros per le preziose informazioni storiche e geografiche: https://www.andros.gr/en/. Andros è collegata principalmente al porto di Rafina, Attica, a est di Atene, praticamente dalla parte opposta rispetto al Pireo, non distante da Maratona e nemmeno dall’Aeroporto Internazionale Eleftherios Venizelos. Dal centro di Atene e anche dall’aeroporto ci sono circa 30 chilometri, seguendo l’autostrada “Attiki” (A6/E94) fino all’uscita 14/15 (Pallini) e imboccando la statale EO54 per Rafina.
Il porto di Rafina serve prevalentemente le isole Cicladi orientali, e
in particolare la rotta Andros – Tinos – Mykonos, ma anche isole come
Naxos, Paros, Syros, Ios, Santorini, Amorgos, Sifnos e le piccole
Cicladi.
Il porto principale di Andros è Gavrio (GAV), situato nella zona nord
occidentale dell’isola e per questo anche il punto più vicino al
continente. Da Rafina occorrono circa due ore di navigazione
“tradizionale”, coperta in questi anni (parliamo del secondo decennio
del XXI secolo) dalle compagnie Fast Ferries e Golden Star Ferries,
quest’ultima con sede proprio a Andros.
Aeroporto Internazionale di
Atene, Eleftherios Venizelos (ATH)
In giro per Andros
Andros è un’isola per tutti, che offre davvero molteplici paesaggi e opportunità di passare nel migliore dei modi il proprio tempo durante la vacanza. Numerosissime sono le strade selciate ed i sentieri sui quali gli amanti del trekking possono percorrere l’isola in lungo e in largo; oltre 100 chilometri per una ventina percorsi segnalati, che in passato rappresentavano i collegamenti principali fra i vari punti dell’isola.
Andros è un luogo dalle mille contraddizioni, nel quale la parte “brulla
e cicladica” contraddistinta dal classico colore giallo ocra si fonde
con le parti di verde intenso, con una fitta vegetazione, che nelle
Cicladi può aver paragone soltanto con lo scenario che troviamo a Naxos,
non a caso le due isole maggiori per dimensioni di tutto l’arcipelago.
La ricchezza di acqua, di sorgenti, dei suoi corsi è anche la risorsa
che negli anni ha decretato la ricchezza dell’isola intera, con le sue
fertili valli, le sue coltivazioni. Un’isola capace di attrarre
importanti artisti, commercianti ed imprenditori, in particolare nel
ramo navale.
Numerose le spiagge, che vanno divise in due grandi gruppi, quelle più
esposte ai venti del nord e in particolare del Meltemi, che troviamo
nella costa orientale dell’isola e quelle che invece sono esposte ai
meno battenti venti provenienti da sud, quelle che guardano a occidente,
verso il tramonto. Queste ultime spiagge sono anche quelle meglio
servite dalla viabilità, quelle più adatte alle famiglie, quasi sempre
sabbiose e dai fondali digradanti. Viceversa quelle della sponda
orientale sono mediamente più selvagge, più naturali e offrono scenari
più incontaminati, ma come detto bisogna fare i conti con il vento.
Nei nostri itinerari presentiamo anche i villaggi, a partire da quelli
più importanti: Andros o Chora, la capitale, Gavrio, il porto, il punto
di accesso, il comodo “hub” anche per le spiagge più frequentate, la
graziosa e pittoresca Batsi, la piccola ma ricca di storia Korthi con il
suo golfo e i tanti piccoli villaggi che punteggiano l’isola, con i vari
punti di attrazione che li circondano, naturali come rocce, grotte e
sorgenti, edificati dall’uomo, come castelli, torri, chiese e monasteri.
La parte settentrionale (ex comune di
Ydrousa).
La zona nord di Andros possiede tutte le
caratteristiche per essere un punto di attrazione per i visitatori
dell’isola, per varie ragioni. Questa parte dell’isola, che fino alla riforma “Callicrate” faceva
capo al comune di Ydrousa, è piuttosto arida e poco abitata nella parte
più settentrionale, ma ospita nella sua riparata costa occidentale due
villaggi importanti, come Gavrio, sede del porto principale e Batsi,
pittoresco paesino costruito ad anfiteatro su una baia incantevole, dove
gustare tramonti meravigliosi e talvolta struggenti.
Proprio in questa zona troviamo gran parte
delle spiagge più belle o comunque più frequentate di tutta Andros, in
particolare lungo la costa, fra Gavrio e Batsi, abbiamo la lunga
spiaggia sabbiosa di Agios
Petros (foto a lato) e poco oltre l’incantevole
Chrissi Ammos (Golden
beach, foto in basso), che con la sua sabbia dorata, il fondale anch’esso sabbioso e
digradante e l’acqua cristallina ha poco da invidiare alle spiagge più
celebrate di Mykonos. Questo gioiello, a pochi minuti da Gavrio, è la
principale meta anche del turismo da weekend (o anche infra
settimanale), proveniente da Atene, in parte libera e in parte
attrezzata, con lettini, ombrelloni impagliati e un beach bar che
dispensa musica e divertimento, pur senza arrivare agli eccessi della
già citata Mykonos.
Andando oltre, ecco
paralia Kipri, un’altra
lingua di sabbia attrezzata, con alcuni beach bar che mettono a
disposizione ombrelloni e lettini; la spiaggia si trova nelle vicinanze
dell’hotel Perrakis, mentre poco più avanti troviamo
Agios Kiprianos, che
rispetto alla precedente è molto più piccola e offre un’ombra naturale
grazie alle rocce che la circondano. Nelle vicinanze una piccola
cappella e una taverna, egualmente nominate Agios Kiprianos.
In questa zona, salendo di quota, è edificato
uno dei più antichi monasteri dell’isola nonché il più grande,
Zoodokos Pigi, che
inizialmente era utilizzato come scuola, poi divenuto monastero. Al suo
interno pregiate icone del XIV e XVI secolo.
Dopo di che, la prima spiaggia degna di nota
che incontriamo procedendo ancora verso sud è quella cittadina di
Batsi. Questo villaggio
molto pittoresco, che dista circa 7,5 chilometri da Gavrio, come già in
parte descritto costruito ad anfiteatro attorno a una baia, è uno dei
centri turistici più importanti di Andros, sia per la vita diurna che
serale. Si presenta come un tipico villaggio cicladico, con la sua
spiaggia ampia ed attrezzata in acque generalmente calme, oltre che
pulite, ideale per le famiglie, contornata da bar e taverne e il suo
delizioso porticciolo, dedicato alle imbarcazioni dei pescatori e da
diporto. Sull’altro lato della cittadina è presente un’altra cala, di
dimensioni decisamente più ridotte, ma comunque ben organizzata anche
questa. Batsi è un centro di villeggiatura che offre numerose
accomodation, a meno di un quarto d’ora d’auto dal porto e in una
posizione più centrale rispetto all’isola.
Prima di descrivere il prosieguo della costa
occidentale a sud di Batsi, torniamo un attimo a
Gavrio, che si presenta come
una cittadina laboriosa e animata, grazie anche al brulicante porto, ma
anche un luogo di villeggiatura, con una ottima offerta ricettiva, sia
all’interno dell’abitato, che nei dintorni. Qua troviamo anche l’unico
campeggio dell’isola. Noi abbiamo scelto
Andros Holiday Hotel come
accomodation, che oltre alla qualità del soggiorno e ai servizi che
offre, come per esempio una bella e comoda piscina, è posizionato su un
promontorio meraviglioso immerso nella macchia mediterranea, con una
bella vista sull’ampio litorale di Agios Petros e offre anche una
piccola spiaggetta a disposizione ai piedi dello stesso promontorio. Una
base logistica eccellente, che in particolare risulta comoda per la
vicinanza dello scalo marittimo e per visitare comodamente le belle
spiagge circostanti, alcune raggiungibili anche a piedi per chi ama
coniugare la vacanza con un minimo di attività fisica. E’ evidente che
la capitale Andros e la parte meridionale dell’isola in generale
necessitano, da questa posizione, di una escursione di qualche decina di
minuti di auto.
A nord di Gavrio abbiamo la parte più a
settentrionale dell’isola, caratterizzata da un altopiano che si
presenta brullo e battuto dai venti, ma per questo motivo presenta uno
scenario a tratti affascinante, che ricorda zone del continente europeo
ben più a nord rispetto alla Grecia. Ai piedi di questo altopiano, si
alternano alcune piccole baie incantevoli, che ospitano spiagge di
notevole interesse e spesso non frequentate come meriterebbero. Quella
un po’ più gettonata, anche perché la più comoda da raggiungere da
Gavrio (a soli 5 chilometri dal villaggio), è
paralia Fellos, una baia
chiusa che contiene una spiaggia in sabbia dalla forma tondeggiante,
ombreggiata dalla macchia mediterranea e con il fondale digradante,
veramente adatta per le famiglie. Le acque sono cristalline, la spiaggia
è ampia e selvaggia, ma nei pressi ci si può “riparare” e “rifocillare”
nella taverna
To steki tou Andrea,
qualche centinaio di metri alle spalle della spiaggia.
Da paralia Fellos si può proseguire a sud,
verso un promontorio, incontrando una spiaggia ancor più deserta, più
piccola della precedente,
paralia Kourtali. Sulle colline sopra a Fellos, invece, consigliamo
vivamente, anche per la cena, la
taverna Kossis. Fra le
varie spiagge delle punta nordorientale di Andros, va anche segnalata
quella in ciottoli di
Pisolimionas, esposta ad ovest, ampia, non distante da Fellos, in
direzione nord, per nulla attrezzata e raggiungibile con più difficoltà,
dunque dedicata a chi vuole stare davvero in santa pace.
Siamo invece nel versante orientale, anche se
nel punto più a nord di Andros, quando parliamo della baia e spiaggia di
Zorkos, che purtroppo non
siamo riusciti a far rientrare nel nostro itinerario, ma sicuramente
merita una visita. Ci vuole una mezzoretta da Gavrio, tagliando per
circa 17 chilometri l’isola in direzione nord, transitando anche su
sterrati, comunque in buone condizioni, arrivando in questa baia esposta
a nordest, da non frequentare in giornate con meltemi. La sabbia è
dorata e durante la stagione estiva c’è anche una taverna. Nei pressi
anche un paio di hotel e resort.
Zorkos non è l’unica spiaggia sul fronte
orientale della parte nord di Andros. Vanno sicuramente anche citate
altre mete. Paralia Peza è
una spiaggia divisa in due (Mikri e Megali, piccola e grande). Ci si
arriva da Gavrio, in direzione nord e si trova in realtà neanche nella
costa orientale, ma nel piccolo tratto di costa settentrionale
dell’isola.
A sud di Zorkos invece troviamo
paralia Vitali, non distante
dall’omonimo villaggio. Qua troviamo sabbia, ciottoli, rocce che offrono
anche ombra e acque cristalline. Si raggiunge attraversando l’isola in
direzione nord in corrispondenza di Agios Petros. Nei pressi anche una
taverna.
Ancora più a sud, raggiungibile da Batsi,
anche in questo caso attraversando l’isola verso nord, dopo circa 7
chilometri troviamo paralia
Ateni, anch’essa suddivisa in due distinte spiagge, una decisamente
più ampia ed attrezzata, con sabbia; più piccola quella nella baia a
nord, che però è più apprezzata anche perché più riparata. Infine
paralia Vori, vicina al
villaggio di Arni, bella e selvaggia spiaggia di sabbia e ciottoli, con
acque cristalline e alberature che offrono ombra. Non è attrezzata e nei
suoi bei fondali custodisce un relitto. Per raggiungerla, da Batsi ci
vogliono 20 chilometri piuttosto tortuosi, passando dal villaggio di
Arni e discendendo poi per gli ultimi 7. Ci troviamo in una zona dal
rilevante interesse naturalistico e vale anche la pena visitare i
pittoreschi ed isolati villaggi che incontriamo durante il nostro
viaggio verso il mare.
La parte centro meridionale (ex comuni
di Andros e Korthio).
Siamo di nuovo sulla costa occidentale, da
Batsi verso sud, incontrando alcune piccole spiagge, a volte di sabbia,
a volte con ciottoli, che rispondono ai nomi di Stivari,
Aneroussa e
Agia Marina. Sono spiagge
che possono rappresentare un’alternativa a quelle più “gettonate”, o
semplicemente spiagge frequentate da ospiti di strutture adiacenti alle
stesse, oppure visitatori occasionali che si concedono un tuffo,
attratti dal panorama.
Quando arriviamo a
Paleopoli, a circa 8
chilometri da Batsi in direzione sud, entriamo nella storia di Andros,
al di là dell’ampia spiaggia in ciottoli che ricopre la baia dell’antica
capitale dell’isola, costruita al centro della costa occidentale,
opposta alla nuova capitale Andros che invece si trova sulla costa
opposta ad analoga latitudine. La zona è piuttosto aspra e la spiaggia,
non attrezzata, va raggiunta a piedi. E’ anche una zona di interesse
archeologico, con diversi ritrovamenti e un museo. Paleopoli è stata la
capitale dell’isola fino all’epoca romana.
Nella baia successiva, ecco la bella spiaggia
in sabbia di Chalkolimionas,
che va raggiunta scendendo dalla strada principale, che in quel tratto
si inerpica. Dunque, siamo a circa 16 chilometri da Batsi e poco meno di
25 da Gavrio. Circondata da rocce, acque cristalline, nei pressi anche
una piccola cappella in stile cicladico. La spiaggia è comunque
attrezzata. Nei pressi anche la spiaggia di
Apotikes,, più isolata e più
piccola, con uno scenario meraviglioso per le rocce e le grotte. Anche
qua si trovano lettini, ombrelloni e un beach bar.
Risalendo verso la strada
principale arriviamo al punto nel quale la stessa svolta a sinistra
verso Andros (Chora), siamo circa
a metà dei 25 chilometri della strada da Batsi alla capitale dell’isola.
Attraversiamo e arriviamo dall’alto nella capitale, che ci colpisce per
un miscuglio di stili architettonici, dove troviamo, oltre al cicladico,
tutte le stratificazioni storiche che hanno percorso l’isola, dal
bizantino, al veneziano, al turco – ottomano, fino al neoclassico. La
capitale è anch’essa porto, orientata verso nordest e in modo assai
pittoresco si estende in una stretta penisola sul mare, dove è
edificato, su un isolotto contiguo, un
castello veneziano,
risalente all’anno 1207, e su uno scoglio più distante un piccolo faro.
La città è costruita a punta su un costone roccioso fra due valli che
digradano verso il mare.
Numerose le accomodation, oltre che negozi,
bar, taverne, chiese, banche, negozi, uffici e varie attività, che
mantengono la Chora come il centro più importante dell’isola, nonostante
la collocazione dello scalo marittimo spostato a Gavrio. Isola di
armatori, la Chora custodisce anche le ville dei cittadini più ricchi,
potenti ed influenti nati in quest’isola. La strada principale che
taglia in due la città verso la penisola è naturalmente la più animata.
Nei pressi troviamo i vari musei (archeologico, nautico, digitale e di
arte moderna), le chiese più importanti, come
Panagia Teoskepasti e
Agios Georgios, mentre
nelle vicinanze anche i monasteri di
Agios Nikolaos e
Agia Marina. La bella
piazza centrale è dedicata al “Marinaio
Ignoto” ed ospita l’imponente statua in bronzo dello scultore
Michalis Tombros. Il
monastero Panachrantou,
di epoca bizantina (X secolo), è considerato il più bello dell’isola e
si trova a circa 4 chilometri da Chora, nei pressi del villaggio di
Falika.
Nei dintorni di Chora troviamo anche la
grotta “Foros”, nei pressi
del villaggio di Aladinou,
mentre Apikia è un
pittoresco villaggio immerso nella natura, nel quale si trovano numerose
sorgenti, anche termali,
oltre che la sede di un’azienda di imbottigliamento di acqua. Val la
pena fare una capatina anche nei villaggi circostanti.
La maggiore città fortificata dell’isola nel
periodo medioevale era invece
Pano Kastro, una fortezza
veneziana più sicura, perché costruita a 600 metri s.l.m., a sud di
Chora. Chiamato anche castello di
Faneromeni o della
vecchia, era collocato nei pressi di Korthiou, di cui parleremo più
avanti. Della fortificazione rimangono solo le tracce. Accanto, la
chiesa
Panagia Faneromeni.
Non mancano anche le spiagge nei dintorni
della città, come paralia
Paraporti, una spiaggia ampia e attrezzata, al centro di una baia al
lato meridionale della Chora, ma esposta ai venti, mentre nella baia
settentrionale ecco paralia
Niborio, anch’essa ampia, attrezzata, sede del club nautico, un pelo
più riparata rispetto alla precedente.
Risalendo a nord di Chora, sempre sulla costa orientale, troviamo alcune
spiagge degne di nota, da frequentare in giornate meno ventilate.
Paralia Gialia
ha una parte in sabbia e una in ciottoli; nella prima c’è il beach bar
con lettini e ombrelloni, nella seconda una taverna.
Paralia Achla
è invece considerata da molti come la spiaggia più bella dell’isola.
Purtroppo la nostra visita a Chora è stata in orario serale e non
abbiamo potuto prendere visione delle spiagge della zona. Alterna fine
sabbia chiara a piccoli ciottoli bianchi ed è raggiungibile in barca da
Andros, oppure con una strada alquanto difficoltosa, adatta per lo più
ai fuoristrada. La baia è esposta ad est ed è un pelo riparata.
Un’altra spiaggia dallo scenario incantevole
la troviamo invece a sud rispetto a Chora, al termine di un canyon, in
una location dove è stata anche girata una pellicola. Si tratta di
Synethi, qualche chilometro
a sud dalla capitale ma raggiungibile percorrendo una strada di circa 10
chilometri che si inerpica sulle asperità che la separano da Chora.
Ciottoli, grotte, acqua cristallina, unico difetto anche qua i venti.
La parte più meridionale dell’isola di Andros
è anche quella più impervia. Sulla costa occidentale, l’unica spiaggia è
Plaka, che troviamo alla
stessa altezza di Ormos Korthiou ma sul lato opposto dell’isola. Non
facilissima da raggiungere, è un lido apprezzato per gli amanti di
questa parte molto naturalistica di Andros.
Sul lato orientale, abbiamo già annunciato
Ormos Korthiou, un vero e
proprio golfo che ospita un piccolo villaggio, con un porticciolo e una
spiaggia. Korthiou è a circa 35 chilometri da Gavrio e 15 da Andros. La
spiaggia è ottima per un bagno quando non tira vento.
Più a nord la spiaggia sicuramente più
fotografata dell’isola,
paralia Tis Grias to Pidima,
della quale abbiamo già parlato, famosa per il suo monolite naturale e
per la storia o leggenda del “salto della vecchia”. Bisogna scendere a
piedi per gli ultimi 300 metri o in alternativa arrivarci in barca da
Korthi. Nelle vicinanze di Korthi anche la piccola ma deliziosa
paralia Vintzi.
Anche tutta la zona dell’ex comune di Korthio
ha una rilevanza dal punto di vista paesaggistico, oltre che piccoli
pittoreschi villaggi da visitare. In particolare si segnalano numerose “case
torri” risalenti al XVII e XVIII secolo, la storica scuola di
Agia Triada e le chiese di
Agios Nikolaos e
Agios Ioannis. La punta
meridionale di Andros sembra infine quasi toccare la punta
settentrionale di Tinos, in una sorta di “passaggio di testimone” per
proseguire la nostra esplorazione delle meravigliose Cicladi.
|